Franciolini, Gianni
Simone Emiliani
Regista cinematografico, nato a Firenze il 1° giugno 1910 e morto a Roma il 1° gennaio 1960. Influenzato dal cinema francese degli anni Trenta e dalle atmosfere del [...] ben riconoscibile un particolare stile visivo, evidente nell'alternanza delle luci e delle ombre, di derivazione quasi espressionista, in Fari nella nebbia (1942), Amanti senza amore (1948), Ultimo incontro (1951), e nella dimensione favolistica di ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] carta dei m.; lo stesso è avvenuto di recente per le indagini sulla grafica, e di conseguenza sul m., della cultura espressionista, da Heckel, a Kirchner, a tutti gli altri (Daube-Wolf 1974). Anche per le avanguardie sovietiche scarsa è l'attenzione ...
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Pittore tedesco, di famiglia ebraica, nato a Berlino il 29 aprile 1931. Stabilitosi nel 1939 in Gran Bretagna, nel 1947 ha assunto la cittadinanza inglese. A Londra è stato allievo di D. Bomberg presso [...] la Slade School of Art di Londra.
Costante di tutta la sua produzione pittorica è un linguaggio personale di timbro espressionista, segnato da un deciso approccio materico-gestuale e dalla scelta di soggetti a lui familiari, in particolare paesaggi ...
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ROBERTI, Lorenzo, detto Enzo
Francesco Franco
ROBERTI, Lorenzo, detto Enzo. – Nacque a Subiaco, in provincia di Roma, l’11 agosto 1924 da Benedetto e da Virginia Lustrissimi (Subiaco, Archivio storico [...] per l’Arte sacra, l’artista affittò addirittura un camioncino. Il suo lavoro però, a giudizio di Fallani, era l’espressione della disperazione di un uomo, della sua personale ‘via crucis’, che non rispondeva alla verità dei Vangeli (p. 9).
Dalla ...
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TRIER, Lars von (propr. Trier, Lars)
Giulio Sangiorgio
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 30 aprile 1956. T. (il von è posticcio, in nome di un ego ipertrofico e autoconsapevole, e [...] reale al tempo del digitale, T. esplicita il proprio dolore di depresso nelle forme di un cinema fortemente espressionista, che diviene terreno di scontro tra archetipi caricaturali (il maschile come ragione inadeguata, il femminile come natura ...
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ESPRESSIONISMO
R. Bianchi Bandinelli
Il termine deriva da "espressione" ed è modellato su "impressionismo" (v.). Esso indica, correntemente, talune tendenze artistiche moderne le quali, distogliendosi [...] ., Milano 1945); W. C. Einstein, Die Kunst d. 20. Jahr., Berlino 1931; U. Apollonio, Die Brücke e la cultura dell'espressionismo, Venezia 1952; W. Hess, Dokumente z. Verständnis der modernen Malerei, Amburgo 1956, p. 34 ss. Per l'e. nell'arte antica ...
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Attore e regista (Jerrentowitz/Arnoldsdorf 1874 - Berlino 1948); esordì a 21 anni ed ebbe una lenta ascesa che gli assicurò piena maturità e dominio dei mezzi espressivi. Dal 1905 con M. Reinhardt al Deutsches [...] Golem (1915, in collab. con H. Galeen), film fantastici e visionarî tra i più rappresentativi del cinema espressionista tedesco. Diresse alcuni film fiabeschi, influenzati dalla lezione di M. Reinhardt (Rübenzahls Hochzeit, 1916; Der Rattenfänger ...
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YAMASAKI, Minoru
Ada Francesca Marcianò
Architetto statunitense di origine giapponese, nato a Seattle (Washington) il 1° dicembre 1912, morto a Detroit (Michigan) il 6 febbraio 1986. Si laureò nel 1934 [...] il Terminal dell'Aeroporto di Saint Louis (Missouri, 1951-56) si presenta quasi come uno scoperto omaggio al particolare strutturalismo espressionista di Ee. Saarinen, il quartiere modello a basso costo di Pruitt-Igoe (Saint Louis) s'ispira al più ...
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Pseudonimo dello scrittore austriaco Theodor Tagger, nato a Vienna il 26 agosto 1891, morto a Berlino il 5 dicembre 1958. Figlio di un industriale, e di madre francese, studiò a Vienna e Parigi. Aperto [...] Namenlosen von Lexington (1947).
Mentre nei primi lavori teatrali B. si faceva diffusore di alcuni temi e motivi dell'Espressionismo, sia pure in una cifra spesso grandguignolesca, la sua produzione successiva è il rifiuto dell'avanguardia e segna il ...
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Pittore, nato a Liegi da genitori olandesi il 3 luglio 1922. Studiò ad Amsterdam, dove nel 1948 fondò assieme ad Appel il movimento Reflex e successivamente fece parte del gruppo Cobra. La sua prima personale [...] di Charleroi nel 1973.
Tra i fondatori del gruppo Cobra, C. ne rappresenta l'aspetto meno dichiaratamente espressionista: la materia pittorica, seppure esaltata nelle violente gamme cromatiche proprie al movimento, trova un supporto costruttivo in ...
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espressionista
s. m. e f. e agg. [formato su espressionismo] (pl. m. -i). – Chi, in arte o in letteratura, è seguace o fautore dell’espressionismo: gli e. tedeschi. Come agg., che concerne l’espressionismo o ne attua i principî: movimento,...
espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o si vuole: e. di un sentimento; l’e. della...