Il genere maschile è una delle due classi di genere presenti in italiano (l’altra è il ➔ femminile; ➔ genere) ed è uno dei cardini attorno a cui ruotano i sistemi di genere della quasi totalità delle lingue [...] dalla lingua con mezzi morfologici. È il caso, ad es., di nomi della classe femminile come zebra, formica, giraffa un rapporto di iponimia. Il genere maschile di panda, ad es., può essere considerato l’effetto del potere di attrazione di orso ...
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Rispetto ad altri ambiti grammaticali (➔ fonetica, ➔ morfologia, ecc.), quello della ➔ punteggiatura è caratterizzato da uno statuto normativo particolarmente debole (Serianni 2006a: 120). La norma, osservata [...] il verbo principale: in questo caso è obbligatoria se l’inciso è composto da una frase (con forme implicite, come ad es. il gerundio):
(6) passando alle specifiche contestazioni, ho risposto di no
non se formato da elementi nominali:
(7) con questo ...
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io
Geni Valle
La cabina di regia della nostra personalità
Il termine io non è soltanto un pronome: esso indica il modo di essere di un individuo in quanto distinto da tutti gli altri. Nella filosofia [...] che la realtà esterna ci pone. L'Io svolge quindi una funzione delicata e difficile, perché deve mediare tra gli istinti dell'Es, le esigenze del Super-Io e le richieste della realtà, tentando di accontentare tutti e di evitare situazioni di angoscia ...
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stenotipia Sistema e tecnica di abbreviazione della scrittura a macchina, che può essere applicata sia con lettere alfabetiche sia con segni stenografici. Le possibilità delle tastiere odierne di connettersi [...] delle ‘coppie fonetiche’, per cui molti tasti singoli o accompagnati da un asterisco sono usati per indicare due consonanti di suono simile: per es., S per S e per Z, T per T e per D ecc. La tastiera della macchina Stenograph, di 23 tasti in tutto ...
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subordinazione In linguistica, nella sintassi del periodo, la relazione che si stabilisce tra due proposizioni collocate nel periodo su piani diversi, in modo che l’una (subordinata) risulti dipendente [...] momento che lo stesso rapporto logico può essere espresso mediante la coordinazione, che è il processo grammaticale opposto: per es., un legame causale come nella frase poiché ha lavorato molto, è stanco, può essere espresso in modo equivalente dalla ...
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GRAMMATICA GENERATIVA
Giulio Lepschy
. La g. g. (di cui la g. trasformazionale è il tipo più importante) costituisce la maggiore novità nella linguistica teorica contemporanea. È stata ideata e costruita [...] in un diagramma con etichette come quello di fig. 2. Il modello sintagmatico è più potente di quello a stati finiti: riesce per es. a generare la lingua (I) partendo da una stringa iniziale Z e dalle regole di riscrittura Z → ab; Z → aZb. Esso resta ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] volte in una sequenza di parole: in una bella casa, ad es., l’informazione ‘femminile singolare’ è ripetuta tre volte. Tre sono coordinati (o ‘denotazionalmente’ plurali). In italiano antico, per es. (ma l’uso si ritrova anche in scrittori recenti), ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] è coerente se un’azione può comunque essere inferita. In (14), ad es., è evidente che Margherita è andata in Francia. Nel caso di (15), funzioni negli esseri viventi. La funzione delle radici, ad es., è il nutrimento delle piante, e il modo più ...
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La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...]
La litote si presta così a intenti più apertamente ironici, come in ➔ Dante, che se ne serve, ma raramente, con questi fini (ad es., quando allude ai dannati per i quali «non era via da vestito di cappa»: Inf. XXIV, 31). Con ➔ Francesco Petrarca la ...
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Madre e padre (madri e padri al plurale) sono i nomi comunemente usati per designare i genitori:
(1) Daniela e Gianluca sono la madre e il padre di Ottavia e Amelia
Quando occorrono al singolare e sono [...] era appena uscito [il padre di Chiara, non dell’emittente]
Si osservi quindi la differenza tra le frasi a. e b. dell’es. (10):
(10) a. la bambina salutò papà [equivalente di la bambina salutò mio padre]
b. la bambina salutò il papà [equivalente di ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...