L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] Leopoldo è chiamato a Vienna, al soglio imperiale, a seguito della morte del fratello Giuseppe II 215-275; D. Menozzi, Chiesa gallicana e chiesa romana: un dibattito ecclesiologico nell’età della Rivoluzione francese, in Forme storiche di governo ...
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BIBBIA
H.L. Kessler
L'illustrazione delle Sacre Scritture nacque come risposta alla cultura greco-romana e si sviluppò nel corso del Medioevo fino a divenire un elemento centrale dell'arte cristiana.
Origini
Pressoché [...] , BN, lat. 1, c. 386v). Nei manoscritti di etàromanica e gotica l'iniziale di apertura di ciascuna Lettera era spesso Re e Vangeli e che avevano la loro prosecuzione nel palazzo imperiale con il racconto delle "grandi e coraggiose gesta dell'uomo", ...
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APOCALISSE
P. K. Klein
L'A. è un genere letterario giudaico-protocristiano che ha per contenuto la rivelazione (in gr. ἀποϰάλυψιϚ) di eventi passati, presenti e futuri: in particolare la predizione [...] cronologico compreso all'incirca fra il 700 e il 1100.
Etàromanica
Un gruppo ancora più ampio, anche se meno coerente, di derivanti certamente dall'Italia e in rapporto con l'iconografia imperiale di Carlo IV, improntata alla storia della Salvezza, ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] a sostituire già a partire dal sec. 6° alla città imperiale, ormai praticamente deserta, mentre la nascita in quel sito di si verifica anche in relazione alla progressiva sparizione in etàromanica di atri o portici laterali - all'interno dei quali ...
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RELIQUIARIO
V.H. Elbern
Con il termine r. si indica la custodia per la conservazione e l'esposizione di reliquie, vale a dire resti corporei o secondari e ricordi di personaggi 'santi', oggetto di venerazione.Il [...] caso unico: nell'ambito dell'abbazia imperiale di Fulda, da cui proveniva Eginardo a questo riguardo, appare come una 'età di fondazione': sotto l'abate Ansegiso di la precedente arte dei r. a cassa romanici. Al confronto con le casse di Aquisgrana, ...
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Innocenzo X
Olivier Poncet
Giovanni Battista Pamphili nasce a Roma il 7 maggio 1574 da Camillo e da Flaminia del Bufalo.
Originaria di Gubbio, la famiglia Pamphili nel corso dei secc. XIV e XV divise [...] Pamphili nei migliori ambienti romani è inoltre agevolato da alleanze discordia tra Francesi, Spagnoli e Imperiali. Giovanni Battista non può far 120.
Innocenzo X Pamphilj. Arte e potere a Roma nell'età barocca, a cura di A. Zuccari-S. Macioce, Roma ...
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Innocenzo VIII
Marco Pellegrini
Giovan Battista Cibo nacque a Genova nel 1432 da Aronne - o Arano - e da Teodorina de' Mari.
La famiglia, imparentata con i Doria, apparteneva al patriziato genovese [...] Giovan Battista, che egli ebbe in età piuttosto avanzata.
Dopo avere seguito il nella questione della successione imperiale: elemento che interferiva con VIII ed il re di Napoli, "Archivio della Società Romana di Storia Patria", 19, 1896, pp. 177-88 ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] politico della Repubblica, ha inizio circa dall'età dei Gracchi e produce, in più di presenti nell'affermazione di san Paolo (Romani, 13, 1) "non est sviluppo, più attento alle ragioni del potere imperiale, della teoria di san Tommaso (1225-1274 ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] dopo l'822, si dava inizio ai lavori per l'abbazia imperiale di Corvey, predisponendo un impianto claustrale perfettamente quadrato, come a Lorsch 'adozione di coperture in muratura, talvolta, in etàromanica, a botte continua (Le Thoronet, Sénanque, ...
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Anastasio Bibliotecario, antipapa
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p. 440, 7-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (ibid., pp. 423, 11-12 e 426, 6-8), non [...] e per false le accuse ai legati imperiali a Costantinopoli; p. 393, 13-33 légendes, p. 316; G. Arnaldi, La Chiesa romana secondo Giovanni VIII, pp. 134-54). Resta la difficoltà . L'organizzazione del sapere in età carolingia, Convegno di studi, Todi ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...
convergènza s. f. [der. di convergere]. – 1. Il convergere, l’essere convergente, cioè diretto verso un unico punto o limite: c. di due linee, di due strade; negli autoveicoli, c. delle ruote, la particolare disposizione delle ruote, che non...