Generale (Messina 1815 - Napoli 1881), figlio di Vito; ufficiale dell'esercito borbonico, partecipò alla campagna del 1849, in Sicilia; aiutante di campo di Ferdinando II (1858), e maresciallo di campo [...] nel 1860, passò lo stesso anno nell'esercito italiano col grado di luogotenente generale. Nella campagna del 1866, al comando della 4a divisione, partecipò alla battaglia di Custoza. Fu deputato (1867-79), quindi senatore. ...
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Patriota italiano (Benevento 1815 - Roma 1892). Tenente d'artiglieria nell'esercito pontificio, dopo aver preso parte alla prima guerra d'indipendenza (1848), aderì alla Repubblica romana, collaborando [...] militare degli insorti. Costretto all'esilio, nel 1859 entrò nelle forze armate piemontesi e gli fu affidato l'incarico di reclutare l'esercito e di introdurre la leva in tutte le regioni d'Italia. In quest'ufficio, da lui tenuto per trent'anni, T ...
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Patriota, militare e scrittore (Portoferraio 1789 - Firenze 1871); soldato nell'esercito napoleonico, crollato l'Impero, prese parte all'infelice spedizione murattiana ed entrò poi, non senza difficoltà, [...] nell'esercito toscano. Capo delle truppe toscane a Curtatone, si guadagnò la medaglia d'oro; ma, di tendenze legittimiste, nel 1849 raggiunse, dopo un infelice tentativo di pronunciamento militare, il granduca a Gaeta, e nel governo restaurato fu ...
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Militare e diplomatico (Edgemont, Virginia, 1833 - Washington 1916). Volontario nell'esercito sudista (1861), guidò la cavalleria di Stuart contro l'esercito di McClellan sul Chick ahominy (1862). A Richmond [...] reclutò (1863) una banda di combattenti indipendenti con la quale condusse un'efficace azione di guerriglia in Virginia e Maryland; la banda fu poi incorporata nella cavalleria della Virginia. Lo stesso ...
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Generale (Reggio di Calabria 1774 - Starza, Napoli, 1822). Volontario nell'esercito della Francia repubblicana, rientrò in patria nel 1797; ricaduta Napoli in mano ai Borboni, emigrò a Corfù e nel Veneto, [...] ed entrò quindi nell'esercito di Napoleone, prendendo parte alle campagne di Spagna, Germania, Italia. Nella spedizione in Sicilia, ordinata da G. Murat, fu ferito e rimase prigioniero (1810). Riuscito a evadere, seguì nel 1812 Napoleone in Russia e ...
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Patriota e generale (Nizza 1809 - Briga, Svizzera, 1865). Ufficiale dell'esercito sardo, fu coinvolto nella congiura della società segreta Cavalieri della libertà e fu per questo arrestato e costretto [...] di difendere Messina e poi di guidare una spedizione in Calabria. Arrestato dai Borboni, nel 1854 fu liberato e in seguito reintegrato nell'esercito sardo; ebbe poi il comando della divisione di Modena e fu eletto più volte deputato (1860; 1861-65). ...
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Generale e patriota (Napoli 1770 circa - Terracina 1849). Entrato nell'esercito napoleonico partecipò alle campagne d'Egitto (1800) e di Spagna (1808). Nel 1820 aderì ai moti rivoluzionarî, per cui dovette [...] ; militò quindi in Algeria (1831) e in Spagna (1834) tra le file dei costituzionali. Tornato in Francia servì nell'esercito regolare fino al collocamento a riposo (1844). Raggiunse nel 1848 lo Stato Pontificio, avendo avuto l'incarico di formare una ...
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Uomo politico e militare inglese (m. Londra 1692). Ufficiale nell'esercito parlamentare, partecipò alla guerra civile e tenne il comando con O. Cromwell a Dunbar (1650) e a Worcester (1651). Sposò in seconde [...] di Cromwell e uno dei suoi major-generals (governatori militari), dopo la sua morte, quale comandante in capo dell'esercito, si pose a capo degli ufficiali per costringere Riccardo Cromwell a sciogliere il parlamento (22 apr. 1659). All'arrivo ...
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Primogenito (Vienna 1817 - Arco 1895) dell'arciduca Carlo. Entrato nell'esercito nel 1837, generale nel 1840, durante i moti del 1848 si rese impopolare e dovette dimettersi dalla carica di comandante [...] , e assunse poi il comando supremo per la difesa di Vienna contro i Prussiani. Quindi, come ispettore generale dell'esercito, fu il capo del cosiddetto partito militare che aspirava alla rivincita contro la Prussia (tentò nel marzo 1870 un accordo ...
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Re barbarico (n. circa 434 - m. Ravenna 493). Generale dell'esercito romano (472), O. fu a capo della ribellione che depose Romolo Augustolo (476). In seguito fu proclamato rex gentium, re cioè delle popolazioni [...] principe sciro Edicone, personaggio autorevole al seguito di Attila, alla morte del padre passò in Italia entrando nell'esercito imperiale, composto soprattutto da milizie barbariche (472); fu a capo della ribellione che portò all'eliminazione del ...
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esercito
eṡèrcito (ant. essèrcito) s. m. [dal lat. exercĭtus -us, in origine «esercizio», der. di exercere «esercitare»]. – 1. a. Il complesso delle forze armate di uno stato: l’e. italiano; la formazione di un e.; guidare l’esercito. In senso...
esercire
eṡercire (ant. eṡercére) v. tr. [dal lat. exercere «esercitare», comp. di ex- e arcere nel sign. di «mettere in movimento»] (io eṡercisco, tu eṡercisci, ecc.), non com. – Attendere a un mestiere, esercitare un’attività, e più in partic....