Storico (Sant'Angelo di Brolo 1919 - Roma 1991); prof. di storia moderna nelle univ. di Pisa (1954-68) e di Roma (1969-89), presidente (1973-91) dell'Istituto storico italiano per l'etàmoderna e contemporanea, [...] Critica storica, socio nazionale dei Lincei (1987). Si dedicò a ricerche sulla storia costituzionale della Francia moderna e contemporanea (Le costituenti francesi del periodo rivoluzionario 1789-1795, 1946; Costituenti e costituzioni della Francia ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] invaso di spirito omerico. La nascita di un'epopea romana, e in particolare l'Eneide, pose il problema, poi ripreso in etàmoderna, della superiorità di O. o di Virgilio, attorno al quale molto si discusse. I Romani colti conobbero sempre bene O. e ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni [...] delle q. primarie sugli organi di senso (colori, odori, sapori, suoni). Questa distinzione, implicita nell’atomismo greco, fu riaffermata in etàmoderna da G. Galilei, T. Hobbes, P. Gassendi, R. Boyle e J. Locke, al quale se ne deve soprattutto la ...
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Striscia di terreno più o meno lunga e di sezione sensibilmente costante, attrezzata per il transito di persone e di veicoli (in qualche caso di sole persone, s. pedonale) sia nei centri abitati sia nelle [...] peggiorò molto. I veicoli, assai rudimentali, migliorarono poi nel Rinascimento e le nozioni teoriche attorno al carreggio si perfezionarono. L’etàmoderna della s. cominciò però nel 18° sec.: se tra il 1600 e il 1650 si costruirono già nuovi tipi di ...
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Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, [...] e il divino.
Il Medioevo. - La m. dell’età ellenistica tornò a circolare nel Medioevo e nel Rinascimento in Picatrix, tradotto in latino nel 13° secolo.
Dal Rinascimento all’etàmoderna. - Nel Rinascimento l’interesse per la m. aumenta ancora ...
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Nome usato (per la prima volta pare dai fisiocrati) per indicare il complesso di principi in materia di politica economica (detto anche sistema mercantile o mercantilista), corrispondente alla prassi dell’epoca [...] di politica economica il m. ha avuto invece assai maggiore importanza e, attraverso successive evoluzioni, ha dominato tutta l’etàmoderna, raggiungendo il suo culmine verso la metà del 17° sec. nell’Inghilterra di O. Cromwell e nella Francia di ...
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Sostantivo greco (λόγος «parola, discorso, ragione»), variamente usato nel linguaggio filosofico e teologico.
Per il più antico pensiero greco, incline a non distinguere l’aspetto verbale dall’aspetto [...] sue leggi, la ‘logica’, termine con cui si designò, in età un po’ più tarda, ciò che Platone chiamava ‘dialettica’ e e per approfondire il suo stesso concetto del Verbum.
Nell’etàmoderna, il concetto di l. acquista un significato importante nella ...
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Anatomia
In biologia e in anatomia, materia organica e organo che presentano aspetto omogeneo e limiti ben definiti. S. bianca e s. grigia Le due componenti fondamentali del sistema nervoso centrale, così [...] di intelligibilità. Il pensiero medievale riprende il concetto platonico-aristotelico di s. apportandovi ulteriori determinazioni. Nell’etàmoderna si assiste a una progressiva trasformazione del concetto classico di s.: R. Descartes affianca alla s ...
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La prima fase di un’azione, di un fatto o, anche, la parte in cui una cosa comincia, oppure ciò che costituisce l’origine, la causa di un fatto o di una serie di fatti, o il costituente fondamentale di [...] questi i cosiddetti p. logici, riassunti essenzialmente da Aristotele nel p. di contraddizione (➔ contraddizione; identità). Nell’etàmoderna, G.W. von Leibniz aggiunge a questi p. quello di ‘ragion sufficiente’ (➔ ragione). In seguito, criticata ...
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La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.). L’uso filosofico del [...] separare dal soggetto individuale anche l’i. in potenza, facendone una sostanza separata, unica per tutta la specie umana.
Nell’etàmoderna, di i. parlano soprattutto i razionalisti, da R. Descartes in poi, facendone la sede delle idee innate e delle ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...