La pianificazione linguistica è l’insieme delle misure (linguistiche, legislative e sociali) che si adottano per alterare deliberatamente la composizione del ➔ repertorio linguistico di una comunità; è [...] in un certo numero di casi africani o asiatici – si pensi per es. al Tibet, dove il tibetano non è ufficialmente proscritto, ma è della lingua fra i parlanti. Questo comporta, per es., che l’ufficializzazione esterna della lingua di minoranza, ...
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L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] essere aperta o chiusa anche in fine di parola tronca: si hanno, quindi, a seconda delle parole, l’accento acuto (per es., perché, finché e congiunzioni simili, sé, né) o l’accento grave, come nel caso dei noti esotismi di antica acquisizione caffè ...
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In linguistica, la categoria di nome astratto non è universalmente accettata. I nomi astratti non sarebbero infatti di facile definizione dal punto di vista semantico: non a caso l’‘astrattezza’ non rientra [...] , nomi), secondo il contesto e l’uso: si pensi all’es. di servitù, o a quello di celebrità, astratto quando adoperato analisi grammaticale) e dalle definizioni dei dizionari dell’uso (ad es. GRADIT, s.v. astratto; Sabatini & Coletti 2008, ...
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L’aggettivo sostantivato è una sottoclasse delle ➔ parti del discorso costituita da ➔ nomi che sono formalmente e diacronicamente ➔ aggettivi, e che per un processo di transcategorizzazione hanno cambiato [...] viene il bello!, ecc. A volte l’aggettivo che è all’origine della sostantivazione è caduto in disuso: ciò vale, ad es., per l’aggettivo postero, dal quale origina il nome plurale i posteri. Frequentemente, l’aggettivo sostantivato denota persone, con ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] stabilizzazione dei confini cinesi occidentali, e quindi, per es., anche un maggior controllo dei traffici illegali che hanno sempre più spesso un carattere regionale sovrastatale: per es., dato che il gas turkmeno troverebbe la sua strada ...
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PIDGIN E CREOLE, LINGUE
Maurizio Gnerre
(v. pidgin-english, XXVII, p. 164; creole, lingue, XI, p. 833)
Le lingue p. e c. parlate attualmente sono forse più di 200, presenti in tutti i continenti, con [...] uso di solito è circoscritto a certi domini (per es., e frequentemente, quelli degli scambi commerciali) e coesiste non facilmente inquadrabili in una certa famiglia linguistica come per es. l'egiziano antico e il giapponese, sono state proposte ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] in particolare nel settore dei clitici e nell’uso dei tempi verbali. La riduzione della polimorfia (e anche dell’allomorfia, per es., nei plurali dei nomi maschili in -co e -go), iniziata nell’Ottocento e poi proseguita nel corso del Novecento, anche ...
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Come si analizza il segnale acustico
La fonetica acustica è lo studio dei segnali acustici complessi diretto a scomporli nelle loro componenti semplici. Essa si serve principalmente della spettrografia, [...] ogni sua parte a una e a una sola frequenza. Anche nel caso di una corda tesa vincolata alle due estremità, come, ad es., la corda di una chitarra, il segnale generato è un segnale complesso, costituito dalla somma di più frequenze, una multipla dell ...
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La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] e attraverso molte altre inferenze possibili collegate alle prime. Ad es., in comprare una Fiat e bere una bottiglia si sostituisce contiguità, dando così al proferimento uno stile telegrafico. Ad es., in un test associativo con una parola stimolo ( ...
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(o tèta) Ottava lettera dell’alfabeto greco (minuscolo ϑ, maiuscolo Θ): era in origine il fonema consonantico dentale occlusivo aspirato ‹th›, trasformatosi poi, intorno all’inizio dell’era cristiana, [...] funzioni ϑ hanno una convergenza molto rapida.
Le funzioni ϑ sono state introdotte da C.G. Jacobi e si incontrano, per es., nel problema della propagazione di correnti elettriche in un cavo. Tipi più generali di funzioni ϑ sono stati considerati da K ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...