Generale piemontese (Torino 1789 - ivi 1863), fratello di Alessandro, Alfonso e Carlo Giuseppe. Uscì ufficiale dalla scuola di Saint-Cyr e, come Carlo Giuseppe, servì nell'esercitofrancese, combattendo [...] a Wagram, Lützen, Bautzen e a Torgau; passato, con la Restaurazione, nell'esercito piemontese, simpatizzò per gli insorti del 1821, finendo, dopo l'insuccesso del moto, al confino in Sardegna, dove rimase anche dopo il richiamo in servizio. Nel 1848 ...
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Capo della parte popolare di Genova (n. tra il 1440 e il 1445 - m. 1507). Tintore di seta, ebbe un ruolo prioritario durante la rivoluzione antinobiliare del 7 sett. 1506, e quando il 10 apr. 1507 il governatore [...] francese fu costretto a lasciare la città, fu acclamato doge della repubblica. Ma diciotto giorni dopo dové, per il sopraggiungere dell'esercitofrancese, fuggire a Pisa, ove fu catturato e consegnato ai Francesi, che lo decapitarono. ...
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Generale francese (Parigi 1682 - ivi 1762). Allo scoppio della guerra di successione polacca fu al comando di una divisione in Italia, dove riportò diversi successi; in seguito sedò la ribellione in Corsica [...] -Loir, 1721), nel 1731 fu nominato luogotenente generale e all'inizio della guerra di successione polacca fu inviato con l'esercitofrancese in Italia: qui s'impadronì di Tortona (1733) e fu il maggiore artefice, l'anno successivo, della vittoria di ...
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Rivoluzionario e scrittore russo (Vilnius 1879 - Mosca 1925). Membro del partito socialista rivoluzionario dal 1903, fu a capo della sua organizzazione terroristica e durante la prima guerra mondiale combatté [...] nell'esercitofrancese. Tornato in Russia, dopo la rivoluzione del febbr. 1917 fu viceministro della Guerra, ma fu obbligato alle dimissioni per il suo appoggio al tentativo insurrezionale di L. G. Kornilov (ag. 1917). Successivamente, avverso alla ...
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Generale (Moulins, Borbonese, 1670 - Philippsburg, Baden, 1734). Figlio naturale di Giacomo di York (poi Giacomo II d'Inghilterra), educato in Francia, passò in Inghilterra all'avvento al trono del padre [...] Fiandra (Neerwinden, 1693, dove fu preso prigioniero); in Spagna (1704), durante la guerra di successione spagnola, comandava l'esercitofrancese. Ceduto il comando al maresciallo R. de Tessé, represse duramente la rivolta dei Camisardi, e (s'era già ...
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Generale (n. Parigi 1801 - m. 1854). Combatté (1827) per l'indipendenza della Grecia; ripreso in servizio in Francia, fu inviato (1836) in Africa, dove si distinse alla presa di Costantina. Maresciallo [...] di maresciallo di Francia e la carica di grande scudiere. Scoppiata la guerra di Crimea (1854-56) ebbe il comando dell'esercitofrancese d'Oriente: dopo la campagna di Dobrugia, sbarcò in Crimea, e riportò, con l'aiuto degli Inglesi, la vittoria di ...
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Giacobino italiano (Sortino 1768 - Napoli 1799). Medico, legato a Napoli all'ambiente democratico filo-francese, tra il 1792 e il 1793, accusato di aver consegnato all'ammiraglio francese i piani delle [...] fortificazioni del porto e della città, dovette emigrare a Roma, da qui a Genova e infine a Nizza. Entrato nell'esercitofrancese, partecipò valorosamente alla campagna d'Italia, dapprima col gen. Laharpe, poi col gen. Joubert, cui salvò la vita nel ...
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Uomo politico haitiano (n. presso Cap Français, od. Cap Haïtien, 1743 - m. Fort de Joux, Pontarlier, 1803), partecipò attivamente all'insurrezione degli schiavi (1791). Colonnello dell'esercito spagnolo, [...] ; quando la Francia repubblicana proclamò la libertà degli schiavi (1794) passò nell'esercitofrancese e divenne comandante supremo delle truppe di Haiti. Combatté contro gli Inglesi, che (1798) dovettero ritirarsi, sconfisse quindi A. Rigaud, capo ...
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Maresciallo di Francia (n. seconda metà sec. 14º - m. 1462). Capitano di Genova nel 1409, combattente con il duca di Borbone dal 1410 al 1414 contro gli Inglesi e i Borgognoni, governatore del delfino, [...] d'Arco, uno dei sostenitori più convinti della guerra contro gli Inglesi e uno dei maggiori fautori delle riforme dell'esercitofrancese. Fu coinvolto nei disordini della nobiltà contro il sovrano: in disgrazia nel 1429, ribelle col duca Carlo di ...
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Nome con cui è noto il generale Giuseppe Vanini (n. Elba - m. ivi 1866). Rapito da corsari barbareschi e condotto a Tunisi, divenne il segretario del bey. Fu poi al servizio della Francia e partecipò alla [...] ; batté (1831) i Cabili, spingendosi fino a Miliana, e s'impadronì di Bona. Fu bey di Costantina finché (1835) l'esercitofrancese non venne respinto. Propose un piano di pacificazione dell'Algeria, cui s'ispirò poi il gen. Th.-R. Bugeaud, del quale ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
legione
legióne s. f. [dal lat. legio -onis, der. di legĕre «raccogliere, scegliere»]. – 1. Nella Roma antica, nome con cui era indicata originariamente la leva dei cittadini, quindi l’intero esercito, e infine l’unità tattica e organica dell’esercito,...