I verbi riflessivi sono verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) a cui è saldato un pronome riflessivo enclitico (➔ riflessivi, pronomi), il quale ha molteplici funzioni: da quella riflessiva in senso [...] [o è seduto o sedeva] lì, in seconda fila
Con sedere, ad es., la forma non-riflessiva indica stato (15), mentre la forma riflessiva denota un Un caso a parte è rappresentato dai riflessivi impersonali (per es., si va a casa, si gioca) (➔ impersonali, ...
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È detto presente storico il ➔ presente indicativo usato per fare riferimento a eventi anteriori al momento dell’enunciazione. Si tratta di un uso traslato, o metaforico, del presente (Bertinetto 1997), [...] l’espresso (da Bertinetto 2001: 68)
Spesso, però, questi rapporti sono espressi con tempi che appartengono al piano del passato: ad es., in (1) l’anteriorità è espressa da un perfetto semplice («Quando s’arrivò […] c’è le rampe»). Più in generale, il ...
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Sincope (dal gr. synkopḗ, lett. «atto del tagliuzzare») in ➔ fonetica storica è il fenomeno che consiste nella scomparsa di un suono o di una ➔ sillaba all’interno di una parola (per la caduta in posizione [...] in seguito, per effetto di sincope di [g], in italiano guaina.
Nei verbi, in diacronia, si è conosciuta una oscillazione: ad es. oggi è di uso più corrente la forma morirò rispetto a quella sincopata morrò, mentre la vocale tematica di alcuni verbi ...
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L’impiego e la crescente diffusione della rete telematica Internet ha portato effetti importanti anche sugli usi linguistici dei suoi utilizzatori (detti talvolta, scherzosamente, internauti).
Nel trattare [...] ) con numerosi casi di rivitalizzazione dei dialetti e di produzioni che mescolano lingua e dialetti e lingua e lingua (per es., nei testi prodotti da utenti stranieri). Per quanto riguarda i dialetti, è stata notata una certa inversione di tendenza ...
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Per descrivere la relazione di finalità occorre ignorare la sua forma di espressione più nota, cioè la frase finale (➔ finali, frasi), per concentrarsi sulla sua struttura concettuale. In termini generali, [...] nello spazio esterno, come se il fine fosse una meta metaforica che è in vista, che si può raggiungere o mancare: per es. fine, scopo, obiettivo.
I nomi delle altre due classi spostano l’attenzione dal mondo esterno, nel quale si colloca l’obiettivo ...
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Il trapassato remoto è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che indica principalmente un evento compiuto in un passato immediatamente prossimo a un altro evento passato, in generale espresso dal [...]
Ci sono poi forme del verbo che, tranne in rari casi, non appaiono affatto con il trapassato remoto: tali sono, ad es., la seconda persona singolare e plurale e la prima persona plurale. Per questo non troviamo forme del tipo quando fosti arrivato o ...
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Si definisce isoglossa la linea immaginaria con la quale, mediante un’ipotesi metodologica, si uniscono i punti estremi di un’area geografica caratterizzata dalla presenza di uno stesso fenomeno linguistico [...] cui la lenizione di -t- in -d- che nei termini per «prato» (AIS 1415) raggiunge Ancona («ma la lenizione ad es. in “ruota”, AIS 1227, offre una distribuzione del fenomeno assai diversa con una lenizione assai più ristretta»: Pellegrini 1977: 41). A ...
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Il nome A. ricorda quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, che esplorò le coste dell’A. Meridionale; proposto dal cosmografo M. Waldseemüller, apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo [...] lunghe valli longitudinali o da alti bacini e, in alcuni casi, da elevati altopiani spesso chiusi e occupati da laghi, come per es. quello che accoglie il lago Titicaca. Gli altopiani della Guyana (Roraima, 2810 m) e del Brasile sono privi di vere e ...
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Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] ha un certo allargamento degli argomenti, ma le gazzette (per es., «La Gazzetta di Milano», sulla quale scrive Parini) restano presenza dell’attualità (neologismi e forestierismi angloamericani: per es. termini bellici come tank, raid, ranger, termini ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] (l’IPA o altri), nei quali a un fonema corrisponde sempre un unico grafema di valore certo. Nei sistemi reali, per es., nell’italiano contemporaneo, da un lato un medesimo grafema può rappresentare due fonemi diversi: ‹c› rappresenta sia /k/ come in ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...