Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
A Giovanni Botero, ex gesuita dallo spirito inquieto e profondamente religioso, curioso osservatore del mondo e studioso di grande vigore, dotato di buona tempra di polemista, spetta il merito di aver [...] essere stato sempre costretto a incarichi al di sotto dei suoi meriti e irriguardosi delle sue potenzialità. Chiese più volte di essere ’ambasciatore Lucinge, che lo stimava da tempo, il dibattito fra monarcomachi e politiques, la lettura di Les six ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Vezio Crisafulli
Mario Sirimarco
Crisafulli, con Carlo Esposito e Costantino Mortati, è stato tra i più grandi costituzionalisti, e ha offerto a tutta la cultura giuridica del nostro Paese (non solo, [...] , che sono e non potrebbero non essere […] di atto normativo, diretto a disciplinare obbligatoriamente comportamenti pubblici (p. 11).
Si tratta di una tesi di straordinaria portata innovativa, che ebbe notevole influenza sul dibattito del tempo, nel ...
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BOVIO, Giovanni
Alfonso Scirocco
Nacque a Trani il 6 febbr. 1837, quinto dei sei figli di Nicola. e Chiara Pasquino. Non seguì un corso regolare di studi, non tanto per le disagiate condizioni economiche [...] della Sinistra e gli guadagnò la fama di brillante oratore; contribuì a consolidarla l'opuscolo Uomini etempi (Napoli Chiesa e ne diventò autorevole esponente, raggiungendo i più alti gradi, fino a entrare nel 1896 nella terna in cui doveva essere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giorgio La Pira
Ugo De Siervo
Il contributo di Giorgio La Pira ai dibattiti costituenti appare rilevante, in riferimento sia a singole disposizioni sia al disegno complessivo; d’altra parte, La Pira [...] deve ispirarsi» l’attività legislativa dello Stato; al tempo stesso polemizza fortemente con il costituzionalismo degli Stati dei Patti lateranensi («anche se vi è qualche punto che potrebbe essere sottoposto a revisione bilaterale»), con anzi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Luigi Lucchini
Carlotta Latini
Luigi Lucchini si colloca a pieno titolo tra i giuristi che hanno dato un contributo decisivo alla formazione di una autentica cultura giuridico-politica italiana tra [...] .
La delinquenza poteva essere considerata una funzione sociale e naturale quanto mai funesta e deleteria ma inevitabile, visto affettuose rispondeva al Maestro che purtroppo non vedeva vicino il tempo in cui sarebbe tornato agli studi: «Non solo la ...
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GENTILI, Scipione
Angela De Benedictis
Nacque nel 1563 a San Ginesio, nel Maceratese, figlio di Matteo, medico, e di Lucrezia Petrelli, entrambi di nobile famiglia.
Nel 1579 il padre lasciò San Ginesio, [...] traduttore in tedesco dei Salmi, e dove iniziò pure lo studio del diritto. Ma nel 1582, per essere più vicino al padre, che di numerosi lavori sulla storia boema e uno degli storici più significativi del suo tempo, e dal 1596 successore di Giulio ...
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PALADIN, Livio
Lorenza Carlassare
PALADIN, Livio. – Nacque a Trieste il 30 novembre 1933, da famiglia di origine istriana, figlio di Giovanni e di Rita Possa.
Il padre, nato a Visignano d’Istria, insegnante, [...] eguaglianza da parte di una disposizione legislativa non può essere condotto mettendo direttamente a confronto la disposizione medesima con visti protagonisti o coinvolti, inquadrandole nel tempoe cercando anche nei fatti elementi per delinearne ...
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senato
(dal lat. senatus, der. di senex «vecchio, anziano») Nella Roma antica, nome del supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, [...] per lungo tempo il principale responsabile della politica estera e interna. Secondo una tradizione, il S. originario, istituito da Romolo, ebbe 100 membri, ma il numero normale dei senatori in età storica fu di 300, e tanti dovevano essere in realtà ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il salto compiuto da Lodovico Barassi nel 1901 dall’esegesi delle norme locatizie al contratto di lavoro non passa inosservato, anche perché il fallimento della via legislativa attribuisce alla prima monografia [...]
Quello che economisti e sociologi ormai diffusamente chiamano contratto di lavoro èe dev'essere identico a quello che e conservatore» (Gaeta 1997, pp. 522-24) è costituito dalla continuità da riaffermare con l’originalità dogmatica imposta dal tempo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Al lavoro sino alla fine: Baldo degli Ubaldi muore a Pavia mentre è intento a dirimere una questione di diritto feudale. Era lì dal 1390 per volontà del signore di Milano, Gian Galeazzo Visconti, che lo [...] considerazione, fatta a proposito della consuetudine, può anche essere considerata indice della consapevole funzione del giurista: che è quella di adeguare ai nuovi tempi le vecchie norme della compilazione giustinianea. Attraverso l’individuazione ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...