TENNYSON, Alfred
Mario Praz
Poeta nato il 6 agosto 1809 a Somersby (Lincolnshire), e morto il 6 ottobre 1892 a Aldworth, presso Haslemere (Surrey). Quarto dei dodici figli d'un pastore anglicano, tutti [...] Sandwich, il figlio del re Teodoro d'Abissinia. Tuttavia l'età non portava serenità al poeta, di più in più egli diveniva eroi al livello di quella società di parvenus che era la società alessandrina, non senza ironia, così il T. - ma senza ironia - ...
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PROPERZIO
Ettore Bignone
. Poeta latino, nato tra il 47 e il 46 a. C., morto circa il 16 o il 15 d. C. Dei tre nomina, ne conosciamo solo due: Sextus Propertius; il terzo, Aurelius, dato dai codici, [...] come quell'amore, raffinato, di una squisita dottrina di poesia alessandrina, che era del resto allora di moda. Roma si era fatta , fa pensare a un'opera interrotta dalla morte del poeta.
Già all'età di Quintiliano (Inst. orat., X,1, 93) P. era un ...
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RIFORMATORIO
Pier Francesco Nicoli
. Istituto di prevenzione e di pena, che accoglie i giovani discoli e i minorenni delinquenti e si propone il compito di educarli all'onestà e al lavoro. Mentre la [...] che definì come non passibili di pena i delinquenti di minore età e stabilì il diritto e il dovere dello stato di sottoporli , che fiorisce tuttora in mezzo alla generale estimazione. Alessandrina Ravizza, una russa venuta in ltalia, dove si fece ...
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LIBBRA (λίτρα, libra)
Secondina Lorenzina CESANO
Angelo SEGRE
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Nel sistema ponderale e monetario dei Siculi e degl'Italioti, si trovano, come unità ponderali e in parte monetate, la litra-libra, e [...] al quale le libbre monetali sono andate soggette (v. asse).
Nell'età imperiale, oltre alla libbra romana, sono in uso libbre provinciali. Fra esse una delle più importanti è quella alessandrina di grammi 349,3 che sta a base del sistema ponderale ...
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MITOGRAFIA (μυϑογραϕία)
Gino Funaioli
Il mito (v.) è una creazione da cui prende forme e spirito ogni grande espressione artistica dei Greci. Esso si trasforma e si traveste via via che s'allontana dai [...] non muore del tutto neppure quando la crisi spirituale dell'età ellenistica porta definitivamente da codeste splendide figurazioni di vita Pseudo-Igino col De Astronomia, originato da scaturigini alessandrine, e più con le già rammentate Fabulae o ...
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SERAPIDE (Σέραπις, la forma Σάραπις è più antica ma meno frequente)
Evaristo BRECCIA
Divinità egizio-greca il culto della quale, istituito nei primordî dell'età tolemaica, dopo essere riuscito a penetrare [...] assurda" dal Letronne, è considerata dai più autorevoli storici dell'età ellenistica una leggenda nata da una omonimia: a Menfi la titolo e il potere da Asclepio. Anche più sicuramente alessandrina è la sua qualifica di "Salvatore dai pericoli del ...
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SCOLIO
Ettore BIGNONE
V. D. F.
. La parola σχόλιον nel significato tecnico di "commento a un passo di un'opera" s'incontra per la prima volta in Galeno, XVIII (2), 847; in Cicerone (Epist. ad Att., [...] , Prisciano, Proclo, Damascio, ecc. Non mancano scolî alle opere alessandrine, p. es. a quelle di Arato, di Callimaco, di Anacreonte. Ma più tardi, e soprattutto nella vita attica dell'età migliore, questo genere lirico ha un carattere più modesto e ...
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TEODORO di Mopsuestia
Giuseppe RICCIOTTI
Chiamato talvolta anche T. di Antiochia, dal suo luogo di nascita, nacque verso il 350, morì nel 428.
Appartenne a famiglia facoltosa ed ebbe per fratello Policronio [...] studio della Scrittura, cominciò a scrivere su questioni teologiche all'età di circa 20 anni. Poco dopo il 383 fu ordinato senso storico-letterale (in contrapposto alla "scuola alessandrina" che faceva largo campo all'interpretazione allegorica), ...
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PROBO, M. Valerio (M. Valerius Probus)
Gino Funaioli
Filologo, della colonia romana di Berito (Beirut), che fiorì nella seconda metà del sec. I d. C. Nella sua gioventù non era ancora penetrata in provincia [...] alimentare una corrente che doveva immettere nella moda arcaicizzante dell'età di Adriano e degli Antonini.
Per i più antichi, valse dei segni critici e dei metodi della filologia alessandrina. Costituzione del testo sul fondamento del confronto di ...
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PLUTARCO (Πλούταρχος, Plutarchus) di Atene
Guido CALOGERO
Pensatore greco, vissuto tra il IV e il V sec. d. C. Figlio di Nestorio, fu l'iniziatore della scuola neoplatonica d'Atene, poi resa illustre [...] la carica di scolarco fino alla morte, avvenuta in tarda età nel 431-2; e gli successe il discepolo Siriano. L'influsso dell'insegnamento di P. si estese anche alla scuola neoplatonica alessandrina; Ierocle d'Alessandria fu infatti suo discepolo. La ...
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alessandrinismo1
alessandrinismo1 s. m. [der. di alessandrino1]. – Maniera d’arte elaborata, dotta, raffinata, simile a quella che si considera caratteristica dell’arte figurativa, della filologia e della letteratura greca nel periodo detto...
eta
èta s. m. o f. [dal gr. ἦτα, lat. eta], invar. – 1. Nome della 7a lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo η, maiuscolo H); nel sistema vocalico del greco antico indicava la vocale èe, lunga e aperta (corrispondente...