CANONICI
Giovanni Gorini
Grande famiglia di orefici, argentieri e incisori di origine bolognese, di cui possediamo una documentazione per oltre quattro secoli di attività. I primi rappresentanti, ricordati [...] mercanti Paolo di ser Marco de' Lupanari e Giovanni di Boncompagno Federici, per essere riaffidato il 2 nov. 1472 a Ludovico, che di Ludovico, orefice, morì dopo il 1537 e prima del 1548; di lui però nulla sappiamo.
Oriente, figlio di Gabriele, ...
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CANE, Ottaviano
Giovanni Romano
Figlio di Antonio, nacque a Trino Vercellese prima del 1495. È personalità ampiamente documentata nelle carte trinesi e casalesi (cfr. Vesme, 1929), ma il suo corpus [...] . Il 19 maggio 1509 dichiara, sotto giuramento, di aver più di quattordici anni e meno di venticinque, ma deve essere nato la Confraternita dei SS. Eligio e Bobone). Nullaè rimasto di queste opere relativamente giovanili e per un primo dipinto sicuro ...
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CARLO di Francesco da Carona (Carlo da Carona o Carlo da Udine)
Giuseppe Bergamini
Lapicida operante in Friuli nel sec. XVI, da non identificarsi con il Carlo da Carona, padre di Andrea e Antonio, che [...] e che C. abitò prima a San Daniele del Friuli e poi a Udine. La sua attività viene circoscritta tra il 1509 eil 1545: quest'ultima data può anche essere espressive senza nulla concedere a soluzioni piacevoli o di facile effetto, e anzi riconducendo ...
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FACCIOLI (Fazioli), Giovanni
Lucia Simonetto
Figlio di Bartolomeo e Caterina Zanoni, nacque, secondo il Moschini (1806: su indicazione del Sasso), il 12 ott. 1729 a Verona nella parrocchia di S. Stefano. [...] Poco è rimasto delle molte opere ricordate dalle fonti; nulla a Verona, dove il F. ritornò l'11 sett. 1797 dopo il al F. dal Lorenzetti (1926). Infine suo capolavoro può essere considerata la pala dell'altare dei calzolai raffigurante S. Marco ...
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FEA, Francesco
Cristina Giudice
Originario di Chieri (Torino), è documentato dal 1607 al 1652 come pittore della corte sabauda (cfr. Schede Vesme, cui ci si riferisce se non diversamente indicato). [...] da Emanuele Filiberto e situata tra la galleria verso levante eil palazzo dei vescovo. Anche quest'ultimo edificio fu oggetto di ampliamenti e modificazioni tanto da essere chiamato nei documenti dell'epoca "palazzo nuovo": il F. il "9 febraro 1608 ...
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CANONICA, Bartolomeo (Bertolino) della
Franco R. Pesenti
Figlio di Giovanni, fu intagliatore e pittore, ma non ne sono note le opere. Il suo nome tuttavia ricorre spesso in documenti della seconda metà [...] 806). Il C. risulta essere a Genova nel 1474 e nel 1475, ed avere bottega e casa il C. e Bartolomeo Caylina, non è esatta la notizia riferita dal Thieme-Becker, III, p. 507, sull'attività alla certosa di Bertolino da Pavia, e deve considerarsi nulla ...
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DELLA PORTA, Giovanni Francesco (Francesco)
Carrol Brentano
Figlio di Bartolomeo, scultore alla certosa di Pavia fra il 1484 eil 1503, fratello di Giovanni Giacomo, anch'egli scultore (cfr. voce in [...] del 1516, il D. risulta essere originario di Pavia: dal momento che egli scompare dai documenti genovesi posteriori al 1516, e che è invece documentato un Francesco Della Porta "di Pavia" operoso in Piemonte tra il 1523 eil 1530, è molto verosimile ...
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CAROTA, Orsino
Francesco Calvo
Figlio di Antonio, nacque in Assisi presumibilmente intorno al primo decennio del 1500. La prima notizia che lo riguardi lo vede recarsi a Perugia per apprendervi l'arte [...] e di risollevarsi, conseguentemente, dalle difficoltà presenti. Di Pompeo dovette essere di Marino). Tra il 1558 eil 1559, il C. eseguì numerosi lavori nome, non si conosce nulla. èprobabile che in questo torno di anni il C., ormai vecchio, avesse ...
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CAROSI, Anselmo
Alberto Cornice
Non si conosce la data di nascita di questo pittore (che dovette certamente essere originario di Siena), generalmente indicato come nipote di Bartolomeo da Petroio detto [...] figlio Agostino, o Austino, fu anch'egli pittore. Mentre la sua vita è abbastanza documentata a partire dal 1603, poco o nulla si sa delle sue opere: di lui il Romagnoli ricorda una Ritratto di Brandano, forse esemplato su quelli eseguiti dal padre ...
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FRANCO Bolognese
Claudia Terribile
Poche, le notizie certe relative a questo miniatore, attivo tra il XIII eil XIV secolo, ricordato da Dante Alighieri in due terzine della Divina Commedia (Purg., [...] essere frutto di una libera interpretazione del passo dantesco; ma che il parallelo con Giotto e Cimabue volesse alludere a un sodalizio, e 1808) spuntarono dal nulla "due quadrettini assai graziosi" - non meglio identificati - e "una Nostra Signora ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...