Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] Kilwardby (1277) e J. Peckham (1284).▭ La metafisica si corona nella dottrina diDio. L'esistenzadiDio non è dimostrabile a priori (con l'argomento di s. Anselmo, detto poi ontologico) perché tale argomento comporterebbe un illecito passaggio dall ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] . L'essenza dell'anima consiste dunque nel pensiero, o res cogitans. Di qui occorre muovere, come da una certezza assoluta, per provare sia l'esistenzadiDio, sia l'esistenzadi un mondo esterno, o res extensa. Analizzando il contenuto della nostra ...
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Dottore della Chiesa (Aosta 1033 o 1034 - Canterbury 1109). Entrato attorno al 1059 nell'abbazia di Bec in Normandia, nel 1063 succedette al suo maestro Lanfranco di Pavia nella carica di priore e nel [...] dimostrazioni del Monologion presenta un unico argomento per l'esistenzadiDio. A. parte dal concetto diDio assunto dalla Fede ("credimus") come qualcosa di cui non si può immaginare nulla di più grande ("id quo maius cogitari nequit") e deduce ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] che K. aveva bandito sul piano teoretico (libertà, immortalità dell'anima, esistenzadiDio) vengono recuperati sul piano della ragione pratica. L'esistenzadiDio può essere provata dunque solo moralmente. In stretta connessione con le sue ...
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Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] non può intervenire nelle opinioni private degli individui, tuttavia esso deve stabilire i dogmi della religione civile: esistenzadiDio potente e provvidente, immortalità dell'anima, vita futura con premî e castighi, santità del contratto sociale e ...
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Scienziato e filosofo (Clermont, od. Clermont-Ferrand, 1623 - Parigi 1662). Il padre, Étienne (v.), magistrato e buon matematico, orientò Blaise, secondogenito, in un ambiente scientifico, quello del circolo [...] la fede è l'unico rimedio alla miseria dell'uomo. Anche il riconoscimento dell'esistenzadiDio chiede una scelta personale, e non può essere oggetto di prove razionali; si introduce qui il tipico argomento pascaliano della scommessa (pari): dovendo ...
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Filosofo e politico (n. Occam, Surrey, fine sec. 13° - m. 1349 o 1350). Entrato nell'ordine francescano, studiò a Oxford, dove nel 1319 era professore. In questo periodo si occupò particolarmente di problemi [...] il valore delle tradizionali prove dell'esistenzadiDio; neppure il principio di casualità può essere utilizzato nella prova dell'esistenzadiDio, non essendo possibile escludere un regresso all'infinito. Dio è solo oggetto di fede; e gli attributi ...
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Filosofo (Dysert, Irlanda, 1685 - Oxford 1753). Studiò a Dublino presso il Trinity College, dove fu anche lettore (dal 1707 al 1724), insegnando di volta in volta greco, ebraico e teologia. Ministro della [...] che il ragionamento analogico poteva offrire ad una dimostrazione dell'esistenzadiDio. Dotato di notevoli conoscenze matematiche, B. sottoponeva ad un esame critico l'analisi infinitesimale di Newton in The analyst or A discourse addressed to an ...
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Filosofo francese (Lilla 1805 - Montreux 1872). Scrittore e oratore di rara finezza, esercitò larga influenza sulla spiritualità francese della fine del 19º secolo. Il suo pensiero è in diretta polemica [...] sostiene che le prove tradizionali dell'esistenzadiDio vanno integrate da un più profondo fondamento umano; l'uomo nella sua stessa finitezza ha il senso dell'infinito che lo spinge alla ricerca diDio, e questa si svolge nell'ascesa attraverso ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
esistenza
eṡistènza s. f. [dal lat. tardo exsistentia, der. di exsistĕre «esistere»]. – 1. L’esistere, l’esserci: l’e. di Dio, dell’anima, degli uomini, del mondo, delle cose; affermare, negare, provare l’e. di Dio, dell’anima, ecc.; accertare...