Aumont, Jacques
Daniele Dottorini
Critico del cinema e teorico francese, nato ad Avignone il 30 maggio 1942. Si è affermato negli anni Ottanta con i suoi studi sulla raffigurazione cinematografica, [...] de vue, in "Communications", 1983, 38, pp. 46-68), tale riflessione si è sviluppata intorno all'idea di un'estetica delle arti visive che individua nel cinema il luogo privilegiato per un'interrogazione filosofica sull'immagine. In L'œil interminable ...
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Montaggio
Pietro Montani
Con il termine montaggio si intende in genere l'operazione tecnica che consiste nel selezionare e combinare segmenti più o meno estesi di pellicola impressionata secondo diversi [...] si dischiuderebbe un campo di significazioni al cui flusso non basta più abbandonarsi, orientandosi la ricezione su un'"estetica del frammento" che contrasta con il criterio della composizione narrativa e gioca piuttosto sugli effetti di senso tipici ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] Nuovo cinema degli anni Sessanta e Settanta, che fa, implicitamente o esplicitamente, del découpage classico hollywoodiano la norma estetica da violare, ma la cui lezione ha operato in modo decisivo anche sul cinema di Hollywood (Peter Bogdanovich ...
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Bonnie and Clyde
Aldo Viganò
(USA 1967, Gangster Story, colore, 111m); regia: Arthur Penn; produzione: Warren Beatty per Tatira/Hiller; sceneggiatura: David Newman, Robert Benton, Robert Towne; fotografia: [...] storica del quinto lungometraggio firmato dall'allora quarantacinquenne Arthur Penn travalica e sublima la sua valenza estetica. Con Bonnie and Clyde uno dei generi hollywoodiani più codificati si rinnova profondamente e, filtrato attraverso ...
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Schrader, Paul
Giona Antonio Nazzaro
Critico, sceneggiatore e regista cinematografico statunitense, nato a Grand Rapids (Michigan) il 22 luglio 1946. Figura tanto fondamentale quanto sottovalutata della [...] style in film: Ozu, Bresson, Dreyer (trad. it. 2002), in cui individua nei tre autori uno stile basato su un'estetica volta a rifiutare ogni approccio che non sia intellettuale e formalistico e teso a cogliere il trascendente. Accolto sotto l'ala ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] e R. Pjatkova, a lui vicini nella città di Char'kov. Se i fotografi char'koviani costituiscono l'analogo dell'estetica della soc'-art, il moscovita A. Sljusarev e V. Tarnoveckij, che opera a Černovcy, sostengono nella propria opera la fotografia ...
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Film
Giorgio Tinazzi
Una fotografia degli anni Venti ritrae il regista Sergej M. Ejzenštejn mentre guarda controluce ‒ presumibilmente davanti a una moviola ‒ una pellicola, con delle forbici in mano. [...] si andarono ampliando ‒ almeno a partire dagli anni Dieci del 20° sec. ‒ i consensi, le aperture alle novità anche estetiche che comportava, la spinta a proporre strumenti di indagine appropriati. Non è stato tuttavia un cammino facile; dal momento ...
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Cinegiornale
Serafino Murri
Forma di cinema documentario dal taglio giornalistico, organizzata in rassegne di notizie dalla cadenza periodica, in genere settimanale, con intenti d'informazione e di [...] appannaggio delle singole case di produzione: in pratica, quasi ogni società aveva il suo notiziario. L'unico vero salto di qualità estetica in questo campo si ebbe tra le due guerre grazie all'opera di un cineasta di origine inglese, Louis III de ...
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Polonia
Silvana Silvestri
Cinematografia
Due nomi sono da ricordare tra i pionieri del cinema polacco: il fotografo Piotr Lebiedzinski, che montò cinque fotografie su un cliché di vetro proiettandole [...] anni Cinquanta. Le loro tematiche tornano ai tempi del dopoguerra senza accenti tragici, attente piuttosto alla ricerca estetica e alla descrizione articolata della realtà polacca: si stava verificando un cambio di scena e alcune prospettive nuove ...
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Batman
Francesco Pitassio
(USA 1989, colore, 126m); regia: Tim Burton; produzione: Jon Peters, Peter Guber per Warner Bros.; soggetto: Sam Hamm, sulla base dei personaggi dell'omonimo fumetto creato [...] o Cube (Cube ‒ Il cubo, Vincenzo Natali 1997). Per questi motivi, Batman può essere considerato apripista per la cosiddetta estetica postmoderna. Nell'incipit del film, in aggiunta, il logo pubblicitario, nato dal restyling dell'emblema dell'eroe, si ...
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estetica
estètica s. f. [dal lat. mod. aesthetica (coniato da A. G. Baumgarten, 1735), femm. sostantivato del gr. αἰσϑητικός: v. estetico]. – 1. Letteralmente, dottrina della conoscenza sensibile (sign. che il termine ha ancora in E. Kant:...
esteta
estèta s. m. e f. [dal gr. αἰσϑητής «che sente, che percepisce», dal tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -i). – 1. Chi, in arte, afferma il concetto del bello in sé e per sé, senza attribuire importanza ad altri aspetti...