ARNALDO da Brescia
Arsenio Frugoni
Nacque a Brescia verso la fine del sec. XI o al principio del sec. XII. "Clericus ac lector tantum ordinatus", fu discepolo di Abelardo. A Brescia divenne canonico [...] non schiacciò quell'illusione. Ma lo scontro generoso con le più importanti autorità dette grandezza esemplare alla sua esperienza di riformatore, per cui le piùvigili coscienze del suo secolo sentirono il bisogno di misurare ed interpretare quell ...
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GOBERTO
Fulvio Delle Donne
Non si hanno notizie sulle sue origini; di lui si sa soltanto che proveniva da Saint-Quentin, in Francia (attuale dipartimento dell'Aisne), dal momento che nei registri angioini [...] Tuttavia bisogna dire che quel titolo, in quell'epoca, spesso sta semplicemente a testimoniare l'acquisizione di una comprovata esperienza e competenza in certe branche del sapere, acquisita anche empiricamente, o comunque al di fuori degli studia o ...
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FRANCESCO da Belluno
Paolo Vian
Non conosciamo né il luogo né la data di nascita di F.; tuttavia l'appellativo con cui è noto alle coeve fonti trecentesche ("de Beluno") collima con le indicazioni di [...] le "vesperiae", uno degli ultimi atti del dottorando prima della promozione magistrale, citate da A. Vargas. Terminata l'esperienza parigina, F. fu assegnato, dal capitolo generale di Bruges (1346), come lettore nel convento domenicano di Bologna. Il ...
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FASANI, Francesco Antonio (al secolo Donato Antonio)
Massimo Bray
Nato a Lucera (Foggia) il 6 ag. 1681da Giuseppe e Isabella Della Monaca, entrò giovanissimo nel convento di S. Francesco a Monte Sant'Angelo.
Nel [...] retorica e di umanità. Durante questo soggiorno ebbe modo probabilmente di approfondire i suoi studi e di fare le prime esperienze di predicazione. Dopo brevi periodi trascorsi nei collegi di Alvito presso Cassino e di Montella nell'Irpinia, seguì i ...
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Attribuzione di personalità divina a oggetti inanimati, fenomeni naturali o idee astratte. Ha occupato un posto importante in varie teorie di storia delle religioni. Alcune di queste (per es., quella di [...] errato: quello cioè che il concetto astratto e razionale dell’oggetto ‘personificato’ sia necessariamente anteriore al complesso di esperienze religiose che vi si formano intorno. In realtà si tratta invece di due forme di concezione differenti e non ...
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Il riconoscimento dell'alterita religiosa
Enzo Pace
Introduzione
Al termine di una ricerca sulla comunità sikh in provincia di Cremona ebbi modo di visitare il loro tempio. È il primo in ordine di tempo [...] gli ordini di scuole.
Conclusione
L’alterità religiosa non è più, dunque, percepita come se fosse ‘altrove’. È invece un’esperienza di vita quotidiana che milioni d’italiani compiono nei diversi luoghi che essi frequentano e dove essi vivono. Le ...
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DIODATI, Pompeo
Mario Turchetti
Figlio di Niccolò di Alessandro e di Elisabetta (Zabetta) di Girolamo Arnolfini, nacque a Lucca il 14 ag. 1542.
Le scarse notizie sulla sua giovinezza indicano che fu [...] di una taglia sulla testa di quelli espatriati "già chiariti eretici" dal Consiglio generale.
Quel 1562 fu contrassegnato da un'esperienza decisiva per il D., la quale da un'opinione incerta, se non contraria, circa la rinuncia agli agi di Lucca ...
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BURALI, Scipione (Paolo d'Arezzo), beato
Gaspare De Caro
Nacque nel 1511 a Itri, secondogenito di Paolo e Vittoria Oliverez. Il padre, di famiglia di piccola nobiltà, originaria di Arezzo (di qui il [...] fu questa, tra tanta ignoranza, corruzione e indifferenza per i valori essenziali della religione e della disciplina, certamente un'esperienza fondamentale per il B., che valse, se non altro, a dimostrargli l'urgenza di un suo attivo intervento nelle ...
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Culto
Enrico Comba
Il termine deriva dal latino cultus (participio passato di colere, "coltivare"), il cui primo significato è "coltivazione, cura", e poi "addestramento, educazione, cultura", "venerazione, [...] individuo in relazione con il mondo degli spiriti e delle potenze invisibili. Il ruolo centrale svolto in questi casi dall'esperienza personale non deve però indurre a pensare che i culti più individualistici si sottraggano a una dimensione sociale e ...
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ASTORINI, Elia
Mario Rosa
Nacque il 3 genn. 1651; è incerto se a Cirò, feudo degli Spinelli principi di Tarsia che lo protessero nelle ultime fortunose vicende della sua vita (Zavarroni), o ad Umbriatico [...] in cui tuttavia èmessa a frutto dall'A. la conoscenza dell'ebraico e delle lingue orientali.
Nel chiuso ambiente conventuale, dopo l'esperienza in terra tedesca e in Toscana (durante la quale però sembra che l'A. sia stato spinto più dall'esigenza di ...
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esperienza
esperiènza (ant. esperiènzia, speriènza, speriènzia) s. f. [dal lat. experientia, der. di experiri: v. esperire]. – 1. a. Conoscenza diretta, personalmente acquisita con l’osservazione, l’uso o la pratica, di una determinata sfera...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...