OTTATO (Optatus) di Milevi, santo
Alberto Pincherle
Vescovo di questa città, in Numidia, nella seconda metà del sec. IV, noto per il suo scritto polemico contro il donatista Parmeniano. L'opera di O. [...] et ubique diffusa, e contrassegnata dall'unitas animorum e dal possesso di sacramenti validi, quali non possono avere gli eretici. O. distingue l'eresia dallo scisma e asserisce anche sacramenta per se esse sancta, non per homines. Ma, come ...
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CASTELVETRO, Lelio
Albano Biondi
Figlio, assieme a Giovanni, Giacomo, Ireneo e Giulio, di Niccolò banchiere (m. 1576) e Liberata Tassoni, nacque in Modena forse nel 1553, se adottiamo il dato della [...] disperate).
Fu comunque in Mantova che il C., tenuto d'occhio da sempre per la sua adolescenza in terra d'eretici (e per la comune "infamia" dei Castelvetro: "cotesti Castelvetri hanno la presuntion contra di poco buoni Christiani, però se non ...
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Storico (Brivio 1804 - Milano 1895), professore a diciotto anni nel ginnasio di Sondrio, poi nel ginnasio di Como, pubblicò un poemetto romantico Algiso (1828) e una Storia della città e della diocesi [...] , d'ispirazione cattolico-reazionaria, è alquanto gretta e superficiale; talune sue opere sono tuttavia ancora utili (in partic. Gli eretici d'Italia, 3 voll., 1865-66), per le notizie erudite in esse raccolte. Vanno inoltre riconosciute al C. virtù ...
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Presso i Greci, l’offerta a una divinità, deposta nel suo tempio e perciò a lei sacra. Motivo dell’offerta era una vittoria (in guerra, nei giochi ecc.) o un qualche avvenimento favorevole nel quale all’offerente [...] a. assunse il senso di «separazione dalla Chiesa». L’a. divenne sinonimo di scomunica e invalse l’uso di colpire eretici e scismatici con formule di scomunica dette anatematismi. Il termine a. era usato anche come minaccia contro i violatori di ...
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Figlio (n. 1538 - m. 1587) di Federico II. Successe al fratello Francesco III nel 1550; dopo aver riavuto col trattato di Cateau-Cambrésis il Monferrato, risolse a suo favore, con l'aiuto spagnolo, la [...] egli stesso, e collezionista d'opere d'arte; curò l'esercito, che volle cittadino, e fu geloso e scaltro difensore della propria indipendenza, resistendo a lungo anche di fronte alle intimazioni papali prima di colpire gli eretici del suo stato. ...
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DOMENICO di Guzmán, Santo
S. Romano
Nato a Calaruega (Castiglia Vecchia) nel 1170, D. fu il fondatore dell'Ordine dei Domenicani. D. studiò filosofia e teologia nell'Università di Palencia; ordinato [...] Orsini, nipote del cardinale Stefano di Fossanova, e il Miracolo del libro di D. salvato dalle fiamme che divorano i libri degli eretici. Sugli altri lati, quelli destinati a essere visti dai frati, si hanno: l'Apparizione dei ss. Pietro e Paolo a D ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Rizzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Duecento e il Trecento sono secoli di grande rinnovamento della storia del cristianesimo [...] più di quello sulla povertà può farci comprendere il tessuto comune che alimenta i nuovi frati e i nuovi santi, gli eretici e i loro avversari. Dibattito nato nelle nuove realtà urbane segnate dalle trasformazioni sociali che scardinano a poco a poco ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ivana Ait
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le inquietudini religiose quattrocentesche si manifestano in forme varie e diverse. Tale [...] del basso Medioevo. Egli, come Francesco d’Assisi (1182-1226), è figlio di un mercante, come mercanti, del resto, erano stati eretici e santi – si pensi, per non ricordare altri, a Omobono di Cremona (?-1197), il primo santo mercante, appunto, e a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Esponenti della storiografia ‘sacra’ e gesuita
Adelisa Malena
In risposta alla sfida protestante, nel cattolicesimo tridentino e postridentino emerse la necessità di una storiografia ecclesiastica fondata [...] storia come «‘luogo’ di esempi atti a mostrare la inevitabile ‘felicitas catholicorum’ e l’altrettanto inevitabile rovina degli eretici di ogni tempo» (A. Biondi). Questo sguardo sul passato produsse diverse tipologie di scrittura storica (agiografie ...
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Celio Felice, figlio di Felice, di nobile famiglia romana, prete del titolo di Fasciola, fu eletto il 13 marzo 483 a succedere a papa Simplicio e subito si mise ad agire energicamente contro Acacio, patriarca [...] con loro anche Acacio. Condannò pure i patriarchi Pietro Fullone di Antiochia e Pietro Mongo di Alessandria come eretici, mentre riconobbe come legittimo patriarca di Alessandria Giovanni Talaia esule a Roma. Resistette poi a tutte le sollecitazioni ...
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eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...
eretismo
s. m. [dal gr. ἐρεϑισμός, der. di ἐρεϑίζω «eccitare, irritare»]. – In medicina, termine generico per indicare una condizione di ipereccitabilità: e. cardiaco, e. psichico.