Segno di punteggiatura (,) che indica pausa debole all’interno del periodo. informatica In informatica e nei sistemi di codificazione numerica, la rappresentazione in v. mobile (floating point) è un metodo [...] dei numeri decimali nel quale un numero n risulta individuato da due gruppi x e y di cifre di estensione prefissata, detti mantissa ed esponente, tramite la relazione n=xby in cui b è la base del sistema di numerazione impiegato (se la base è 10 il ...
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Matematico tedesco (Stoccarda 1859 - Lipsia 1937), prof. alle univ. di Gottinga, Tubinga, Königsberg e Lipsia. Insigne cultore della teoria dei gruppi finiti, completò un teorema di C. Jordan, dimostrando [...] serie di composizione (teorema di Jordan-H., 1889). Nella teoria delle funzioni dimostrò che la funzione Γ non soddisfa ad alcuna equazione differenziale algebrica. Sono legati al suo nome il coefficiente (o esponente) e la disuguaglianza di Hölder. ...
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Matematico italiano (Innsbruck 1906 - Roma 1985); prof. (dal 1939) di matematica finanziaria all'univ. di Trieste; poi (dal 1954) di matematica attuariale e quindi (dal 1961) di calcolo delle probabilità [...] sempre punti di vista originali, nel campo della matematica pura, in partic. nel calcolo delle probabilità, ove è esponente di una nuova corrente, come pure nel campo della matematica applicata (assicurazioni, teoria del rischio, ricerca operativa ...
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COLLALTO, Antonio
Ugo Baldini
Nacque a Venezia il 21 0 22 apr. 1765. Mancano notizie sulla famiglia, socialmente modesta; il Cicogna, nel rilevarne la totale estraneità a quella omonima appartenente [...] senso lato illuministici. Così, se mancano dati sul C. negli anni 1785-90, poco dopo egli appare vicino ad un esponente tipico del radicalismo degli ambienti scientifici, V. Dandolo, insieme con il quale e con il somasco A. Fortis curò un'antologia ...
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DE FRANCHIS, Michele
Aldo Brigaglia
Nacque a Palermo il 6 apr. 1875 da Girolamo e da Matilde Viola.
Dopo gli studi superiori, si iscrisse all'università di Palermo e si laureò in matematica nel 1896, [...] , di cui divenne assistente l'anno successivo.
Insieme con G. Bagnera e M. Cipolla si può considerare il principale esponente della scuola matematica palermitana, che, per alcuni anni, si inserì a pieno titolo nell'ambito della grande fioritura della ...
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Matematica
Parte della matematica che riguarda lo studio dei numeri, in particolare dei numeri interi. Il termine fu usato per la prima volta dai pitagorici, per indicare la scienza astratta dei numeri, [...] ’equazione bx=a. Nel primo caso l’incognita è costituita dalla base della potenza, nel secondo invece l’incognita è l’esponente. La ricerca della radice n-esima di un numero intero positivo conduce a un altro notevole ampliamento del campo dei numeri ...
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Numeri, teoria dei
Alf van der Poorten
(App. IV, ii, p. 626; V, iii, p. 698; v. aritmetica, IV, p. 370)
La dimostrazione dell'ultimo teorema di Fermat
Le ricerche relative all'ultimo teorema di Fermat, [...] nell'uguaglianza xn+yn=zn con 0 〈 x 〈 y 〈 z e n ≥ 3, uno fra x, y, z è una qualche potenza qr di un primo q, allora l'esponente n deve essere uguale a un primo p, la potenza del primo deve essere il primo stesso (cioè x=q), z differisce da y di 1 e n ...
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potenza
potènza [Der. del lat. potentia, dall'agg. potens -entis "potente", part. pres. di posse "potere"] [LSF] (a) Generic., capacità di produrre grandi effetti. (b) Specific., l'energia che viene [...] un numero (intero), detto base della p., per sé stesso un certo numero (intero) di volte, detto esponente della p.; per es., nella p. b3=b╳b╳b la base è b e l'esponente è 3; questa operazione si estende poi a numeri reali, sia per la base che per l ...
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Complesso di norme che ordinano e disciplinano una determinata istituzione o attività.
Diritto
L’o. giuridico
Dell'o. giuridico si hanno sostanzialmente tre concezioni. La teoria normativa, che fa capo [...] ordinati secondo una norma fondamentale (cosiddetto principio della costituzione più antica). La teoria istituzionale, di cui il maggiore esponente è S. Romano, lo identifica con la istituzione, ossia con un ente o corpo sociale reale ed effettivo ...
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Variazioni, calcolo delle
Giuseppe Buttazzo
Gianni Dal Maso e Ennio De Giorgi
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Alcuni esempi storici: a) il problema isoperimetrico; b) il principio di Fermat e le leggi [...] a u se il massimo nell'intervallo [a, b] dello scarto ∣un (x) - u (x)∣ tende a zero per n tendente all'infinito.
Supponiamo che esistano un esponente p > 1 e due costanti c0 > 0 e c1 > 0 tali che
f (x, y, η) ≥ c0 ∣ η ∣p - c1 (∣y∣ + 1)
e che ...
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esponente
esponènte s. m. [part. pres. di esporre]. – 1. (anche f.) a. Chi espone, e in partic. chi, in un’istanza, espone le ragioni proprie o altrui: l’e. dichiara false le dichiarazioni dell’avversario. b. Chi rappresenta un gruppo di persone,...
esponenziale
agg. e s. m. [der. di esponente]. – 1. Relativo all’esponente, come esponente. a. In matematica, funzione e., quella del tipo y = ax, in cui cioè la variabile indipendente x compare come esponente (per a reale e maggiore di 1...