DEL VECCHIO, Giorgio
Vittorio Frosini
Nacque il 26 ag. 1878 a Bologna da Giulio Salvatore, professore di statistica nell'università, e da Ida Cavalieri. Trasferitosi il padre all'università di Genova, [...] come un risoluto critico del positivismo filosofico e giuridico, poté essere anche considerato come un neoidealista, ed a tale titolo si deve ufficiali combattenti per disposizione del Comando supremo.
Arruolatosi volontario nel 1915, nominato ...
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Responsabilita patrimoniale e garanzie del credito. Garanzie personali atipiche
Michele Lobuono
Responsabilità patrimoniale e garanzie del creditoGaranzie personali atipiche
Le novità di maggior rilievo [...] considerazione nell’ambito di una pronuncia di poco precedente della Suprema Corte8, che si segnala per un’interessante presa di posizione adottata nella sentenza in commento finisca per essere eccessivamente rigida si coglie nella circostanza che la ...
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CIPOLLA (Caepolla, Cepola, Cepolla, Cevola, Zevola), Bartolomeo (Bartolomeo da Verona, Bartholomaeus Veronensis)
Onofrio Ruffino
Nato a Verona in data ignota ma presumibilmente verso l'anno 1420 da [...] non èconfermata dalle altre fonti) la prima opera del C. potrebbe essere stata un trattatello De vita et modo vivendi in Studio che non Colleoni e Gentile della Leonessa per il comando supremo dell'esercito veneziano viene dibattuta con gran copia ...
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BATTAGLIA, Felice
Franco Polato
Nato a Palmi (Reggio di Calabria) il 23 maggio 1902 da Antonio e Luisa Zetera, studiò a Roma dove si laureò in giurisprudenza nel 1925, avendo altresì frequentato corsi [...] La coscienza, sia pure nella sua elevata trascendentalità, non può essere insieme il punto di partenza e il punto di arrivo del da sé, in questo caso assoluto, il principio supremo, fondamento e avvaloramento degli stessi valori. Ossia, ricondotta ...
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senato
(dal lat. senatus, der. di senex «vecchio, anziano») Nella Roma antica, nome del supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, [...] nel proprio seno degli interré, quando la suprema magistratura si rendeva vacante. Il compito prevalente del fu formalmente soppresso) era di nomina regia e i senatori dovevano essere scelti fra le 21 categorie indicate all’art. 33 dello Statuto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Vittorio Emanuele Orlando
Mauro Fotia
Presentare in un breve profilo una personalità multiforme come quella di Orlando, torna piuttosto arduo. Ci si trova invero dinanzi al giurista più rappresentativo [...] conseguente dottrina di un potere legislativo scaturente dal potere supremo del popolo; dottrina da lui vista come il di trasformismo consociativo.
In tal senso, Orlando può essere visto come il terzo grande intellettuale svolgente siffatto ruolo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Gaetano Filangieri
Antonio Trampus
Nella cultura politica e giuridica italiana del 18° sec., la figura di Gaetano Filangieri, morto precocemente prima dello scoppio della Rivoluzione francese, emerge [...] Il 23 marzo 1787 Filangieri venne nominato membro del Supremo consiglio delle finanze e fece ritorno a Napoli, dove traduzioni della Scienza fino all’Ottocento possono dunque essere ricondotte essenzialmente a tre fasi principali: quella illuministica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Pietro Verri
Loredana Garlati
Pochi uomini hanno legato il proprio nome a una città e a un’epoca come Pietro Verri, la cui parabola esistenziale e intellettuale si consuma all’interno della settecentesca [...] Illuminismo lombardo che come su tratto originale ebbe quello di essere ora a servizio del potere ora in opposizione a esso. 1765, astro emergente della politica milanese, siede sia nel Supremo consiglio di economia sia in una giunta destinata a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Silvio Spaventa
Bernardo Sordi
Protagonista della vicenda risorgimentale, esponente di spicco della Destra storica, membro delle più alte istituzioni in momenti nevralgici della storia dello Stato unitario, [...] me, è la coscienza direttiva, per cui una nazione sa di essere guidata nelle sue vie, la società si sente sicura nelle sue istanza contenziosa, da radicarsi all’interno di quel supremo consesso amministrativo di cui già dal 1868 Spaventa faceva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Alfredo Rocco
Giuseppe Speciale
Esponente del nazionalismo italiano e suo principale teorico, Alfredo Rocco fu ministro della Giustizia dal 1925 al 1932, periodo durante il quale organizzò la complessa [...] a una «più forte organizzazione dello Stato, supremo tutore dell’equilibrio fra le classi» (Principi di predica il carattere non antisemita del nazionalismo italiano, poi, deve essere sfuggito al curatore della raccolta e al prefatore, che scrive ...
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supremo
suprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo in su l’orlo suppremo De l’alta ripa...
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non e. (per estens. può indicare anche il...