L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] secoli dell’Impero i due più importanti generi d’o. furono il panegirico e la predica (omiletica ➔ omelia).
Medioevo ed etàmoderna
O. civile. - Nel Medioevo, l’o. continuò a essere considerata la più nobile delle arti, e la retorica è principale ...
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Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti significati, di poesia che in origine, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e di poesia affettiva, nella quale prevale [...] aveva all’incirca il valore che avrebbe presso i moderni.
Etàmoderna
Soltanto dal Rinascimento italiano in poi si tentò di significato più ristretto, è impossibile tracciare, per i tempi moderni, una storia di essa. Nessun metro, nessun soggetto o ...
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Pittore, architetto e scrittore (Arezzo 1511 - Firenze 1574). Artista manierista, fu attivo, come pittore e soprattutto come architetto, in diverse città italiane (Arezzo, Bologna, Napoli, Roma). Il nome [...] cui V. elaborò il concetto dello svolgimento e della "rinascita" dell'arte attraverso tre età, che segnano l'abbandono del Medioevo, l'ingresso nell'etàmoderna tramite il recupero dell'antico, e la piena maturità, espressa nell'opera di Michelangelo ...
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Ifigenìa (alla greca Ifigènia; gr. 'Ιϕιγένεια, lat. Iphigenia) Personaggio femminile della mitologia greca, venerato nel culto come eroina; affine alle dee Artemide ed Ecate, con cui ha nessi nel mito, [...] ma avviene il riconoscimento e Ifigenia riesce a salvarlo.
Il mito di Ifigenia in Aulide è stato ripreso, nell'etàmoderna, da J. Racine nella tragedia Iphigénie en Aulide (1674), della quale tentarono un rifacimento J. de Canizares nella tragedia ...
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(gr. Φαίδρα, lat. Phaedra) Figlia di Minosse e di Pasifae, sorella di Arianna, diviene moglie di Teseo che l'aveva portata con sé nella fuga da Creta. Secondo l'elaborazione del mito fatta da Euripide [...] di Preto, per Bellerofonte) anche fuori del mondo greco.
Oltre Euripide, trattarono di F. Sofocle, Licofrone, Seneca, e, in etàmoderna, R. Garnier nella tragedia Phèdre et Hippolyte (1573), J. Racine in Phèdre (1677), A. Ch. Swinburne nel poemetto ...
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Mancanza del nome.
Filosofia
Il termine designa uno dei temi fondamentali dell’esistenzialismo. M. Heidegger lo descrive come lo stato dell’esistenza ‘inautentica’ (Uneigentlichkeit), per cui l’uomo, [...] scritto attribuendolo ad autore illustre. Tra gli scritti conservatici dai papiri molti sono anonimi per noi moderni soltanto perché mutili. Nell’etàmoderna l’a. e la pseudonimia nascono spesso per una precisa volontà dell’autore, che tiene nascosto ...
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Critico d'arte e letterario italiano (n. Bologna 1935). Partendo dalle posizioni teoriche del Gruppo '63, si è occupato di fenomenologia degli stili artistici, interessandosi in particolare di storia dell'arte [...] 2006 (2007); Autoritratto a stampa e La narrativa europea in etàmoderna, entrambi del 2010; Tutto sul postmoderno (2013); La 2020, Tra presenza e assenza. Due ipotesi per l'età postmoderna, Filosofi all'alba del contemporaneo. Kant, Schelling ...
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Storico e filologo classico (Rothenburg ob der Tauber 1867 - Heidelberg 1924). Direttore della sezione manoscritti della Staatsbibliothek di Monaco (1898), professore a Würzburg (1903) e a Heidelberg (1908), [...] iconografiche, tutto un patrimonio culturale insomma che, nelle forme assunte in età ellenistica, alimenterà la civiltà araba ed europea fino alle soglie dell'etàmoderna. Tra le sue opere principali: Studien über Claudius Ptolomäus. Ein Beitrag ...
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(gr. ᾿Ηλέκτρα [propr. "la splendente"], lat. Electra) In origine divinità pregreca della luce, poi detta figlia di Oceano, moglie di Taumante e madre di Iride e delle Arpie, o una delle Pleiadi, figlia [...] Egisto. Col fratello Oreste, E. partecipa infatti all'uccisione di entrambi; finisce poi sposa di Pilade, l'amico di Oreste.
In etàmoderna il mito di E. è stato ripreso in numerose opere di teatro: dalla Èlectre di P.-J. de Crébillon (1708) alle ...
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Uomo politico romano (95-46 a. C.); pronipote di C. il Censore, ebbe da giovane una buona educazione filosofica, e fu ammiratore dell'etica stoica. Questore nel 64, fu impareggiabile amministratore; tribuno [...] libertà repubblicana ormai vacillante, sono stati spesso esaltati ma hanno anche trovato detrattori antichi e moderni. n La figura di C., divenuta simbolo di spirituale libertà, ha ispirato in etàmoderna, numerose opere drammatiche e musicali. ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...