motore
motóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. del lat. motor -oris "che mette in movimento", dal part. pass. motus di movere "muovere"] [FTC] Sistema materiale capace di trasformare energia di una certa [...] il rotore, o indotto o armatura, è a tamburo dentato; il collegamento tra lo statore eil rotore, che avviene attraverso il contatto spazzole-collettore, può essereEènullae la corrente ia è limitata solo dalla resistenza R'. Per ridurre il ...
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Combinatoria
Peter J. Cameron
Secondo alcuni la combinatoria costituisce soltanto una parte della matematica, secondo altri non rappresenta una branca separata dalle altre ma le pervade tutte, poiché [...] , ci si può chiedere in quanti modi si può ottenere (di solito a meno di una equivalenza che deve essere specificata con precisione). È possibile che, se il numero dei modi è grande, non si sia in grado di trovare una formula esatta per esprimerlo ...
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Invarianti, Teoria degli
Claudio Procesi
La geometria proiettiva, e le geometrie non euclidee, ebbero un grande impatto sul pensiero algebrico e geometrico del secolo scorso. Le idee scaturite da questa [...] sulle colonne), dove εσ èil segno della permutazione. Il prodotto P≡AS gode della proprietà di essere quasi idempotente (P2=cP con c una costante non nulla) e quindi si può definire c−1P: è questo il codiddetto simmetrizzatore di Young ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La statistica metodologica
Domenico Costantini
La statistica metodologica
La statistica metodologica è la disciplina che, sulla scorta della [...] probabilità {p1,…,pj,…,pd}, ∑dj=1pj=1, detta distribuzione nulla (null), a volte indicata col simbolo H0. La risposta a questo '. Ciò che invece può cambiare, eil cambiamento può essere notevole in accordo con il valore di n, cioè delle osservazioni ...
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L'Ottocento: matematica. Calcolo delle variazioni
Craig Fraser
Calcolo delle variazioni
Il problema di Euler
Nel 1744 Leonhard Euler formulò il problema principale del calcolo delle variazioni nei [...] , sia 'non degenere'), nessuna variazione δy deve rendere nulla I2. È pertanto naturale studiare le condizioni nelle quali I2=0. coniugati'. Il problema è essenzialmente il seguente: le curve che minimizzano l'integrale [1] devono essere soluzioni ...
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Complessità
Antonio Lepschy
Il termine complessità è oggi parte integrante del linguaggio scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione esso [...] essere conseguiti soltanto se il numero delle parti componenti non è troppo piccolo.
Si può dunque concludere che èil J(x‸) con parte reale nulla (nel qual caso il linearizzato presenta un centro in x‸), il sistema non lineare esibisce nell'intorno ...
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Convessità
Arrigo Cellina
La convessità è un concetto della matematica elementare; le parole concavo e convesso fanno parte del linguaggio quotidiano. Eppure questo semplice concetto, unito ad altre [...] tipico èil seguente, ottenuto indipendentemente e contemporaneamente da Browder e da Hartman e Stampacchia E∈∑ è detto un atomo se μ(E) è positivo e ogni sottoinsieme di E in ∑ ha misura o nulla o uguale a μ(E). Quindi Eè un atomo se non può essere ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Equazioni differenziali ordinarie
Jean Mawhin
Equazioni differenziali ordinarie
Accanto a sostanziali progressi nella teoria delle equazioni [...] soluzione nulla della [13]. La forma delle soluzioni quando P è costante suggerisce a Ljapunov di definire (con il segno opposto e una dimostra che la struttura topologica di I può essere molto complicata (del tipo insieme di Cantor), traducendo ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Calcolo delle variazioni
Craig Fraser
Mario Miranda
Calcolo delle variazioni
Tra il 1870 eil 1920 si assiste al consolidamento degli argomenti [...]
Poniamo dunque V=limjVj . Si può dimostrare che tale V è come le Vj armonica in Ω, oltre a essere uguale a Φ su ∂Ω.
Il teorema di Hilbert-Haar e di De Giorgi
di Mario Miranda
Il metodo suggerito da Hilbert per la risoluzione del problema dell ...
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potenziale
potenziale [agg. e s.m. Der. del lat. potentialis, da potentia "potenza"] [LSF] (a) In contrapp. ad attuale, di ciò che ha la capacità di esplicarsi in qualcosa, ma non attuandosi ancora. [...] di velocità si sostituisce il p. vettore di velocità Π, tale che ∇╳Π=v e ∇✄Π=a, con a funzione (eventualmente costante o nulla) fissata di caso cinetica, perché quest'ultima dovrebbe essere posta uguale a zero per il calcolo dell'energia minima). L' ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...