Scrittore greco (secc. 14º-15º), autore di un poemetto allegorico enciclopedico in 3062 versi politici (Εἰς τὴν σωϕροσύνην "Alla saggezza"), ispirato alla Divina Commedia e ancor più alla Amorosa visione [...] di Boccaccio; forse da identificarsi con Teodoro M., esegeta e astronomo del sec. 14º, autore di una ᾿Αστρονομικὴ τρίβιβλος. ...
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Giurista (San Severino Marche 1420 circa - Roma 1496). Discepolo a Perugia di Angelo de' Perigli e di Giovanni Petrucci, fu prof. di diritto civile a Siena (1452-83), dove ebbe come scolaro B. Socino, [...] poi di diritto canonico a Roma. Esegeta e trattatista, fu seguace dell'indirizzo scolastico, ma sensibile agli orientamenti umanistici. Tra i molti suoi trattati ebbe più durevole fortuna quello metodologico De modo studendi in utroque iure (1472). ...
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PIERIO d'Alessandria
Prete della chiesa alessandrina durante l'episcopato di Teona (ultimi anni del sec. IV) e forse direttore del Didascaleion, rimasto celebre sia per la sua rigidità di costumi, sia [...] per la sua valentia come oratore ed esegeta. Fu origenista convinto, e probabilmente a questa circostanza è dovuta trasferito dopo la persecuzione.
I pochi frammenti delle sue famose omelie esegetiche sono editi in Migne, Patrol. Graeca, X, col. 242 ...
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JEHUDÀ da Roma (Giuda Romano, Leone de sere Daniele, Leone messer Daniel, Leone Romano, Leuccio de Moises, Leuccio de ser Daniel, Lionello, Yehudah Gur-Aryeh, Yehudah ben Mošeh ben Dani'el ben Mošeh ben [...] nel corso dei secoli XIV, XV e XVI; in particolare, sembra essere stata notevolmente influenzata da esse la produzione letteraria ed esegetica dello stesso Immanuel da Roma, anche se lo studio di questo punto, avviato da Sermoneta, non è ancora stato ...
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Giurista italiano nato a Venezia il 4 gennaio 1863, laureatosi in giurisprudenza a Padova nel 1885. Nel 1899 fu nominato professore di diritto romano nell'università di Torino dove rimase fino alla morte [...] (26 settembre 1915); fu esegeta accurato, critico sottile, scrittore semplice e piano.
Sì ricordino fra le pubblicazioni del B.: Il giuramento nel diritto privato romano, Roma 1886; La ratifica degli atti giuridici nel diritto privato romano, Roma ...
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Filologo classico (Azzate, Varese, 1882 - Milano 1965); prof. di letteratura latina dal 1936 al 1952, insegnò nell'univ. di Milano; socio nazionale dei Lincei (1936). Autore di varî studî su Ovidio, Plutarco, [...] Valerio Massimo, Seneca, Giustino, ecc., in cui mostrò eccellenti doti di critico e di esegeta. Diresse dal 1926 il Corpus Paravianum, per cui curò, fra l'altro, il De republica di Cicerone. ...
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Teologo benedettino (n. presso Soissons 790 circa - m. Corbie 865 circa). Discepolo di Adalardo a Corbie, dove divenne poi abate, partecipò alla vita e alle polemiche ecclesiastiche del suo tempo, per [...] St.-Riquier, poi di nuovo a Corbie. È una delle figure più rappresentative del rinnovamento dell'età carolingia: esegeta, commentò varî libri biblici, utilizzando ampiamente la tradizione patristica; teologo, scrisse i trattati De partu Virginis (ove ...
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Pianista e musicologo statunitense (New York 1927 - ivi 2012). Ha studiato pianoforte con M. Rosenthal e H. Kanner-Rosenthal, e composizione con K. Weigl. Laureatosi a Princeton nel 1951, ha debuttato [...] a New York. Prof. nelle univ. di Stony Brook, New York (1971-90) e di Chicago (dal 1988), è noto come profondo esegeta dell'età classico-romantica (The classic style, 1971, trad. it. 1979; Sonata forms, 1980, trad. it. 1986; The frontiers of meanings ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1874 - Leopoli 1941). Figura di primo piano nella vita letteraria polacca della prima metà del sec. 20º con le sue critiche teatrali (Flirt z Melpomeną "Flirt con Melpomene", [...] (A. Mickiewicz, A. Fredro) e della storia polacca (Sobieski), e soprattutto con la sua fecondissima opera di traduttore ed esegeta della letteratura francese (più di 100 volumi). Fu l'animatore dello Zielony balonik ("Palloncino verde", 1905-12) di ...
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Giurista (n. Castro, Lazio, sec. 14º - m. 1441) della scuola dei commentatori o scolastici. Insegnò dapprima ad Avignone, dove si era addottorato, quindi a Siena (1390), di nuovo ad Avignone (1394-1412), [...] alla riforma degli statuti comunali), a Padova (1429-41). Nelle sue lezioni sulle tre parti del Digesto e sul Codice si rivela esegeta profondo e di grande equilibrio. I suoi consilia, dopo quelli di Bartolo e Baldo, sono il frutto più cospicuo della ...
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esegeta
eṡegèta (anche eṡegète) s. m. e f. [dal gr. ἐξηγητής; v. esegesi] (pl. m. -i). – Chi si occupa in modo diretto di esegesi, interprete di testi spec. giuridici o sacri; per estens., interprete di cose d’arte, critico: un esegete delle...
esegetica
eṡegètica s. f. [femm. sostantivato di esegetico; cfr. lat. tardo exegetĭce]. – L’esegesi, intesa non come attività, ma come arte o scienza della interpretazione e spiegazione critica dei testi.