In origine, l’unione più o meno duratura di mercanti tedeschi all’estero; il termine passò poi a designare la lega di commercianti di città rivierasche del Mare del Nord e del Baltico estesasi, tra 13° [...] Germania, della Polonia e della Russia con pellicce, grano, legname da costruzione, metalli greggi e lavorati, prodotti dell’EstremoOriente.
Favorita dalla forza stessa che le veniva dall’unione di tante città, gelosa ed energica nella difesa dei ...
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spezie Sostanze aromatiche di origine vegetale (pepe, zenzero, chiodi di garofano, cannella, noce moscata ecc.) generalmente di provenienza esotica, usate, oltre che per aromatizzare e insaporire cibi [...] medicina e in farmacia.
I Greci e i Romani fecero uso larghissimo di s.; esse provenivano per lo più dall’EstremoOriente o dalle regioni rivierasche del Mediterraneo dove pure, al tempo degli Imperi babilonese, assiro, egizio, se ne fece grande uso ...
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Pittore e scultore italiano (n. Montovolo, Bologna, 1943). Esponente della body art, a partire dagli anni Settanta O. ha intrapreso un'impegnata ricerca artistica, sperimentando le più svariate tecniche [...] presentava nel doppio ruolo di autore e modello.
Vita e opere
Formatosi a Bologna, ha poi compiuto frequenti viaggi in EstremoOriente, prima di stabilirsi nel 1970 a Roma. In contatto con l'ambiente artistico torinese, espose per la prima volta a ...
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(arabo al-Baṣra) Città dell’Iraq meridionale (725.000 ab. nel 2003), situata a breve distanza dalla riva destra dello Shaṭṭ al-‛Arab, a 120 km dal Golfo Persico. Costituisce, dopo Baghdad, uno dei maggiori [...] gli Abbasidi, fu il principale porto del mondo islamico nel commercio con l’India, la costa orientale dell’Africa e l’EstremoOriente. Con la decadenza del califfato decadde anche B. e verso la metà del 13° sec., al tempo dell’invasione mongola, la ...
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Nome comune del genere Morus, della famiglia Moracee e in particolare di Morus alba (o g. bianco; fig. A) e di Morus nigra (o g. nero; fig.B). Comprende alberi a foglie intere o lobate, con fiori unisessuali [...] , nel complesso carnosa, è detta mora di gelso (c e d in fig.).
Il g. bianco, originario dell’EstremoOriente, introdotto nel Mediterraneo probabilmente nel 12° sec., ha foglie lisce, d’un verde tenero, quasi glabre, more bianche, rossastre ...
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Accordo fra comandanti di forze armate belligeranti, con il quale un corpo di truppe o una piazzaforte si arrende al nemico. In genere contiene alcune condizioni relative al trattamento spettante agli [...] nei paesi «fuori cristianità» (Impero ottomano e sue dipendenze, Stati barbareschi, paesi dell’Africa Orientale e dell’EstremoOriente). Tali privilegi erano giustificati dal fatto che le leggi religiose e le istituzioni statali di questi paesi, con ...
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Esploratore (n. Haggud, Estonia, 1770 - m. presso Reval 1846); ufficiale della marina russa, condusse per ordine di Alessandro I una spedizione (1803-06) nel Pacifico, visitando in particolare le Isole [...] occid., Sachalin e le Curili, raccogliendo molti dati preziosi sull'idrografia dell'Oceano Pacifico e sulle popolazioni dell'EstremoOriente. Tornato in patria, continuò a servire nella marina russa, e pervenne al grado di ammiraglio. Oltre a una ...
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Pseudon. dello scrittore francese Julien Viaud (Rochefort-sur-Mer 1850 - Hendaye, Bassi Pirenei, 1923). Affiancò a una lunga e avventurosa carriera di ufficiale di marina, che lo portò nei paesi più lontani [...] e diversi (specie in EstremoOriente), un'intensa attività di scrittore di romanzi e di libri di viaggio. Dopo il successo di Azyadé (1879), pubblicò numerosi altri romanzi (Mon frère Yves, 1883; Pêcheur d'Islande, 1886, uno dei più noti; Madame ...
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Storico e sinologo (Woltersdorf, Hannover, 1896 - New York 1988), collaboratore dell'Institut für Sozialforschung (1925-33) e della Columbia University (1934-47), prof. di storia della Cina nell'univ. [...] e la struttura della proprietà, nello spazio storico che abbraccia la "mezzaluna fertile", l'India e l'EstremoOriente, sarebbero determinate dalla necessità di realizzare opere gigantesche per l'irrigazione e lo sfruttamento del suolo. Variamente ...
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Uomo politico russo (Karaul, Tajmyr, 1872 - Mosca 1936). Sospettato per le idee rivoluzionarie, nel 1904 passò in Germania dove aderì al marxismo; nel 1907 divenne segretario generale dell'organizzazione [...] con gli accordi con la Germania, ruppe l'isolamento politico ed economico della Russia; avviò in pari tempo un'ardita politica di penetrazione ideologica in EstremoOriente e nei territorî coloniali. Nel 1924 strinse accordi diplomatici con l'Italia. ...
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estremo
estrèmo (ant. strèmo, letter. ant. extrèmo) agg. e s. m. [dal lat. extremus, superl. di exter o extĕrus «che sta fuori»]. – 1. agg. a. Che è o rappresenta il termine ultimo, in senso locale o temporale, di qualche cosa: all’e. orizzonte;...
oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...