Atteggiamento spirituale, e conseguente pratica di vita, che tende all'unione con l'assoluto mediante il superamento dei limiti dell'esperienza sensibile o l'annullamento della personalità individuale. [...] di Eckhart) sia quello affettivo e sponsale, proprio per es. di s. Bernardo, di Ildegarda di Bingen, di Caterina da Siena e, in Etàmoderna, di Teresa d'Avila e Giovanni della Croce. Nel 20° sec. si assiste a una rinascita degli studi sul m., sia in ...
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teosofia In origine, saggezza o scienza concernente Dio o le cose divine; con questo significato il termine appartiene alla tradizione neoplatonica e allo Pseudo-Dionigi. Ripreso da questa tradizione, [...] il termine è stato usato, in etàmoderna, per indicare dottrine filosofico-religiose che si richiamano a un tipo superiore di saggezza o gnosi proveniente da Dio. La t. così intesa ha avuto particolare fortuna, nella cultura europea fra Cinquecento e ...
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Corrente filosofico-giuridica fondata su due principi: l’esistenza di un diritto naturale (conforme, cioè, alla natura dell’uomo e quindi intrinsecamente giusto) e la sua superiorità sul diritto positivo [...] giuristi-filosofi (U. Grozio, S. Pufendorf, C. Thomasius), sono giusnaturalisti alcuni tra i massimi pensatori politici dell’Etàmoderna: T. Hobbes, J. Locke, J.-J. Rousseau, I. Kant. Costoro condividono un ‘modello’ fondato sui seguenti elementi ...
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Storico italiano (Bagnara Calabra 1925 - Cetona, Siena, 2017); prof. dal 1968, ha insegnato nelle univ. di Messina (1968-71), Firenze (1971-79), e "La Sapienza" di Roma (1979-95, poi prof. emerito). Direttore [...] lnazionale. Opere principali: Mezzogiorno e contadini nell'etàmoderna (1961); La rivolta antispagnola a Napoli ( la patria. La fedeltà nel Seicento (1994); Scrittori politici dell'età barocca (1998); Mille anni di storia. Dalla città medievale all' ...
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Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi.
Ecologia
Protezione della natura
Per protezione [...] di convertire a pascolo, mediante il diboscamento, aree che non ne avevano la vocazione. Con l’avvento dell’etàmoderna, le tecniche industriali fornirono all’uomo mezzi più potenti e distruttivi. Intere regioni ancora intatte furono soggette a ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] la legge. Storicamente, ha ricoperto un ruolo importante nell’ambito delle diverse esperienze giuridiche, anche se è solo con l’etàmoderna che si è affermata l’idea della l. come fonte primaria. Nell’ambito dell’esperienza romana, infatti, la lex si ...
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tragedia Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato, per uno svolgimento e soprattutto una conclusione segnati da fatti luttuosi e violenti, da gravi [...] del teatro tragico latino, destinate non alla recitazione bensì alla lettura.
Etàmoderna
La t. greca esercitò un influsso notevolissimo sul teatro moderno, sia direttamente sia attraverso Seneca. L’ambizione rinascimentale di riprodurre, dapprima ...
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Servizio che provvede alla spedizione e alla trasmissione, nonché al ritiro e al recapito, di corrispondenza, pacchi, vaglia ecc.
Cenni storici
Antichità. Un servizio regolare di trasmissione delle lettere [...] relazioni, politiche o finanziarie, mantenevano fra i propri schiavi un numero considerevole di messaggeri privati.
Medioevo ed etàmoderna. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente perdurò, anche se molto frazionato, un servizio organizzato di ...
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Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico la ragione e la razionalità.
Architettura
Corrente di pensiero e di ricerca che si delineò [...] un aggregante filone di ricerca per tutto il cosiddetto movimento moderno internazionale. Dal punto di vista degli esiti formali, nel r costruttivi. Posizioni razionaliste possono essere considerate, nell’etàmoderna, quelle di C. Lodoli, F. Milizia ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] umano e necessità di quello divino, fa del c. una espressione della prima e imperfetta forma di conoscenza. In etàmoderna H. Bergson attribuisce il c. a un’illusione soggettiva determinata dalla sorpresa di rinvenire un ordine meccanico dove ci si ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...