Biologia
Corrispondenza fisiologica, ossia identità o somiglianza delle funzioni di organi per altri versi disparati (le somiglianze anatomo-morfologiche, relative al valore architettonico e costituzionale [...] analogiaA. di proporzionalità è quella di un termine che conviene a più cose, in ragione di una similitudine di rapporto. Per es., ‘visione’, riferita sia all’operazione dell’occhio sia a quella dell’intelletto, non dice la stessa cosa in tutti e due ...
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I prefissi sono ➔ affissi (tecnicamente morfi legati), cioè elementi che non possono occorrere da soli, che si aggiungono alla parte iniziale di una parola (tecnicamente, un lessema). Tale processo di [...] pressoché da tutti gli studiosi (che comprende i prefissi ad, anti «avanti», anti «contro», co- / con, de, dis-, e- / es-, in «locativo», in «negativo», pre-, re- / ri-, s-, stra-, trans-, super-), nelle opere lessicografiche o negli studi teorici o ...
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Diversamente dal trattino lungo (o lineetta; ➔ trattino), il trattino breve (detto semplicemente trattino) serve a unire vari elementi linguistici: per es., due aggettivi in un composto (afro-cubano, dolce-amaro, [...] (3) a. prendere due-tre compresse al giorno
b. ci vediamo fra tre-quattro giorni
(b) Sostituire ➔ preposizioni in correlazione tra loro, per es. indicando il punto di inizio e quello di fine di un processo o di un tragitto, oppure la relazione o la ...
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Linguistica
Processo mediante il quale si crea una forma (tema o parola) da una radice o da una parola preesistente. Si distinguono comunemente una d. primaria, quando da una radice o base si formano [...] spazio topologico astratto. A seconda delle proprietà di cui gode l’operazione di d., si ottengono i vari tipi di spazi topologici: per es., nello spazio euclideo l’operazione di d. è quella che associa a ogni insieme I l’insieme I′ dei suoi punti di ...
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In fonetica, si dice di suono prodotto dallo stesso organo. Consonanti o. Quelle che, pur distinguendosi tra loro per altri caratteri, hanno un identico punto d’articolazione (per es., p, b, m, tutt’e [...] tre bilabiali). Stretta o. Nelle affricate, la stretta che succede all’occlusione (per es., nella z sorda ‹z=ts›, l’articolazione alveolare fricativa ‹s› che segue immediatamente a quella occlusiva pure alveolare ‹t›). ...
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accezióne L'uno o l'altro dei significati con cui una parola viene intesa o adoperata nell'ambito dei possibili diversi contesti d'uso: ad es. un cerchio alla testa indica un lieve malore, il cerchio della [...] ginnasta è un oggetto, il cerchio in geometria è il luogo dei punti equidistanti dal centro ...
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I saluti hanno la funzione pragmatica di mediare il rapporto con l’altro, aprendo e chiudendo diversi tipi di scambi comunicativi con l’uso integrato di più codici (verbale, gestuale, prossemico).
La componente [...] non è interpretabile in modo univoco a causa della varia maniera di scandire la giornata nelle diverse parti del paese: ad es., quello che nell’Italia settentrionale è il pomeriggio in Sardegna è la sera. Il parametro (b) è oggi messo in discussione ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] di quella all’interno di parola; l’ortografia tiene conto di una sillabazione sintattica solo quando c’è un apostrofo (per es., u-n’altra, e invece un - altro).
Matematica
In logica matematica, nello studio di una teoria formalizzata, la s. è quella ...
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Undicesima lettera dell’alfabeto latino.
linguistica Il nome italiano elle e quello latino el sono costituiti dal suono stesso della lettera con una vocale d’appoggio; il nome greco λάμβδα deriva invece [...] (tra vocali) uniformemente doppia. Davanti ad a, e, o, u, il nesso grafico gl rappresenta costantemente g duro + l: per es. gleba ‹ġlèba›; grafie come figlo per figlio sono scomparse ai primordi della stampa, grafie come gl’altri per gli altri tra il ...
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Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Fino almeno al 16° sec. ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura, e fino al 19° sec. ha conservato [...] latina intervocalica, o tra vocale e r, si è avuto v in italiano, non però in tutte le voci ma solo in alcune (per es., ricevere, lat. recipere; sopra e sovra, lat. supra). Per tutto il resto, la v italiana è la regolare continuazione della v latina ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...