Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] ., inst. I 11,31; II 9,5-6; II 9,11; in VII 15,11, identificato l’oriente con il barbaro nemico escatologico e l’Occidente con Roma che nella persecuzione finale sarà costretta a soccombere, la consueta tipologia ovviamente cade.
50 Cfr. Lact., inst ...
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Nome di alcuni santi: 1. C. d'Alessandria. - Patriarca di Alessandria (m. Alessandria 444). Nipote del patriarca Teofilo e suo successore (412), ne continuò la politica in favore della supremazia della [...] Al suo nome fu attribuito il cosiddetto Oraculum Cyrilli, della fine del sec. 13º, di tendenza gioachimita, che interessò il pensiero escatologico del tempo. 3. C. di Gerusalemme. - Padre della Chiesa (Gerusalemme tra il 313 e il 315 - ivi nel 386 o ...
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Tribuno e riformatore di Roma (Roma 1313 - ivi 1354). Figlio di un Lorenzo taverniere, benché più tardi lasciasse credere d'essere figlio illegittimo dell'imperatore Arrigo VII, Nicola si diede agli studî [...] colonnesi, scossero la posizione di C. che dovette fuggire. Rifugiatosi tra gli eremiti della Maiella, s'imbevve di profetismo escatologico, e con nuovi programmi imperiali si recò a Praga (luglio 1350), per esporli a Carlo IV. Arrestato come ...
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CAPOCCI, Raniero (Raynerius de Viterbio, Rainerius, Ranerius, Reinerius)
Norbert Kamp
Discendeva da una nobile famiglia viterbese che assunse il cognome "de Cardinale" con il nipote del C. Pandolfo (1250-1297) [...] indulgenze.
Lo scambio di idee con i monaci da lui tanto apprezzati lo indusse ad aprirsi sempre più al pensiero escatologico, il quale - sotto l'immediata influenza di Gioacchino da Fiore - aveva incontrato grande favore e fatto proseliti proprio in ...
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Biblista e storico delle religioni francese (Ambrières, Marna, 1857 - Ceffonds 1940). Fu uno dei promotori del modernismo francese; entrò in conflitto con le autorità ecclesiastiche soprattutto dopo la [...] in quanto sviluppo, concretizzatosi in formulazioni dogmatiche, prassi liturgiche e organizzazione ecclesiastica, del primitivo messaggio escatologico di salvezza (l'annuncio dell'imminente regno di Dio è considerato da L. il nucleo essenziale ...
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Anima
Giancarlo Movia
Marta Cristiani
Paolo Casini
Gianni Carchia
Lucio Pinkus
È il greco ἄνεμος, latino anima, il cui primo senso è "aria", poi "respiro, soffio", e, di qui, "principio vitale", [...] . A tale concezione metafisica e razionale dell'anima s'accompagna, in Platone, la credenza nella metempsicosi e nel destino escatologico della ψυχή. È con Platone che la distinzione anima-corpo diviene, in realtà, separazione e induce a pensare l ...
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GERARDO da Borgo San Donnino
Raniero Orioli
Originario di Borgo San Donnino (l'attuale Fidenza presso Parma), non è nota la sua data di nascita.
Le principali notizie su di lui, antecedenti al 1254, [...] , primo fra tutti la definitiva rottura tra Innocenzo IV e Federico II con la scomunica del 1245 - aveva esasperato l'aspetto escatologico, l'attesa cioè di un'epoca nuova, ritenuta tanto prossima da far sì che il 1260 fosse considerato a tutti gli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Aldo Capitini
Carlo Altini
Filosofo e pensatore religioso, Aldo Capitini è stato attivo nella vita pubblica italiana (dagli anni Trenta fino agli anni Sessanta), mantenendo una dialettica aperta tra [...] (la comunità di tutti anche oltre la realtà della vita e della morte), sia all’interno di una prospettiva teistica a sfondo escatologico.
Da Kant assume il primato della morale e del sollen, con la tensione verso la realizzazione pratica di ciò che è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro Pomponazzi
Vittoria Perrone Compagni
L’intera vicenda biografica e intellettuale di Pietro Pomponazzi si svolse nelle aule dell’università. L’unilateralità di questa esperienza di vita è solo [...] significative, aprendo un fronte di obiezioni che non concerne soltanto l’etica, ma anche e soprattutto la religione e l’escatologia: la mortalità dell’anima obbliga a rimeditare e formulare su nuove basi il senso dell’esserci dell’uomo nel mondo ...
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(al) Malik (al) Kāmil
Henri Bresc
I rapporti di M. con Federico II si chiariscono alla luce del sistema familiare ayyubide che alterna fra i principi competizione e precaria collaborazione. Il Saladino, [...] millenarista che animava i crociati e la volontà di liberare i copti, all'epoca scossi anch'essi da un movimento escatologico, avevano indotto il legato pontificio Pelagio a respingere la proposta.
Gli anni tra il 1221 e il 1227 furono segnati ...
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escatologico
escatològico agg. [der. di escatologia] (pl. m. -ci). – Che riguarda i destini finali dell’uomo e dell’universo: dottrina e.; problemi escatologici. Iron. o scherz., problemi, programmi e., che riguardano o prospettano soluzioni...
escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...