Filosofo (Parigi 1638 - ivi 1715). Seguace di R. Descartes, se ne discostò poi per alcuni aspetti. La sua tesi principale è che la mente umana, attraverso l'illuminazione, vede le idee (cioè le cose e [...] generale). Coerentemente alla sua teoria delle idee, M. modificò poi la prova cartesiana dell'esistenzadiDio, basandola sull'idea di infinito (e sulla distinzione tra pensiero e rappresentazione). Criticò quindi le argomentazioni cartesiane per l ...
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realtà Qualità e condizione di ciò che esiste effettivamente e concretamente.
Filosofia
La nozione di r. è legata al problema tipicamente moderno dell'esistenza del mondo esterno. A partire da R. Descartes [...] , chi ci garantisce che la realtà esterna esista? Descartes risolse il problema ricorrendo alla dimostrazione dell'esistenzadiDio, che faceva da 'garante' sulla verità delle nostre rappresentazioni. G. Berkeley, invece, si spinse a negare ...
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Statista, poeta e filosofo inglese (Eyton-on-Severn 1583 - Londra 1648). Volontario nell'esercito del principe d'Orange (1614), ambasciatore a Parigi (1619) , diede importanti contributi alla storia del [...] platonico che sarà ripreso dalla scuola platonica di Cambridge). Somme tra le verità innate sono quelle di ordine etico-religioso, relative all'esistenzadiDio, oggetto di culto e sommo garante di giustizia ultramondana, legata all'immortalità dell ...
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Filosofo, medico e giurista ebreo (Cordova 1135 - Il Cairo 1204). Il pensiero di M. rappresenta il più alto livello raggiunto dalla speculazione ebraica medievale. Nella sua opera Dalāla al-ḥā'irīm ("Guida [...] tra la filosofia razionale e gli insegnamenti della religione, potendo filosofia e religione combinarsi in armonica unità. L'esistenzadiDio è dimostrata con gli argomenti, già usati dai filosofi arabi, del motore primo e della distinzione tra ...
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Filosofo neotomista italiano (Fiumignano, Udine, 1911 - Roma 1995), stimmatino, prof. di filosofia teoretica nell'univ. di Perugia, di Roma e di Milano. Si occupò inizialmente dei problemi della struttura [...] ; Dall'essere all'esistente, 1957) a rinnovare in Italia l'interesse e a promuovere gli studî sul pensatore danese. Scrisse anche: Riflessioni sulla libertà (1983); Le prove dell'esistenzadiDio (1989); Per un progetto di filosofia cristiana (1990 ...
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Filosofo e teologo (Peterborough 1743 - Lincoln 1805); studiò e insegnò al Christ's College di Cambridge, entrando poi (1767) nella carriera ecclesiastica. In The principles of moral and political philosophy [...] 1794), in cui difende l'attendibilità dei miracoli, e Natural theology, or evidences of the existence and attributes of the Deity collected from the appearances of nature (1802), in cui stabilisce l'esistenzadiDio a partire dai fenomeni naturali. ...
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Filosofo (Verona 1875 - Bosco Chiesanuova 1950), sacerdote (1901); prof. di criteriologia e gnoseologia nell'univ. Cattolica di Milano (1921), fu costretto ad abbandonare la cattedra (1931) per l'ostilità [...] sui principî della ragione (1924); Sistema di gnoseologia e di morale (1930); La persona umana (1940); La filosofia dell'esperienza immediata, elementare, integrale (1942); Itinerario filosofico dalla propria coscienza all'esistenzadiDio (1948). ...
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GALLUPPI, Pasquale
Mario Di Napoli
Nacque a Tropea il 2 apr. 1770 dal matrimonio fra i cugini Vincenzo e Lucrezia Galluppi, appartenenti rispettivamente al ramo siciliano e al ramo calabrese della famiglia, [...] e assoluto, causa sui e al tempo stesso causa produttrice del mondo materiale e del mondo intellettuale. L'esistenzadiDio verrebbe così a essere dimostrata logicamente, benché la sua natura resti inesplicabile: dal piano gnoseologico il G. passa ...
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idealismo
Stefano De Luca
Il ruolo cruciale delle idee
Per idealismo, nel linguaggio corrente, si intende un modo di pensare e di agire basato sulle convinzioni ideali e non sulle convenienze pratiche. [...] delle cose esterne era dubbia, ma risolse tale problema dimostrando l'esistenzadiDio, che faceva da garante della verità delle nostre rappresentazioni (Dio non può aver creato esseri che si autoingannano).
Il filosofo irlandese George Berkeley ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] a confutare la negazione del sé da parte dei buddhisti, e la Nyāyakusumāñjali (Manciata di fiori del Nyāya), articolata dimostrazione dell'esistenzadiDio con confutazione dell'ateismo dei buddhisti, Materialisti, Sāṃkhya e Mīmāṃsaka.
Bhāsarvajña e ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
esistenza
eṡistènza s. f. [dal lat. tardo exsistentia, der. di exsistĕre «esistere»]. – 1. L’esistere, l’esserci: l’e. di Dio, dell’anima, degli uomini, del mondo, delle cose; affermare, negare, provare l’e. di Dio, dell’anima, ecc.; accertare...