algebra
Roberto Levi
Quando le lettere funzionano meglio dei numeri
Si può dire che l'algebra inizia dove finisce l'aritmetica, perché introduce, attraverso il calcolo letterale, un modo nuovo, molto [...] un monomio.
Si chiama coefficiente di un monomio la sua parte numerica. Si chiama grado di un monomio la somma degli esponenti delle potenze che formano la sua parte letterale. Due monomi che abbiano la stessa parte letterale si dicono simili. Monomi ...
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Botanica
L’asse secondario di un tallo o di uno dei 3 costituenti del cormo (radice, fusto, foglia), con stesso valore morfologico dell’asse primario. Negli alberi si distinguono i r. primari (o maestri), [...] biunivoca tra i punti dell’insieme e i valori del parametro t. Si chiama ordine del r. il numero α dato dall’esponente minimo non nullo con cui compare t nelle due serie di potenze; esso rappresenta geometricamente il numero dei punti comuni a una ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce [...] campo finito). Si dirà in tal caso che un numero a è r. primitiva di un numero primo p quando p–1 è il minimo esponente x per il quale sia: ax≡1 (mod p). Gauss ha dimostrato che un numero primo ammette sempre r. primitive, indicando al tempo stesso ...
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Matematico (Nancy 1854 - Parigi 1912), tra i più grandi dell'età a cavallo tra i secc. 19º e 20º; cugino di Raymond. Fu tra i più grandi matematici francesi del sec. XIX. L'attività scientifica veramente [...] , per es., quelli legati alle nozioni di equazione alle variazioni, di invariante integrale e di esponente caratteristico (oggi noto anche come esponente di Ljapunov); discute le condizioni di esistenza di integrali analitici del moto per i sistemi ...
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Biologia
In biologia molecolare, u. trascrizionale, la distanza fra i siti di inizio e di terminazione riconosciuti dalla RNA polimerasi (➔ trascrizione); può includere più di un gene. In genetica, u. [...] è multiplo dell’u.; l’inverso di 1 è 1 (1∙1=1), e, più in generale, tutte le potenze dell’u. con esponente positivo o negativo coincidono con l’u. stessa. Si hanno allora varie generalizzazioni del concetto di u., le più importanti delle quali sono ...
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Numeri, calcoli, misure
Anna Parisi
L'invenzione dei numeri
Fin da tempi antichissimi gli esseri umani sapevano contare. L'uso dei numeri rendeva possibile la risoluzione di molti problemi legati alla [...] al numero di zeri che formano il risultato dell'elevazione a potenza. Per esempio, il risultato di 103 che ha 3 come esponente è 1.000, numero formato con 3 zeri. Ciò significa che il numero 100.000.000.000.000 (centomila miliardi), formato dal ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La teoria dei numeri
Günther Frei
La teoria dei numeri
La teoria dei numeri (o aritmetica) tratta delle proprietà dei numeri. Lungo tutta la sua storia, un tema dominante [...] da una delle cosiddette 'radici primitive modulo p'; ricordiamo che a è radice primitiva del numero primo p se p−1 è il minimo esponente positivo x per cui ax≡1 (mod p).
Da quest'ultima scoperta Euler fu in grado di ricavare facilmente, nel 1773, il ...
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Diritto
F. giuridico Concezione del diritto secondo la quale l’essenza del fenomeno giuridico consiste nella qualificazione da parte del diritto di atti, fatti e comportamenti che non sarebbero giuridici [...] matematiche ogni ricorso all’intuizione (esperienza sensibile), dando loro un fondamento puramente logico (➔ sistema). Primo e massimo esponente della scuola del f. matematico fu D. Hilbert, nel 1900-20. L’indirizzo formalista hilbertiano, anziché ...
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radice
radice [Der. del lat. radix -icis] [ALG] Numero che elevato a una certa potenza riproduce un numero dato: r. seconda, o r. quadrata, la potenza 1/2; r. terza, o r. cubica, la potenza 1/3; ecc.; [...] in un campo finito); si dice che un numero a è r. primitiva di un numero primo p quando p-1 è il minimo esponente x per il quale sia: ax≡1 (mod p). Gauss ha dimostrato che un numero primo ammette sempre r. primitive, indicando il metodo per ...
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Ecologia
Ambiti di tolleranza o limiti di tolleranza,, l’ampiezza o i limiti, inferiore e superiore, di una particolare variabile ambientale entro cui un organismo può sopravvivere. Organismi con ampi [...] e T. Campanella, le problematiche dibattute in Francia da quello che fu chiamato ‘partito dei politici’ (di cui era esponente, tra gli altri, il cancelliere Michel de L’Hos;pital, autore della Exhortation aux princes), dai seguaci della tradizione ...
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esponente
esponènte s. m. [part. pres. di esporre]. – 1. (anche f.) a. Chi espone, e in partic. chi, in un’istanza, espone le ragioni proprie o altrui: l’e. dichiara false le dichiarazioni dell’avversario. b. Chi rappresenta un gruppo di persone,...
esponenziale
agg. e s. m. [der. di esponente]. – 1. Relativo all’esponente, come esponente. a. In matematica, funzione e., quella del tipo y = ax, in cui cioè la variabile indipendente x compare come esponente (per a reale e maggiore di 1...