soggetto Argomento, tema oppure la persona o la cosa che viene presa in considerazione per determinati motivi. filosofia Come termine filosofico, s. ha assunto un significato che per certi aspetti è esattamente [...] il s. non è che la manifestazione di forze e impulsi al di là del controllo razionale, mentre nello stesso empirismo (per es., in E. Mach e R. Carnap) l’attività conoscitiva tradizionalmente identificata con il s.-sostanza si riduce a un insieme di ...
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Fisica e tecnica
Deformazione prodotta in un corpo a prevalente sviluppo longitudinale da variazioni di temperatura o da sollecitazioni meccaniche. Nella tecnologia dei materiali da costruzione si distinguono [...] nomin. πατήρ, accus. πατέρα; l’ a. per compenso, dovuto alla scomparsa di una consonante seguente appartenente alla stessa sillaba, per es. lat. īdem da *isdem, aēnus da *aĕsnos «bronzeo» (cfr. aes «bronzo»); l’ a. ritmico, per evitare la sequenza di ...
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In linguistica, variante formale sincronica (o doppione) di un’altra parola (malinconia, melanconia), o di un altro morfema (nell’italiano dell’Ottocento: io avevo, io aveva). A. etimologici Vocaboli [...] di significato diverso risalenti per vie differenti alla stessa forma originaria (per es., le coppie vizio, vezzo; nitido, netto, derivate per vie diverse da lat. vitium e nitidus). ...
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Linguistica
Complesso di segni ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata.
L’antichità ha conosciuto vari sistemi di scrittura, ciascuno dei quali è giunto dalla [...] mondo, e l’a. proposto dalla conferenza di Copenaghen (1925).
Informatica
Nella descrizione formale di un linguaggio di programmazione (per es. di tipo ALGOL, PL/I, PASCAL, ecc.), l’ a. terminale corrisponde all’insieme dei caratteri accettabili dal ...
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Linguistica
L’a. è il rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto ad altre della stessa parola (a. di parola), della stessa [...] coincidenti con esso, sono gli a. metrici, i quali nel verso detto ‘accentuativo’ segnano il ritmo, la cadenza del verso; per es., nel settenario Fra le fuggenti tenebre (Foscolo), la sede degli a. ritmici è sulla prima, la quarta e la sesta sillaba ...
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In linguistica, derivati di sostantivi e anche di aggettivi, talora di verbi, intesi a dare connotazione affettiva alla parola originaria; sono formati con gli stessi suffissi dei diminutivi, soprattutto [...] che in italiano consistono quasi sempre nel sopprimere le sillabe protoniche, lasciando alla forma così accorciata la sua consonante iniziale (per es., Vanni per Giovanni, Renzo per Lorenzo), o mettendo al suo posto l’iniziale della forma intera (per ...
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‛abd Vocabolo semitico («servo, schiavo»), usato in molti nomi teofori fenici, siri e soprattutto arabi, prima e dopo l’islamismo: qui il nome che entra in composizione con ‛Abd è quello di Allāh (‛Abd [...] Allāh) o uno dei suoi numerosi epiteti (per es. ‛Abd ar-Raḥimān «il servo del Misericordioso»). ...
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In linguistica, perdita dell’aspirazione, specie in consonanti aspirate, nelle quali può aver luogo: per la vicinanza di un’altra consonante (come nell’antico irlandese in vicinanza di una s), per dissimilazione [...] di una delle due aspirate in sillabe consecutive (come per es. in greco: τίϑημι da *ϑίϑημι). ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207)
Carlo Tagliavini
Nell'ultimo ventennio non sono mancati tentativi di sovvertire l'ordine apparente creato nella grammatica comparata delle lingue indoeuropee dalla precedente [...] sarebbero tutti degli "allargamenti"; vi sarebbero due specie di temi, i primi con suffisso ridotto e i secondi con suffisso pieno, p. es. gr. Fέργον 〈 *wer-g- e ρέξω 〈 *wr-ég. Una radice può avere solo un suffisso, un tema verbale un suffisso e un ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] e il ➔ numero (tu canti / il ragazzo canta / i ragazzi cantano) e in alcuni casi si estende anche al ➔ genere (per es., coi verbi intransitivi e passivi coniugati nei ➔ tempi composti e con quelli copulativi):
(15) Mario è andato a scuola / Maria è ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...