In italiano è frequente il fenomeno di parole che, pur avendo lo stesso significato (o, com’è nei verbi, uguale persona e tempo verbale) hanno diversa grafia o posizione dell’accento. Entrambi questi fenomeni [...] diverso ➔ registro stilistico: negli esempi sopra citati, per es., i primi elementi di ogni coppia appartengono al registro (si parla in questi casi di parole piane): rùbrica, per es., invece del corretto rubrìca, règime e non il corretto regìme, ...
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In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] significato: ho+un + conto+in+banca. Ogni monema non è scomponibile in unità minori dal punto di vista semantico: per es. a ban e ca non inerisce più alcun significato. Il monema banca è invece ulteriormente segmentabile in unità acustiche: i fonemi ...
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Filosofia
G.W. Leibniz chiamò arte c. quella che R. Lullo aveva battezzato ars magna, e cioè il simboleggiamento dei vari concetti in segni geometrici o algebrici, tale che permettesse di combinarli reciprocamente [...] estensione trovano vasta applicazione nelle dimostrazioni che richiedono un gran numero di calcoli non controllabili dall’uomo, come, per es., i calcoli sui nodi di un grafo che hanno portato alla dimostrazione nell’ambito della teoria dei grafi del ...
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In grammatica, si dice f. l’accento grafico usato per indicare il timbro di e, o toniche.
Valori f. In un testo letterario o poetico, i valori di suono che la parola, la sillaba, o la singola vocale o [...] dell’alfabeto (a, bbb..., rrr...), diversamente dal cosiddetto metodo alfabetico, basato sulla compitazione del ‘nome’ di ciascuna lettera (per es.: enne-a: na, esse-o: so = naso). Il primo metodo, più corretto dal punto di vista fonetico, si rivela ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] , I racconti, p. 32)
Con altri aggettivi la scelta della preposizione segnala una differenza di interpretazione. Ciò vale, per es., per l’aggettivo sorpreso: in sorpreso di fare (24), l’infinito denota la causa della sorpresa, mentre sorpreso a fare ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] marito della mia cugina che sarebbe anche mio cugino dänn oder [«allora, eh»] anche un bergamasco, si chiama A. und ich han doch gseit es heig einä a Metzgerei gha, du ich sägter dä hät jedä n‘Abig öppä drüü Liter Wii trunkä [«e io ho detto uno aveva ...
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Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] al tosc. sopra l’albero caduto ognuno corre a far legna corrispondono, per es., il fr. quand l’arbre est tombé tout le monde court aux loro opere.
Il fenomeno non è solo italiano ed è, ad es., ampiamente attestato nelle opere di F. Rabelais, di M. de ...
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La paratassi è una connessione ordinata di frasi in un’entità superiore, in cui le frasi interessate hanno diverso valore informativo (➔ tematica, struttura) e sono collegate tra loro da nessi semantici. [...] non è entrata nella tradizione grammaticale italiana. Per es., non se ne trova menzione nella Sintassi italiana sé interpretabile, la loro connessione sviluppa particolari nessi semantici. Per es., in (18) e (19) vengono instaurate relazioni di tipo ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] mannaja sul collo (Serianni 1989: 100). Prevalgono tuttavia i richiami letterari, con vere e proprie parafrasi di versi della tradizione. Per es. «la famiglia dei fiori e dell’erbe» non solo rinvia al Canzoniere del Petrarca (CCCX, 2: «e i fiori e l ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] aperta e chiusa ò : ó, è : é, depenna i gallicismi più vistosi, con «la spietata soppressione del suffissame transalpino, ad es., di -anza (resta la rimembranza ma sono espunte le tante allegranze e tardanze e vengianze)» (Contini 1970: 177), mentre ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...