Diritto
C. compromissoria Uno dei due tipi di convenzione di arbitrato (➔) previsti dal codice di procedura civile. Tradizionalmente si è soliti distinguerla dall’altro tipo di convenzione, il compromesso [...] somma di denaro a parametri esterni che tengano conto anche delle variazioni dell’effettivo potere d’acquisto della moneta (per es., a seguito dell’inflazione).
clausola C. di stile C. generiche che le parti inseriscono in un contratto non per farvi ...
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Denominazione di carattere etnico e linguistico derivata dalla Bibbia (discendenti di Cam, figlio di Noè, in riferimento alla tavola dei popoli del cap. 10° della Genesi), per indicare un insieme vasto [...] ipotesi camitica è stata utilizzata ideologicamente nei tragici scenari di contrapposizione violenta fra contadini e pastori (per es., Hutu contro Tutsi).
Lingue camitiche Si suddividono in due grandi sottogruppi:
a) il libico-berbero, una volta ...
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Ventiduesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Sconosciuta all’alfabeto latino classico, vi fu aggiunta durante il Medioevo nell’uso dei popoli germanici, dapprima nella forma uu, VV, poi nella [...] latine medievali, dove rappresentano il suono ghu̯ di vocaboli germanici, continuato da ġu̯ in voci italiane di sviluppo popolare (es., guasto, guerra, guardare, guarnire, Gualtiero, Guido). astronomia È designato con la lettera W un tipo (o classe ...
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MICENEO
Anna Morpurgo Davies
. Linguistica. - S'indica convenzionalmente con il nome di m. la lingua degli antichi testi greci scritti nel 2° millennio a. C. in un sillabario chiamato, anch'esso convenzionalmente, [...] l'antico suffisso sigmatico che più tardi venne sostituito da un suffisso a nasale (cfr. mic. me-zo-e, cioè mezo(h)es da *meg-yos-es, rispetto al gr. me(i)zones "maggiori"). Nel verbo il fatto più notevole è l'assenza quasi completa dell'aumento nel ...
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VERBO (fr. verbe; sp. verbo; ted. Zeitwort; ingl. verb)
Giacomo Devoto
Categoria di parole che indicano un'azione, opposta al nome che indica cosa o qualità; come il nome, categoria di parole fornita [...] slave, ha un valore sostanziale di primo ordine, è sentito in italiano come categoria morfologica solo nell'imperfetto (p. es. cadevo; caddi), ma sembra a noi allora un criterio sussidiario per distinguere fra loro i tempi del passato, l'imperfetto ...
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(v. ebrei: Lingua, XIII, p. 356)
L'ebraico non è mai stato una lingua totalmente morta. Dopo la catastrofe degli anni 132-34 d. C. restò come lingua della teologia e della cultura in generale, raramente [...] essa non ebbe carattere generale, essendovi anche chi sosteneva la necessità dell'assimilazione linguistica nei paesi di residenza (per es. J. L. Gordon, 1830-1892). La vera rinascita dell'ebraico come lingua d'uso quotidiano non può essere disgiunta ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] grado di formalità. È con questo criterio che è organizzata, ad es., la classificazione all’interno del LIP (1993), dove i testi , appartenendo contemporaneamente a più tipi testuali (come, ad es., le favole che si concludono con un’esplicita morale, ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] produttività. Inoltre, alcuni di essi, produttivi in passato (-aggio, -agione / -igione), non lo sono più nella lingua d’oggi: per es., -anza / -enza; -mento è declinato a vantaggio di -zione e del suffisso ‘zero’ (vale a dire a vantaggio della mera ...
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È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] tipo di dialogo, sebbene talora ciò si verifichi, per es., con le telefonate in diretta durante una trasmissione radiotelevisiva, dire la loro spiccata autoreferenzialità: la televisione, per es., dedica un ampio spazio della propria programmazione ad ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] in passato dai dialetti comuni e da un certo punto in poi proprie solo o prevalentemente della comunità ebraica locale (per es., giudeo-veneziano in cagnaro «in malora», che un tempo doveva appartenere al veneziano o al veneto comune), parole che i ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...