Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] presto subentrata quella di Socrate, che pare abbia conosciuto all'età di vent'anni. L'influsso determinante di Socrate sul suo criterî di contenuto, hanno dato molto da fare alla critica moderna sia per l'esclusione di quelli non autentici, sia per ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] pubblici o nello scambio privato dei beni.
Nell’età postaristotelica e soprattutto in Roma si conserva il significato dagli esseri razionali nei loro rapporti.
La g. nella filosofia moderna
- La nuova filosofia iniziata da Bacone e da Cartesio deriva ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] fecondazione) fino alla morte naturale, a prescindere dallo sviluppo, dall’età o dalle condizioni di malattia.
Diritto
P. fisiche e p. vita consacrata, associazioni ecc.).
Filosofia
Nella filosofia moderna le critiche al concetto di p. sono ...
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Arte
Nella terminologia architettonica classica, l’organismo a un tempo struttivo e formale che è costituito da una serie di colonne con la sovrastante trabeazione e, talora, il sottostante piedistallo [...] le pareti esterne di teatri e anfiteatri.
Specialmente dall’età sillana (tempio di Palestrina) l’architettura romana adottò lo della lex aeterna di s. Tommaso d’Aquino. Nella modernità, la secolarizzazione del pensiero filosofico non ha cancellato l’ ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] più indirizzata verso la stilizzazione dei simboli. Ogni carta moderna, sia essa geografica, topografica, nautica, geologica ecc., quello imposto da Carlomagno: ciò avvenne definitivamente durante l’età degli Ottoni (10°-11° sec.).
Il s. atanasiano ...
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Astronomia
Parte dell’astronomia teorica che si occupa di questioni riguardanti la struttura e l’evoluzione del cosmo, tentando, in particolare, di risalirne alle origini. Nell’evoluzione storica della [...] considerato il punto di partenza della c. generale moderna: esso riguarda infatti la questione se la in cui G e la costante gravitazionale di Newton. Secondo questo modello l’eta dell’Universo sarebbe di circa 7 miliardi di anni, un valore che e ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] . L'esecuzione del progetto fu consapevolmente differita a una "età assai più matura dei ventitré anni che aveva allora"; nei nel cogito l'atto di nascita della speculazione idealistica moderna, ma trascurando gli altri aspetti dell'opera di Descartes ...
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vuoto Lo spazio vuoto, privo di qualsiasi materia, anche dell’aria.
Antropologia
Il concetto di v. e il termine corrispondente nelle varie lingue europee è talora usato erroneamente per indicare lo stato [...] . come assenza di cose che è concezione successiva e moderna. Alla stessa concezione rimanda il Ginnungagap germanico (ant. Motivi legati ai problemi del v. sono ripresi nell’età ellenistica: soprattutto Erone di Alessandria utilizza l’ipotesi ...
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Filosofo (Leonberg, Württemberg, 1775 - Ragaz, Svizzera, 1854); studiò nel seminario teologico protestante di Tubinga, dove strinse amicizia con Hegel e Hölderlin e dove conseguì il titolo di magister [...] S. ad affrontare problemi teosofici e teogonici in un'opera sulle "età del mondo" alla cui stesura lavorò a lungo, ma che abbozzate nelle ricerche sulle "età del mondo", conducendo un'ampia polemica contro l'intera filosofia moderna (a cui dedicò a ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e [...] un indebito trapasso dal post hoc al propter hoc, si è sempre volta la critica scettica, già nell’età antica e medievale, ma soprattutto in quella moderna, in cui tale critica fu portata alla sua più rigorosa formulazione da D. Hume. Contro questo I ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...