La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] regime aveva puntualmente consentito, e di cui Napoleone nulla intese conservare, col risultato che il sostegno nei guardia nei confronti di Napoli, continuando ad accusarla di esser d’ostacolo, per l’impronta nettamente autoritaria della sua ...
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La cultura figurativa nell’età costantiniana
Il gusto e i valori di una nuova epoca
Fabio Guidetti
Come in molti altri ambiti della storia politica e culturale di Roma, anche per quanto riguarda l’arte [...] dei frequentatori di questi spazi. Le figure del mito possono essere infatti portatrici di messaggi e valori in quanto tali, nelle catacombe, gli affreschi di questo ipogeo non ci dicono nulla sulla fede della famiglia di Trebio Giusto o su eventuali ...
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ASTOLFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Figlio del duca del Friuli Pemmone, fin da giovinetto dimostrò l'impetuosità della sua indole, che lo faceva così diverso dal fratello Rachi. Intorno al [...] beni di chi riceveva l'ordine di raggiungere l'esercito non potevano essere oggetto di pignoramento per un periodo da 10 a 20 giorni, del bestiame raccolto. Se A., come pare, poco o nulla fece per porre un freno ai più inferociti dei suoi guerrieri ...
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Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] alcun genere. In essa di Federico non c'è praticamente nulla al di fuori dei suoi rapporti con l'Italia dei comuni non hanno necessariamente a che fare (la paura che uno Svevo possa essere un cattivo re, come il padre o il fratello, che mette ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] l’8 febbraio u.s., ad oggi il margine per un’intesa, sia pure di principio, è venuto assottigliandosi, fino ad esserenullo o quasi, almeno provvisoriamente»70.
Gli incontri con il papa e le trattative proseguirono, ma senza le speranze dell’anno ...
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La religione e la politica
Il governo dell’Impero tra pagani e cristiani fra III e VI secolo
Guido Clemente
La conversione di Costantino fu un fatto epocale, ma al momento solo pochi cristiani intransigenti [...] Costanzo nel 341, di cui non si conosce nulla e che comunque ebbe scarsa efficacia, riguardarono ambiti fa parte di una visione che mutua la sua ragion d’essere dalle esperienze religiose moderne, dall’idea della irriducibilità della fede ...
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Culto e memoria di Costantino nelle tradizioni sire
Agiografia costantiniana nella liturgia e nella storiografia
Maria Conterno
Nella tradizione cristiana siro-occidentale, così come in quella siro-orientale, [...] ; anche l’accusa sulla base della quale alla fine l’imperatore esilia Atanasio non ha nulla a che vedere con questioni dottrinali46. La Chiesa non potrebbe essere in mani migliori e alla fine è Dio stesso a impedire che il perturbatore mandato da ...
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Militarismo
GGolo Mann
di Golo Mann
Militarismo
sommario: 1. Definizione. 2. Origini storiche. 3. Militaristi e civili. 4. Filosofia. 5. Origini psicologiche e sociali. 6. Militarismo e politica. 7. [...] la sua fosse una politica folle fin dall'inizio non cambia nulla, da un punto di vista formale. Se attuare la nozione uomo moderno è oltremodo incivilito, ma non per questo cessa di essere uomo, e la sua natura profonda resta ancora quella dei tempi ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] a ‘babbo Cavour’, credo anch’io che non faremmo nulla, poiché Cavour vuole andare all’unità, ma rispettando la diplomazia inviati tre grandi diplomatici: Marcello Cerruti nel 1867, dopo essere stato segretario generale, poi Corti dal 1870 al 1875 ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] dialettiche da richiamare l'attenzione su di sé. Dovette essere un periodo intenso di formazione, ma anche di relativa di Diete (Ratisbona, Francoforte, Wiener-Neustadt) che non conclusero nulla; così come per molti anni in seguito si continuò a ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...