Anatomia
In anatomia comparata, la b. di un organo è la parte con cui esso s’innesta su un altro organo o direttamente sul corpo.
B. del cranio La porzione del cranio situata inferiormente al piano trasversale [...] ’intende per b. di un dato insieme di elementi un gruppo di elementi dell’insieme dal quale tutti gli altri possono essere ricavati. Per es.: a) Due coniche f=0, g=0 formano una b. del fascio di coniche passanti per i punti a esse comuni: ogni conica ...
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Ventesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Ha la stessa origine remota di v, w, y, da un’unica lettera dell’alfabeto fenicio; e con v ha una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] velare ed è seguita da vocale diversa da o (per es., duale, duumviro, statua, residuo). Quest’ultima regola ammette oscillazioni parola: a) tra una consonante velare e una vocale qualsiasi (es., arguire, innocuo con u vocale, contro seguire, equità, ...
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Linguistica
In riferimento ai sistemi di scrittura, si dice scrittura lineare ogni sistema grafico adoperante segni a sviluppo l. non interpretabili come pittogrammi; in particolare, in archeologia si [...] maniera essenziale dalle proprietà delle equazioni l.: si parla per es. di equivalenza lineare di curve o di superfici, spazio lineare funzione costituiscono due esempi di operatori l.; infatti è, per es.:
Non è invece lineare l’operatore Af(x) = [ ...
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Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] paura) o mediante la riduzione delle parole che li compongono alle sole lettere iniziali, come nel caso di acronimi o sigle (per es., ENAC, Ente Nazionale per l'Aviazione Civile).
Quando si sottrae parte di una o più parole collegate, si produce quel ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] [a] > [e] nell'Italia superiore e mediana. Fenomeno emiliano-romagnolo che coinvolge anche Pesaro, Urbino, Arezzo e Perugia (es. bolognese nès, aretino nèso 'naso'). L'evoluzione non è attestata nei più antichi testi dell'area in questione, ma va ...
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Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] il confine tra imprecazione e bestemmia, soggetto a oscillazioni in base all’epoca, alla cultura e al luogo. È noto, per es., come in alcune regioni italiane, quali la Toscana o il Veneto, la bestemmia, spesso svuotata di senso, sia utilizzata quasi ...
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L’epiteto (dal gr. epítheton «aggiunta») è un nome, un aggettivo o una locuzione che si aggiunge a un nome a cui può essere legato da diversi gradi di necessità. Nei testi di retorica è indicato come figura [...] il nome un’unità metrico-ritmica coesa, favorisce al poeta la memorizzazione e l’esecuzione, soprattutto se improvvisata: per es., il piè veloce Achille (Gondos 1994: 1314). La fissità e la formularità degli epiteti epici tradizionali sono infatti ...
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Si chiamano enclitiche le parole (soprattutto ➔ monosillabi) che, non possedendo accento proprio, si ‘appoggiano’ prosodicamente alla parola precedente, formando con essa un’unità accentuale (a volte anche [...] pieni’ coi complessi verbali dà luogo a un’articolata tipologia (si veda Lepschy 1978: 41-54 per un’analisi dettagliata). Ad es., nei casi seguenti la presenza dei clitici offre la possibilità di codificare l’agente (chi scrive, chi parla) in maniera ...
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Le locuzioni avverbiali sono unità formate da due o più parole che, prese nel loro insieme, svolgono una funzione paragonabile a quella degli ➔ avverbi.
In italiano, esse sono costituite per lo più da [...] in casa a quest’ora
Sebbene nella maggior parte dei casi le locuzioni avverbiali abbiano degli avverbi corrispondenti (ad es., la locuzione alla lettera ha un significato per lo più equivalente all’avverbio letteralmente), tuttavia non sempre la loro ...
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Araldica
Immagine posta sulla superficie ( campo) dello scudo. Le f. si distinguono in araldiche, naturali, artificiali, chimeriche.
Tipi di figure
Le f. araldiche, proprie dall’arte araldica, sono costituite [...] rapporto costante (rapporto di similitudine): con riferimento alla fig. 1, per es., si ha AB/A′B′=BC/B′C′=AC/A′C′=1, poste tali che le rette congiungenti coppie corrispondenti di punti, quali, per es., A, B e A′, B′, siano parallele tra loro, e le ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...