In grammatica, aggettivi p. sono mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro (detti rispettivamente di 1ª, 2ª 3ª persona singolare, di 1ª 2ª 3ª persona plurale), cui si aggiungono anche proprio e altrui; sono [...] alterati (la mia sorellina), se il nome è accompagnato da un qualificativo (la nostra cara figlia). Complemento di specificazione possessiva, il complemento di specificazione che determina la relazione di possesso (per es., «gli occhiali del nonno»). ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] di questo tipo come strutture ellittiche del verbo, per le quali sarebbe ricostruibile una forma di predicazione standard (per es., «i parenti sono serpenti», «oggi non c’è lezione»). Tuttavia, le frasi nominali sono ampiamente diffuse e manifestano ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte [...] ... («Corriere della sera» 23 settembre 1982)
(d) L’anafora sostitutiva è realizzata inoltre dall’ampia classe dei pronomi, per es. da pronomi personali, come quelli sottolineati in (14), riconducibili a Uto e a gli scarponi:
(14) Così Uto Drodemberg ...
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Le parole crociate (o parole incrociate o cruciverba, nome maschile invariabile) sono il gioco enigmistico che prevede una griglia di caselle bianche e nere, in parte numerate, a cui si riferisce un elenco [...] numero e la disposizione delle caselle nere; il numero minimo di lettere che costituiscono una parola (negli Stati Uniti, per es., si evitano le parole di due sole lettere); la presenza o assenza di soluzioni costituite da espressioni di più di una ...
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Soprattutto con l’avvento dei corpora (➔ corpora di italiano) e degli strumenti informatici per consultarli, è divenuto possibile studiare con metodi statistici l’andamento di occorrenza di parole e di [...] una funzione meramente grammaticale, e come tali tendono a essere i medesimi in tutti i testi e corpora della lingua (per es., i lemmi più frequenti nel corpus di «La Repubblica» sono esattamente gli stessi che nel LIP, fatte salve alcune differenze ...
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Il termine anfibologia indica ogni espressione che presenti almeno due significati diversi. La figura retorica corrispondente, detta anfibolia, è chiamata nella latinità anche ambiguum e ambiguitas (Lausberg [...] un significato, mentre separate ne hanno un altro (come ingenua e in genua, «libera» e «in ginocchio»); e le parole composte (ad es., per un uomo che vuole essere sepolto in culto loco «in luogo coltivato» o inculto loco «in un luogo incolto»). Ma è ...
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I nomi dei giorni della settimana sono: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica. I nomi dei giorni da lunedì a venerdì sono di genere maschile e, in quanto tronchi, invariabili. [...] , ottobre, novembre e dicembre. Sono tutti maschili perché il loro etimo era un attributo del maschile mensem (per es., mensem februarium, cioè «della purificazione», etimo di febbraio). Fatta eccezione per febbraio, i nomi dei mesi da gennaio ...
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I nomi dei secoli possono essere indicati da un numerale cardinale oppure da un numerale ordinale (➔ numerali). Oltre che con la normale trascrizione alfabetica, i nomi di secoli indicati da un numerale [...] 31 dicembre 1200; ma va aggiunto che spesso l’anno è usato anche, impropriamente, come punto di riferimento per indicare un secolo; per es., in Italia la scrittura apparve nel 700 a.C. [ovvero nell’VIII sec. a.C.]; l’Italia del 1600, ecc.
I numerali ...
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La generale tendenza a sostituire il pronome personale soggetto col pronome obliquo (➔ personali, pronomi) si riscontra, oltre che per la terza persona singolare (lui si è espanso a scapito di egli), anche [...] più o meno formali e una minore o maggiore mimesi del parlato in differenti contesti comunicativi, come avviene, ad es., nella fiction (Alfieri, Motta & Rapisarda 2008) e nella canzone (si ha prevalentemente tu nei cantautori, te nei cantanti ...
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Tecnica di rappresentazione di un messaggio in una forma tale che l’informazione in esso contenuta possa essere recepita solo dal destinatario; ciò si può ottenere con due diversi metodi: celando l’esistenza [...] proprietà fisiche del sistema, al contrario è possibile progettare un canale di trasmissione basato su segnali quantistici (per es., fotoni polarizzati), in modo tale che ogni tentativo di spiare il canale causi un’alterazione osservabile del segnale ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...