BENVENUTO, detto l'Asdenti
Paolo Bertolini
Maestro calzolaio, nato a Parma probabilmente nel primo quarto del sec. XIII, buon conoscitore deglì scritti di Gioacchino da Fiore e della letteratura profetica [...] dei suoi concittadini.
Più che autentico "profeta" nell'accezione corrente del termine dunque, B. appare piuttosto un esegeta ed un prudente commentatore della letteratura profetica, biblica ed alto-medioevale (e la cosa appare tanto più fuori dell ...
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MALVEZZI, Cristofano (Cristoforo)
Cecilia Luzzi
Figlio di Niccolò (Nicolao), nacque a Lucca, dove fu battezzato il 28 giugno 1547.
Il padre fu organista della cattedrale di S. Martino a Lucca dal 1537, [...] 1740, a cura di I. Fenlon - T. Carter, Oxford 1995, pp. 15-27; S. La Via, G. Bardi contrappuntista ed esegeta, in Neoplatonismo, musica, letteratura nel Rinascimento I Bardi di Vernio, in Atti del Convegno internazionale di studi, Firenze-Vernio 1998 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Cinquecento giungono a piena maturazione i frutti del lungo e laborioso [...] qualunque genere di testo di cui si volessero appurare l’attendibilità e l’autenticità. Tale lezione è accolta dai letterati ed esegeti di tutto il Cinquecento, che hanno in tal modo coscienza dell’estrema importanza del loro ruolo e della loro opera ...
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RETORICA (ἡ ῥητρική [τέχνη], rhetorica)
Gino FUNAIOLI
Fausto GHISALBERTI
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Esigenze politiche e sociali diedero la spinta a dettar norme che facessero capaci di parlare in pubblico e di condurre per [...] venuta sistemando in età romana: testimone l'enorme diffusione delle dottrine di Ermogene e di Aftonio (di cui tipico esegeta è Giovanni Doxopatre nel secolo XI). La discrepanza crescente fra lingua viva e lingua letteraria è per un lato conseguenza ...
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È nato a Pescara il 12 marzo 1863 da Luisa de Benedictis e da Francesco Paolo D'Annunzio (che, nato nella famiglia Rapagnetta, prese il cognome D'Annunzio che era del nonno Antonio da cui fu legittimato: [...] tornerà nella più recente produzione dannunziana.
L'intensa attività del D'A. nel ventennio 1890-1910, come narratore ed esegeta dell'opera propria e predicatore dei suoi miti, è accompagnata da una copiosissima produzione in versi, nei quali è da ...
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SALLUSTIO, Gaio Crispo (C. Sallustius Crispus)
Gino Funaioli
Storico romano, un Sabino di Amiterno, nato nell'86 a. C. e morto secondo ogni verosimiglianza nel 35, quattro anni prima di Azio. La sua [...] greco, un onore che pochi Latini ebbero. L'alta considerazione resta invariata con l'indirizzo frontoniano. Verso il 200 un illustre esegeta, Emilio Aspro, lo commenta insieme con Virgilio e con Terenzio. Nei secoli IV e V è in auge presso pagani e ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] , del quale non si conosce con sicurezza il nome, è stato negli studi passati identificato a torto con Ippolito, un esegeta di origine orientale vissuto più o meno nello stesso periodo. L’Autore della Refutatio fu in realtà attivo nei primi decenni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il cristianesimo
Enrico Norelli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il messaggio di Gesù era un appello all’interno del variegato panorama [...] accolgono il messaggio di Gesù, ma rimangono nell’ambito dei loro rapporti familiari e sociali. Come ha sottolineato l’esegeta tedesco Gerd Theissen, una simile proposta non ha solo valore religioso, ma può costituire una risposta a una situazione ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Tre scuole di pensiero
Zheng Jianjian
Marc Kalinowski
Jean Levi
Tre scuole di pensiero
I moisti e il 'Canone moista'
di Zheng Jianjian
Fondatore della scuola [...] XXXIX recitava in origine: "Il presente, una durata, [dall']antichità [al] presente, e inoltre il crepuscolo". Il celebre esegeta Wang Yinzhi, vissuto in epoca Qing, interpretò il primo carattere jin ('il presente') come una dittografia indotta dalla ...
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Diritto e letteratura
Richard H. Weisberg
Introduzione
I rapporti tra diritto e letteratura costituiscono un campo particolarmente fecondo per l'indagine interdisciplinare. Il diritto, che fin dalle [...] Betti introducendo il lettore all'ermeneutica giuridica; tuttavia il giudice è condizionato (forse più come l'esegeta della Bibbia che non come l'interprete della narrativa contemporanea) da informazioni mediate e incomplete sulla 'personalità ...
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esegeta
eṡegèta (anche eṡegète) s. m. e f. [dal gr. ἐξηγητής; v. esegesi] (pl. m. -i). – Chi si occupa in modo diretto di esegesi, interprete di testi spec. giuridici o sacri; per estens., interprete di cose d’arte, critico: un esegete delle...
esegetica
eṡegètica s. f. [femm. sostantivato di esegetico; cfr. lat. tardo exegetĭce]. – L’esegesi, intesa non come attività, ma come arte o scienza della interpretazione e spiegazione critica dei testi.