Critico e storico danese, nato a Copenaghen il 4 febbraio 1842, morto il 17 febbraio 1927. Spirito vivo, irruento, con vasti orizzonti e con cultura europea; pensatore non profondo, ma quadrato nel ragionare [...] rapido trasformarsi dei tempi gli accadde così, nel 1889, di trovarsi ancora una volta all'avanguardia, come primo interprete ed esegeta di Nietzsche: il corso di lezioni che tenne in quell'anno all'università - e che provocò una sua violenta rottura ...
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Geert Geertsz (che doveva poi tradurre il suo nome in quello umanistico di Desiderio Erasmo) nacque a Rotterdam la notte fra il 27 e il 28 ottobre probabilmente del 1466; era figlio naturale di un certo [...] verae theologiae o Metodo degli studî teologici. Quivi, senza negare i diritti della tradizione, pone in guardia l'esegeta contro le interpretazioni legate alle scuole filosofiche, ree, secondo lui, d'avere trasformato le lezioni divine del Vangelo ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] e quella della Vita Nuova e sui problemi di grande rilievo esegetico che ne derivano. Ma va detto che la narrazione della storia nonostante gli illustri precedenti e l'impegno dei maggiori esegeti dell'opera dantesca. E, infatti, lasciando da parte ...
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Drammatico, genere
Roberto Campari
Scrive G.W.F. Hegel nelle sue Vorlesungen über die Ästhetik (post. 1836-1838; trad. it. 1967, p. 1344): "Al centro fra la tragedia e la commedia si colloca un terzo [...] , sia tematicamente sia strutturalmente, al romanzo ottocentesco e in particolare alle opere di Ch. Dickens. Ejzenštejn ne fu l'esegeta più attento. E anche i suoi epici film ispirati alla rivoluzione russa, a cominciare da Stačka (1925; Sciopero ...
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VLAD, Roman Alfred
Angela Carone
– Nacque a Černivci (in Romania, oggi Ucraina; Cernăuți in romeno, capitale del Ducato di Bucovina) il 29 dicembre 1919, primogenito di Miron, magistrato, e di Alma [...] 1957); Storia della dodecafonia (Milano 1958); Stravinsky (Torino 1958). Del compositore russo, Vlad è stato un esegeta accreditato a livello internazionale; alla produzione stravinskiana dedicò anche dopo gli anni Cinquanta studi analitici di ampio ...
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GIACOMO da Milano
Silvia Mostaccio
Non conosciamo il luogo e la data della sua nascita, e ben poche sono le notizie in nostro possesso relative alla sua vita. Di lui sappiamo solo che, nella seconda [...] a imitazione di Cristo e dei padri del deserto (cap. XII).
Teologo formato secondo i metodi della scolastica, esegeta versato nell'interpretazione allegorica della Bibbia e buon conoscitore delle opere di s. Bonaventura, suo primo modello, G ...
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GALLAVOTTI, Carlo
Roberto Nicolai
Nato a Cesena il 23 genn. 1909 da Giuseppe e da Immacolata Lopiano, si formò sotto la guida del latinista A. Rostagni prima all'Università di Bologna, dove conseguì [...] . 78-103.
Al soggiorno fiorentino risalgono le diversificate competenze tecniche che il G. ha portato nel suo lavoro di esegeta e di editore di testi. All'insegnamento del Pasquali in particolare si può ricondurre l'attenzione costante per la storia ...
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Benvenuto detto L'asdenti (Asdente)
Paolo Bertolini
Maestro calzolaio, nato a Parma probabilmente nel primo quarto del secolo XIII, buon conoscitore degli scritti di Gioacchino da Fiore e della letteratura [...] fonti contemporanee, dunque, più che autentico ‛ profeta ' nell'accezione corrente del termine, B. fu piuttosto un acuto esegeta e un commentatore prudente della letteratura profetica biblica e profana (la cosa appare tanto più fuori dall'ordinario ...
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PERTUSI, Agostino
Antonio Carile
PERTUSI, Agostino. – Nacque a Piacenza il 19 aprile 1918 da Ugo e Giovanna Bassoli, figlia di Gaetano, violinista e collaboratore di Giuseppe Verdi.
La sua formazione [...] con il corredo di sette saggi sugli scolii di Proclo e di Massimo Planude all’opera esiodea, lo aveva proposto come esegeta e critico testuale di primo piano nel tema storico della continuità della cultura classica greca nel Medioevo bizantino. Nella ...
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PALONTROTTI, Melchiorre (Marchioro)
Richard Wistreich
– Il cantore nacque presumibilmente nel settimo decennio del secolo XVI a Venafro.
Oscillante la forma del cognome: Palantrotti, Palentrotti, Pandrotti, [...] 1763, p. 255; Solerti, 1903).
Non si sa se fosse un discendente del cantante venafrano il Melchiorre Palontrotti accademico Umorista, esegeta dei salmi e polemista antigiudaico, che tra il 1640 e il 1649 pubblicò in Roma svariati libelli (tra di essi ...
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esegeta
eṡegèta (anche eṡegète) s. m. e f. [dal gr. ἐξηγητής; v. esegesi] (pl. m. -i). – Chi si occupa in modo diretto di esegesi, interprete di testi spec. giuridici o sacri; per estens., interprete di cose d’arte, critico: un esegete delle...
esegetica
eṡegètica s. f. [femm. sostantivato di esegetico; cfr. lat. tardo exegetĭce]. – L’esegesi, intesa non come attività, ma come arte o scienza della interpretazione e spiegazione critica dei testi.