(gr. ᾿Ιδουμαία) Nome dato dai Greci e Romani alla regione, a S della Giudea, che gli Ebrei denominavano Ĕdōm. Discendenti di Esaù secondo la tradizione biblica, e stanziati da epoca remota nella regione, [...] gli Idumei si opposero al passaggio degli Ebrei provenienti dall’Egitto; Saul combatté contro di loro e David li sottomise. Dopo lo scisma della monarchia ebraica riacquistarono l’indipendenza e alla caduta ...
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Tribù nomade di razza probabilmeme araba, dimorante nel deserto della Palestina meridionale, a sud del Negeb e della penisola sinaitica centrale (l'odierno et-Tih). Il nome della tribù portato anche da [...] che da lui discendessero gli Amaleciti: il suo gruppo anzi doveva essere una ristretta sottospecie della tribù degli Edomiti discendenti da Esau, ben distinti dagli Amaleciti, dato che la stessa Bibbia parla degli Amaleciti molto prima dell'epoca di ...
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Scrittore brasiliano (Rio de Janeiro 1839 - ivi 1908). Le sue prime creazioni furono di poesia (Crisálidas, 1864; Phalenas, 1870; Americanas, 1875), alternata con opere narrative, che in questo primo periodo [...] e incerte. Seguirono le opere di maggior impegno (Memórias póstumas de Brás Cubas, 1881; Quincas Borba, 1891; Dom Casmurro, 1900; Esaú e Iacób, 1904; Memorial de Aires, 1908), raccolte di novelle e romanzi, nei quali domina il gusto di una sottile ...
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idropesi
Luciano Graziuso
È la malattia (" idropisia ") causata da accumulo di liquido sieroso, che gonfia a dismisura il corpo umano. Ricorre in If XXX 52, e indica la pena cui è soggetto maestro Adamo, [...] , " la regola che prescriveva di accentare sull'ultima tutti i nomi ‛ barbari ', principalmente quelli ebraici (lacob, Esau, Satanas) si era estesa, principalmente per influenza della tradizione scolastica francese, anche ai nomi greci i quali non ...
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addivenire (addovenire, già in uso nella lingua del Duecento; addovien ricorre in Rime LXXIII 10, accanto ad addivene in rima: Cv II Voi che 'ntendendo 56. Cfr. anche addivegna, in Vn XXV 3)
Giovanni [...] / a la cera mortal, fa ben sua arte, / ma non distingue l'un da l'altro ostello. / Quinci addivien ch'Esaù si diparte / per seme da Iacòb... Rimangono invece estranei altri significati che il verbo pur aveva nella lingua del Duecento.
Notevole per l ...
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CAROSELLI, Cesare
Agnese Fantozzi
Nacque a Genazzano (Roma) il 14 dic. 1847 da Nicola e Cesarina Senni. Iniziò gli studi artistici a Roma alla scuola d'arte nell'ospizio di S. Michele, dove rimase per [...] . Nel 1869 vinse il concorso Pio Clementino dell'Accademia di S. Luca con il quadro La riconciliazione di Giacobbe con Esaù (Roma, deposito della Galleria dell'Accademia di S. Luca) e vinse, tre anni dopo, il concorso Balestra bandito dalla stessa ...
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ROSSI, Giacomo
Giorgio Galeazzi
– Nacque a Bologna il 12 settembre 1751 (Bologna, Archivio generale arcivescovile, Registro battesimale, 1751, p. 200) da Antonio e da Francesca Bazzani, residenti nella [...] Diana amorosa a lui discende; l’anno successivo ottenne ex aequo con Giovanni Lipparini l’ambito premio di prima classe con Esaù e Giacobbe s’abbracciano assieme, ma di fatto il premio non gli fu mai consegnato in quanto il bassorilievo fu dichiarato ...
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LOMBARDI, Alfonso
Luigi Magnani
Scultore, nato probabilmente a Ferrara nel 1497, da Nicolò Cittadella lucchese e da Eleonora Lombardi morto il 2 dicembre 1537 a Bologna. Quivi principalmente operò nel [...] lavorò per la fabbrica di S. Petronio (portale sinistro, Resurrezione di Cristo; formelle con una storia di Rebecca, Nascita di Esaù e dt Giacobbe, Mosè presentato a Faraone). Gli procurò fama di ritrattista il busto di Carlo V, eseguito quando l ...
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commovere [partic. pass. commosso; commoto è tratto direttamente dal latino commotus)
Andrea Mariani
Commentando Pd IV 64 (L'altra dubitazion che ti commove), il Tommaseo afferma che il verbo c. " e [...] e messo in relazione con quanto si dice successivamente (al § 25), cioè che Giacobbe nascendo teneva con la mano il piede di Esaù; commentano le Chiose Vernon: " Isau e... Iacob... furono fratelli carnali e nacquono a un corpo e a un parto, e quando ...
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profano
Lucia Onder
Il termine compare in un unico caso, riferito ai golosi, i miseri profani (If VI 21) che urlano come cani e, come a difesa, si volgono dall'uno all'altro fianco, nell'inutile ricerca [...] specifico di " golosi ": s. Paolo dice infatti p. gli uomini " quorum deus venter est " (Philipp. 3, 19) e p. Esaù " qui propter unam escam vendidit primitiva sua " (Hebr. 12, 16). Il Buti generalizza l'espressione miseri profani negli aggettivi ...
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primogenitura
s. f. [dal lat. mediev. primogenitura, der. del lat. tardo primogenĭtus «primogenito»]. – 1. La condizione di chi è figlio primogenito: tiene molto alla sua p.; diritto di p., in alcuni periodi storici, quello per cui al primogenito...