CRISTOFORO
Bernard Bavant
Benché la funzione di duca di Roma, cioè di capo militare e responsabile anuninistrativo dei ducato bizantino di Roma, sia stata creata probabilmente alla fine del sec. VI, [...] partiti: la maggioranza, con alla testa C., si rifiutò di riconoscere un duca che riceveva i suoi poteri da un imperatore eretico; un partito minoritario, che aveva a capo un certo Agatone, riteneva invece legittima la nomina di Pietro. L'arrivo di ...
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SOZZINI (Socini), Camillo
Michaela Valente
SOZZINI (Socini), Camillo. – Figlio del giurista senese Mariano il Giovane e di Camilla Salvetti, ebbe numerosi fratelli: Ascanio, Alessandro, Bartolomeo, [...] da Fausto, nel frattempo tornato nella penisola italiana. Gli scritti di Lelio e di Fausto erano stati affidati all’eretico romano, Francesco Betti che, rispettoso della consegna di non farli circolare, resistette alle pressioni in senso contrario di ...
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BORGHESE, Giovanni Battista
Gaspare De Caro
Nacque a Roma il 14 ott. del 1639 da Paolo e da Olimpia Aldobrandini. Morto il padre precocemente nel 1646, il B. divenne l'erede diretto e unico del nonno [...] che, sul finire del sec. XVII, costituirono la clientela più assidua del teologo spagnolo Miguel de Molinos poi dichiarato eretico, durante il suo soggiorno a Roma - nacquero Marcantonio, che successe al padre nei titoli e nei beni; Camilla, sposata ...
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CARACCIOLO, Ascanio
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Nacque nel 1513 da Giovanni Battista e da Beatrice Gambacorta. Entrò al servizio di Carlo V all'inizio del 1533. Due anni dopo partecipò alla spedizione di Tunisi contro il Barbarossa [...] un pagamento dovuto alla Tesoreria, partì da Napoli per recarsi in Calabria.
Questa regione, anche dopo l'esecuzione dell'eretico Pascale (15 sett. 1560), era travagliata da agitazioni religioso-politiche, che avevano indotto le autorità spagnole ad ...
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BERENGARIO
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Figlio di Arnaud d'Echauffour, feudatario ribelle del duca Guglielmo di Normandia e da quest'ultimo esiliato per tre anni, chetrascorse in Italia meridionale presso parenti ed amici, prima [...] forse, lo stesso B.) si apprestavano a indicare al papa le ragioni per una nuova, più precisa e definitiva condanna dell'" eretico" di Tours.
Se opera di B., il trattato potrebbe dimostrare - è ipotesi azzardata, ma non senza suggestione - un legame ...
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ZWINGLI, Huldreich (Ulrico Zuinglio)
Delio Cantimori
Riformatore religioso della Svizzera, fondatore della chiesa propriamente detta "riformata". Nacque il 10 gennaio 1484 a Wildhaus, il paese più alto [...] Z. dovevano essere, non il Bullinger e il Calvino che ne continuano l'opera ecclesiastica e politica nella Svizzera, ma gli eretici italiani, che lo sentivano come più vicino a loro, per mentalità e cultura, di Lutero e Calvino, e che ne riprendono ...
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SOCINI, Lelio e Fausto
Delio CANTIMORI
Erano rispettivamente figlio e nipote del giurista Mariano. Per la storia del movimento riformatore italiano essi hanno poca importanza. Ma grande ne hanno come [...] già viva e diffusa in Italia. E i Grigioni rimasero come la base di azione e il centro di rifugio degli eretici italiani: Celio Secondo Curione, Dario Socini, Francesco Betti, amico dell'Aconcio, di Fausto Socino, del Curione, dell'Ochino, del Pucci ...
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È il nome di due personaggi del sec. IV, padre e figlio, il secondo dei quali ha particolare importanza nella storia del pensiero cristiano.
Ma nemmeno Apollinare il Vecchio è insignificante. Nativo di [...] rompere con il suo vecchio maestro Eustazio di Sebaste, il quale gli rimproverò i suoi antichi rapporti con l'eretico, accusandolo di sabellianismo, in base ad un frammento di Apollinare, falsamente ascritto, in un'altra lettera senza dubbio spuria ...
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Il primo dei sette sacramenti della chiesa cattolica, riconosciuto come sacramento da quasi tutte le altre confessioni cristiane.
L'uso di lavare tutto o parte del corpo si ritrova come rito religioso [...] . Nell'Africa proconsolare s'era introdotta la persuasione che il battesimo conferito da un peccatore e specialmente da un eretico non fosse valido, e a questa opinione aderì anche S. Cipriano (v.). Il papa S. Stefano, interpellato in proposito ...
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ODOACRE
Giovanni Battista Picotti
. La storia di questo barbaro, che primo ebbe in Italia titolo regio, è assai oscura per la scarsezza, il carattere frammentario, le contraddizioni delle fonti. Nato [...] reverenza e ne accolse le preghiere in favore dei Romani; ma papa Gelasio si gloriò più tardi di avere resistito a quel "barbaro eretico", il quale ordinava "cose che non erano da fare". Non appare che ad aperta lotta fra O. e la Chiesa si venisse, e ...
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eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...
eretismo
s. m. [dal gr. ἐρεϑισμός, der. di ἐρεϑίζω «eccitare, irritare»]. – In medicina, termine generico per indicare una condizione di ipereccitabilità: e. cardiaco, e. psichico.