traslitterazione In linguistica, trascrizione di un testo secondo un sistema alfabetico diverso dall’originale. La t. non mira tanto a dare un’interpretazione fonetica di un testo o a facilitarne la lettura [...] e quella in cui si traslittera) entrambe alfabetiche: l’operazione di rendere con i segni dell’alfabeto latino scritture di tipo non alfabetico (per es. le scritture ideografiche del cinese e del giapponese) è detta più propriamente romanizzazione. ...
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Sistema linguistico fondato sull'inglese, con una semplificazione radicale del lessico e della grammatica: il nome infatti significa "inglese fondamentale". Proposto nel 1927 da C.K. Ogden, mira a diventare [...] verbi, che sono soltanto 18 (anzi, per ricordare la loro funzione piuttosto grammaticale che lessicale sono detti "operatori"). Così, ad es., non esistono i verbi "saltare" o "tossire", ma "dare salti" (to give jumps), "dare tossi" cioè i "colpi-di ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Criptologia e criptoanalisi
Mohamad Mrayati
Criptologia e criptoanalisi
La criptologia è una disciplina cui afferiscono tre branche principali: [...] consonanti che risultavano impossibili, sia da un lato della lettera sia dall'altro (ossia secondo i vari modi di successione delle consonati, per es., s-t o t-s, laddove s-t è una combinazione possibile in arabo, mentre t-s non lo è). Come metodo di ...
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La storia dell’espressione educazione linguistica e delle riflessioni e prese di posizione che ne sono scaturite, inizia almeno nella seconda metà dell’Ottocento, esattamente dal 1873, da uno scritto del [...] sostenuta da una ricerca linguistica e didattica davvero imponente che ha continuato nel tempo a dare altri frutti ‘ufficiali’ (ad es. nelle Indicazioni per il curricolo, edite nel 2007 per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo; Colombo 2008).
È ...
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Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] altro che xenogrecismi o xenolatinismi, cioè voci introdotte in una lingua straniera moderna conformemente alle strutture latine o greche (per es., in tedesco Morphologie è coniazione di J.W. Goethe, Ökologie si deve a E. Haeckel, Libido a S. Freud ...
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La definizione di gallo-italico, riferita tradizionalmente a un gruppo di dialetti settentrionali (piemontese, lombardo, ligure ed emiliano e romagnolo), è utilizzata anche per indicare nel loro insieme [...] Basilicata, che trovano riscontro in un’area ligure-piemontese che sembra escludere Torino a nord e Genova a est, come mostrano, ad es., i casi di chintana «vicoletto» e carrùggiu «vicolo» o del tipo garbo «cavo d’albero». Per il resto il lessico dei ...
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La paraipotassi è un fenomeno sintattico tipico dell’italiano delle origini (➔ sintassi; ➔ origini, lingua delle), che consiste in una combinazione tra il meccanismo sintattico della coordinazione (➔ paratassi) [...] ruolo di anticipatore cataforico (➔ catafora), mentre il secondo connettore lo ribadisce, assumendo la funzione di ripresa anaforica (➔ anafora). Ecco un es.:
(1) S’ê·lla [= se nella] sua cucina (ch’e’ vende dando l’utile propietade di quella) suole ...
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Una frase incidentale (detta anche semplicemente incidentale) è una frase inserita all’interno di un’altra frase (detta frase ospite) con cui non forma una struttura sintattica. La frase incidentale, cioè, [...] i verbi di credenza possono essere usati in modo parentetico; ad es., non sono possibili gli usi qui esemplificati:
(12) a. uno, negativo, che distingue l’inciso); nella versione integrata (es. 13), invece, il punto di vista manifestato è solamente ...
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Sono chiamati suffissoidi gli ➔ elementi formativi usati prevalentemente o esclusivamente come costituenti finali di composto (➔ suffissi), le cui caratteristiche si avvicinano a quelle dei suffissi della [...] studioso, l’esperto. A partire da bibliografia si è sviluppato un significato secondario di «repertorio, elenco» (per es., filmografia). Con il significato di «rappresentazione grafica», -grafia forma numerosi composti in cui il primo costituente può ...
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La locuzione nomi di strumento designa una sottoclasse di ➔ nomi che hanno le seguenti caratteristiche:
(a) sono parole complesse, derivate da nomi o verbi (➔ denominali, nomi; ➔ deverbali, nomi), che [...] l’uscita femminile formi preferibilmente nomi di strumento. È, per es., il caso delle formazioni in -iere/-iera tra i denominali, di prima attestazione delle parole (come permette di fare, per es., il Sabatini & Coletti 2008), scopriamo che i ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...