Figlio (n. forse Poissy 1215 - m. presso Tunisi 1270) di Luigi VIII, cui successe (1226) sotto la tutela della madre, Bianca di Castiglia, che seppe affrontare con successo una rivolta dei baroni e raggiungere [...] ma appena avvenuto lo sbarco, un'epidemia di peste decimò l'esercito, e lo stesso re ne fu vittima. Molto importante fu di Parigi, che segna uno dei momenti più alti dell'arte francese. L. venne celebrato già subito dopo la morte come sovrano giusto ...
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(ebr. qabbālā) Complesso delle dottrine mistiche ed esoteriche ebraiche circa Dio e l’universo, che si asserivano rivelate a un numero ristretto di persone e tramandate da generazione a generazione. In [...] contenuta la prova della divinità di Cristo. Pico esercitò notevole influenza sull’altro grande rappresentante del movimento ancora su Egidio da Viterbo e Francesco Giorgio Veneto. Al francese Guillaume Postel (16° sec.) si devono le traduzioni dei ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] legioni e una numerosa flotta in appoggio. A Filippi (42) l’esercito di Cassio e Bruto si scontrò con quello, di pari forza, dal 1803 ha sede nella cinquecentesca villa Medici; la Scuola francese di Roma, fondata nel 1875, ha sede nel palazzo Farnese ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] . Qui emerse la grande personalità di Moḥammed ‛Alī, un ufficiale albanese giunto in E. con l’esercito turco alla fine dell’occupazione francese; fattosi nominare governatore nel 1805, annientò i Mamelucchi nel 1811 e iniziò una grandiosa opera di ...
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Con il termine jihadismo si fa tradizionalmente riferimento al macrofenomeno del fondamentalismo islamico che, attraverso una multiforme costellazione di soggetti e raggruppamenti, promuove il ‘jihad’ [...] più vasti e sconfiggendo più volte il debole esercito di un Iraq profondamente diviso dalle politiche settarie al califfo al-Baghdadi e uccidendo il 24 settembre l’ostaggio francese Hérve Gourdel; nelle Filippine è stata Abu Sayyaf a minacciare l ...
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Giuseppe Melchiorre Sarto (Riese 1835 - Roma 1914). Fu eletto papa nel 1903, in una situazione generale difficile per i rapporti tesi tra Chiesa e Stato in Francia e in Italia e per i fermenti sociali. [...] poi parroco a Salzano. E dovunque il futuro pontefice esercitò un efficace apostolato, non soltanto dal pergamo e dall alla protesta della Santa Sede e al ritiro dell'ambasciatore francese seguirono l'approvazione, alla Camera e al Senato di Francia ...
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Figlia (n. 1223 circa - m. Amesbury 1291) di Raimondo Berengario IV, conte di Provenza, e di Beatrice di Savoia, sposò (1236) Enrico III d'Inghilterra. Accusata di favoritismo a vantaggio del partito francese [...] di Londra per sfuggire all'ira popolare. Nel 1264, dopo che Enrico fu fatto prigioniero dai baroni, tentò di organizzare un esercito; costretta a fuggire, tornò in Inghilterra dopo la battaglia di Evesham (1265). Nel 1276 si ritirò nel monastero di ...
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Teologo francese (Vibersviller, Mosella, 1852 - Neuilly 1918). Pastore protestante, dell'ala liberale del protestantesimo francese, dal 1882 esercitò il suo ministero a Parigi, dove fondò un centro di [...] Foyer de l'âme". Tra le personalità più notevoli del protestantesimo liberale, si adoperò per l'unificazione dei protestanti francesi. Tra le sue numerose opere: Justice (1889); Jeunesse (1892); Vaillance (1893); La vie simple (1895); Par la loi vers ...
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(X, p. 7; App. II, I, p. 569; III, I, p. 359; IV, I, p. 414)
Chiesa cattolica
Gli anni Ottanta si presentano nella storia della C. come un momento unitario; la fine del pontificato di papa Paolo vi ha [...] dell'America Latina soprattutto di derivazione francese. Ma tuttavia le idee della rivoluzione francese, della massoneria, del sistema dovrebbero essere menzionate: quaccheri e avventisti, Esercito della salvezza e Chiese dei Fratelli, mennoniti ...
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VERMIGLI, Pietro Martire
Delio Cantimori
Nato a Firenze l'8 settembre 1500, fu uno dei maggiori dotti della "chiesa riformata", il teorizzatore più sistematico e conseguente delle dottrine zwingliano-calviniane. [...] a Strasburgo, dove fu ben ricevuto dal Butzer. A Strasburgo esercitò una notevole attività come insegnante d'ebraico in quell'accademia. de eodem sacr., Londra 1549; tradotta in inglese e francese, 1562, è la raccolta degli atti della disputa di ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
legione
legióne s. f. [dal lat. legio -onis, der. di legĕre «raccogliere, scegliere»]. – 1. Nella Roma antica, nome con cui era indicata originariamente la leva dei cittadini, quindi l’intero esercito, e infine l’unità tattica e organica dell’esercito,...