Patriota italiano (Milano 1812 - Roma 1886); si laureò in medicina e chirurgia all'univ. di Pavia, e vinta una borsa di perfezionamento all'estero, viaggiò un anno in Germania e in Francia. Ritornato in [...] di Roma; raggiunse Garibaldi a Napoli ove coprì la carica di segretario generale, che lasciò poi al Crispi. Capo dell'estremasinistra alla Camera, lottò sempre contro il governo. Nel 1866 seguì ancora Garibaldi nel Trentino, e, dopo la guerra, prese ...
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Scrittore e uomo politico (Milano 1842 - Roma 1898); arruolatosi nella spedizione Medici, che partì di rincalzo ai Mille, si batté a Milazzo e al Volturno (1860); più tardi partecipò alla guerra del 1866, [...] del Gazzettino rosa). Ma fu attratto soprattutto dalla politica: deputato di Corteolona (28 sett. 1873), sedette all'estremasinistra e fu critico appassionato, spesso acre, della Destra, del trasformismo del Depretis e, soprattutto, del Crispi. La ...
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Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] partecipazione ai lavori parlamentari sia per il clamoroso passaggio dai banchi della destra a quelli dell'estremasinistra ("vado verso la Vita"), uscì sconfitto dalle successive consultazioni elettorali. La sua preoccupazione dominante, anche per ...
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Penalista, oratore e uomo politico italiano (S. Benedetto Po 1856 - Roma 1929). Appartenente all'estremasinistra e militante nel partito socialista (a capo della corrente cosiddetta integralista), ne [...] divenne uno degli esponenti di maggior rilievo. Fu il rappresentante massimo della scuola positiva di diritto penale e il fondatore della sociologia criminale. Sua opera maggiore è Sociologia criminale ...
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Uomo politico italiano (Cremona 1857 - Roma 1920). Tra i fondatori del PSI, ne divenne in seguito uno dei capi della frazione riformista. Espulso (1912) dal partito per il suo sostegno all'impresa libica, [...] (25 dic. 1896). Eletto deputato (1897), fu fra i più attivi protagonisti dell'ostruzionismo parlamentare con cui l'estremasinistra si oppose alle leggi antidemocratiche proposte dal Pelloux dopo il 1898. Dal 1902-03 uno dei capi della frazione ...
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Uomo politico socialista (Barletta 1846 - Nocera Inferiore 1892). Di ricca famiglia pugliese, iniziò con successo la carriera diplomatica; entrato in rapporto (1870) a Parigi con le correnti rivoluzionarie, [...] , rinunciando ai suoi beni. Diresse a Napoli il giornale La Campana e presiedette nel 1872 il Congresso dell'estremasinistra di Rimini diventando con A. Costa ed E. Malatesta una figura preminente nel primo socialismo italiano, d'ispirazione ...
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Uomo politico (Mouilleron-en-Pareds, Vandea, 1841 - Parigi 1929); repubblicano e antibonapartista, fu eletto sindaco di Montmartre (1870) e deputato all'Assemblea Nazionale, ove votò contro i preliminari [...] di pace con la Prussia. Deputato di estremasinistra dal 1876 al 1893, si fece notare per la critica mordace e spietata, che gli valse il soprannome di Tigre. Responsabile in parte della crisi boulangista, ma poi avversario risoluto del gen. ...
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Editore italiano (Milano 1926 - Segrate 1972), figlio di Carlo. Fondò nel 1955 a Milano la casa editrice Feltrinelli che si distinse per ampiezza di catalogo, basso prezzo dei libri (soprattutto la collana [...] impegnato negli studî sul movimento operaio, nel 1958 prese a pubblicare gli Annali. Lo stesso F., impegnato nell'estremasinistra e convinto della probabilità di un colpo di stato, entrò alla fine degli anni Sessanta nell'attività clandestina ...
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Uomo politico, scienziato e giurista inglese (Londra 1889 - Zurigo 1952). Deputato laburista di Bristol (1931), per le sue posizioni di estremasinistra fu espulso dal partito dal 1939 al 1945. Ambasciatore [...] a Mosca (1940), ebbe dal 1942 varî incarichi ministeriali, finché nel 1947 fu nominato cancelliere dello Scacchiere. Nell'ag. 1949 studiò e realizzò la svalutazione della sterlina; campione della politica ...
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Uomo politico francese (Colmar 1747 - ivi 1807). Avvocato, fervido fautore degli ideali della Rivoluzione, fu deputato agli Stati generali (poi Assemblea nazionale) e tra i più accesi esponenti dell'estrema [...] sinistra. Deputato alla Convenzione (1792), abbandonò le posizioni estreme un tempo assunte e, dopo la caduta di Robespierre, fu ardente termidoriano. Membro del direttorio (1795-99), si occupò essenzialmente della politica estera francese, ma ebbe ...
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estremo
estrèmo (ant. strèmo, letter. ant. extrèmo) agg. e s. m. [dal lat. extremus, superl. di exter o extĕrus «che sta fuori»]. – 1. agg. a. Che è o rappresenta il termine ultimo, in senso locale o temporale, di qualche cosa: all’e. orizzonte;...
sinistra
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sinistro; la distinzione fra destra e sinistra in senso parlamentare e politico segue l’esempio francese, che risale agli anni della Rivoluzione]. – 1. La mano che è dalla parte corrispondente al...