I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] teoretico che dalla madrepatria neoclassica, del resto mai rinnegata, lo farà approdare ai lidi di una ‘filosofia della religione come ermeneutica del kerygma’; ma anche, e quasi in parallelo, per la parte avuta dopo il rientro a Urbino nel 1965, d ...
Leggi Tutto
GIOACCHINO DA FIORE
GGian Luca Potestà
Nato verso il 1135, dopo un periodo di formazione nella Curia regia a Palermo e un viaggio in Terrasanta, ritornò in Calabria, di cui era originario, e divenne [...] storia (Genealogia), di particolare interesse in quanto rivelano la sua precoce abitudine di scandire e illustrare l'ermeneutica storica attraverso il ricorso a figure e diagrammi (sia inseriti nel corpo degli scritti, sia allestiti autonomamente ...
Leggi Tutto
(VI, p. 879; App. II, 1, p. 395; III, 1, p. 231; IV, 1, p. 260; V, 1, p. 352)
Vecchio Testamento
di J. Alberto Soggin
Critica del testo
Nel campo della critica testuale le novità da segnalare fino agli [...] possibili influssi. Il poco che è stato fatto in questo ambito non ha avuto impatto né diffusione.
Per quanto riguarda l'ermeneutica, si possono individuare nel sec. 20° due tappe di cambiamento o, se si vuole, di progresso, legate ai nomi di K ...
Leggi Tutto
BRUNATI, Giuseppe
Sandro Fontana
Nato in località Videlle presso Raffa di Puegnago (Brescia) il 4 giugno 1794 da Andrea e da Marta Carampelli, in una famiglia benestante di industriali di refe, compì [...] approvando l'ordine degli studi, tornò nel 1821 al seminario di Brescia, ove tenne fino al 1827 le cattedre di ermeneutica sacra e di lingue orientali.
In questi anni pubblicò varie opere, tra le quali si possono ricordare Breve critica delle antiche ...
Leggi Tutto
BERETTA DELLA TORRE, Siro
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Pavia nel 1732, da Bartolomeo, notaio e cancelliere dell'università, in una nobile famiglia che aveva già dato lustro al foro e alle cattedre pavesi. [...] , gli fu conferita la dignità di abate. Nel 1769 fu chiamato dal conte Firmian alla cattedra di lingue orientali ed ermeneutica sacra dell'università di Pavia: il B. accettò la proposta, rifiutando un altro incarico che lo avrebbe condotto a Cagliari ...
Leggi Tutto
Storico delle religioni, nato a Parigi nel 1891. È stato prof. di storia delle religioni all'università di Istanbul dal 1925 al 1931, lettore all'università di Uppsala dal 1931 al 1933; dal 1933 è stato [...] dell'universo e della società umana nelle tre funzioni della sovranità, della forza e della fecondità. Su questa linea ermeneutica seguirono: Mitra-Varuna (Parigi 1940); le due serie Jupiter, Mars, Quirinus (Parigi, I, 1942; II, 1944; III, 1945; IV ...
Leggi Tutto
Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] perpetuo rimorso della coscienza), inaugura il procedimento "razionale", tipico della sua opera maggiore, mediante una fine ermeneutica delle auctoritates tradizionali. Ma suo capolavoro resta il De divisione naturae, l'opera maggiore del suo secolo ...
Leggi Tutto
BONOMELLI, Geremia
Francesco Malgeri
Nacque a Nigoline (Brescia) il 22 sett. 1831 da Giacomo, piccolo proprietario agricolo, coltivatore diretto, e da Antonia Zanola. Dal 1843 studiò al collegio ginnasiale [...] al seminario di Brescia, dove gli fu affidato l'insegnamento di filosofia della religione e in seguito, dal 1859, di ermeneutica. Durante questo periodo non limitò la sua attività al solo insegnamento, ma si dedicò anche alla predicazione: sono di ...
Leggi Tutto
BERETTI, Adriano
Giovanni Pillinini
Nacque a Valentigo, nel territorio di Oderzo (Treviso), il 25 nov. 1506, da Giovanni e da una Domenica originaria di Oderzo. Gli fu imposto il nome di Gerolamo, mutato [...] di Trento, ma non fu mai sfiorato dal sospetto di eresia.
Nel 1551 il governo veneto istituì a Padova la cattedra di ermeneutica delle Sacre Scritture, chiamandovi il B. che mantenne tale insegnamento per più di dieci anni. Nel 1562 Pio IV lo nominò ...
Leggi Tutto
Filosofo e teologo (Breslavia 1768 - Berlino 1834); formatosi in ambiente pietistico, attraversò una fase illuministica quando nel 1787 s'iscrisse all'univ. di Halle per studiarvi teologia. Dopo essere [...] intendere il testo come l'autore e meglio dell'autore, S. enuncia il principio fondamentale e peculiare del "circolo" ermeneutico, per cui il comprendere consiste nell'andare dal tutto alle parti e viceversa in un incessante sforzo di "ricostruzione ...
Leggi Tutto
ermeneutica
ermenèutica s. f. [dal gr. ἑρμηνευτική (τέχνη), propr. «arte dell’interpretazione»; v. ermeneutico]. – Arte, tecnica e attività d’interpretare il senso di testi antichi, leggi, documenti storici e simili, soprattutto in quanto...
ermeneutico
ermenèutico agg. [dal gr. ἑρμηνευτικός, der. di ἑρμηνεύω «interpretare»] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’interpretazione del senso di testi o documenti antichi; interpretativo: metodo e., norme e.; avere doti, capacità e.; l’arte...