Nascita e sviluppo del vitalismo
Indicare gli esordi e tracciare la storia delle dottrine meccaniciste sul vivente è tanto facile quanto difficile e incerto è fare la stessa operazione in rapporto al vitalismo. [...] ; tale nozione era secondo lui un "essere di ragione", ovvero un'entità scolastica come quelle che giustamente l'epoca moderna ormai non accettava più. È necessario domandarsi che cosa fosse realmente il principio vitale di Barthez, ma occorre tenere ...
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Comunita
Sergio Cotta
di Sergio Cotta
Comunità
sommario: 1. Introduzione. 2. Due significati principali del termine. 3. Alle origini dell'idea moderna di comunità. 4. La comunità e il pluralismo sociale. [...] potrebbe cioè cercare un valido punto di riferimento per la moderna idea della comunità come valore nella polis greca o nella civitas 'odierna valorizzazione della comunità. Non a caso, nell'età in cui il comunitarismo si verrà formando, proprio i ...
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FRISI, Paolo (al secolo Giuseppe)
Ugo Baldini
Secondogenito degli otto figli di Giovanni Mattia e di Francesca Magnetti, nacque a Melegnano, presso Milano, il 13 apr. 1728.
Il nonno paterno Antonio, [...] 'ecclesiastico". Questo prova che egli appariva un religioso "moderno" orientato in senso giurisdizionalistico; meno chiari sono i , che indicava nel gesuato il vertice della matematica italiana nell'età galileiana; il F. vi lavorò dal 1775. L'elogio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Mattia Doria
Giulia Belgioioso
Paolo Mattia Doria ha inteso la filosofia come un sapere dal quale attingere i precetti utili a formare il principe virtuoso e a edificare la ‘perfetta repubblica’. [...] e un timore delle malattie che lo accompagnerà sino all’età adulta. Attribuisce alla madre («Io ho avuto la disgrazia Il rogo postumo di Paolo Mattia Doria, in Ricerche sulla cultura dell’Italia moderna, a cura di P. Zambelli, Bari 1973, pp. 149-98. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] diritto, che hanno letto la I dictio con l’occhio rivolto alla modernità, hanno finito con il considerare la II dictio (che occupa circa la cui ambivalenza trova un riscontro assai significativo nell’età della Riforma. Ci limitiamo qui a due episodi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini
Emma Giammattei
A quale titolo si possano comprendere tra i filosofi del Novecento personalità intellettuali versatili ed elusive come Giovanni Papini e Giuseppe [...] «da riempire o da bruciare» (G. Galasso, Storia d’Europa, 3° vol., L’età contemporanea, 1996, p. 335). Alla fede positivistica nell’avvento della modernità auspice il progresso scientifico, subentra un atteggiamento in parte sganciato dalla ragione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Filangieri
Saverio Ricci
Nella crisi del dispotismo illuminato Gaetano Filangieri elaborò un disegno di trasformazione radicale dello Stato d’antico regime. Il suo costituzionalismo repubblicano [...] il culto, intrecciata con lo studio di Platone e dei platonici moderni, di Shaftesbury, di Mably, in un contesto fra il bene o nel male. Nel decennio rivoluzionario, come nell’età napoleonica, sarebbe stata rivendicata dai cultori del pensiero di ...
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Psiche
Riccardo Zerbetto
L'etimologia del termine psiche (dal greco ψυχή, connesso con ψύχω, "respirare, soffiare") si riconduce all'idea del 'soffio', cioè del respiro vitale; presso i greci designava [...] a coincidere con quella del concetto di anima. Nella psicologia moderna (e anche nell'uso comune) la psiche è intesa come sono esposti a stimoli crescenti a partire dagli 8 mesi di età. Con tale metodo è stato possibile insegnare loro a tradurre dal ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Cuoco
Fulvio Tessitore
Il nesso tra opera storiografica e impegno etico-politico è tratto caratterizzante della personalità di Vincenzo Cuoco, tutto dedito all’azione pubblica nelle varie forme [...] origini di una riflessione originale che di un’età di trasformazioni, radicali e tumultuose, esprime e approva la schiavitù: per effetto della religione cristiana abbiamo nell’Europa moderna una specie di libertà diversa dalla antica (p. 384).
Poco ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] e l’intima natura dell’uomo, passava per le tre età vichiane, i tre periodi della storia di Friedrich Schlegel, dedicati a Hippolyte Taine, alla critica d’arte, alla pittura moderna in Italia e Francia, nei quali Villari discuteva delle nuove ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...