Quindicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma è rimasta pressoché immutata dalla scrittura romana del periodo imperiale fino all’etàmoderna. La P della scrittura romana più antica differiva [...] , lat. sepia; doppio, lat. duplus). Il ph latino, occlusiva sorda aspirata, ricorrente solo in grecismi, si confuse con f sin dall’età imperiale; in italiano ha dato f, ma la grafia ph nelle voci dotte, e specialmente in nomi propri (per es. triumpho ...
Leggi Tutto
Economia
Nome o simbolo che permette di identificare un prodotto, bene o servizio, differenziandolo dai prodotti, beni o servizi concorrenti. Si ha la m. industriale quando l’impresa manifatturiera immette [...] Segno o segni che indicano il valore e il nome della moneta, in uso sempre più frequente dall’inizio dell’etàmoderna.
M. di zecca Segno convenzionale posto di solito nel rovescio delle monete per indicare le zecche in cui erano coniate.
storia ...
Leggi Tutto
stenografia Scrittura manuale più breve della grafia alfabetica, realizzata con segni particolari e opportune norme abbreviative della parola e della frase, allo scopo di consentire una trascrizione più [...] la parte fondamentale della parola, mentre la terminazione aveva un segno rimpicciolito spostabile dalla base normale di scrittura. In etàmoderna, la s. rinacque in Inghilterra nel 17° sec. per merito di J. Willis (1575-1625). Grande diffusione ...
Leggi Tutto
Lingua neolatina del gruppo italoromanzo. Il s., spec. nelle varietà logudorese e campidanese, ha caratteri spiccatamente arcaici e conservativi (la romanizzazione dell'isola è particolarmente antica), [...] ma diverse lingue continentali, quali il catalano, lo spagnolo, l'italiano, agirono in Etàmoderna sui dialetti s. durante le varie dominazioni dell'isola: nel corso del Medioevo i dialetti del gruppo toscano, spec. il pisano, influirono talmente in ...
Leggi Tutto
Reitani, Luigi. – Germanista e critico letterario italiano (Foggia 1959 - Berlino 2021). Docente di Letteratura tedesca all'Università di Udine dal 2005, ritenuto tra i massimi studiosi di F. Hölderlin, [...] le liriche (2001), ha condotto imprescindibili studi sulle relazioni tra Italia e Germania e sulla letteratura austriaca di etàmoderna e contemporanea. Insignito nel 2010 dell’Ordine al merito della Repubblica austriaca, tra le sue pubblicazioni più ...
Leggi Tutto
naskhī Tipo di scrittura araba, rotonda, succeduto per l’uso corrente alla più arcaica cufica in epoca abbaside (9° sec. d.C.) e in etàmoderna adottato per i caratteri a stampa. ...
Leggi Tutto
Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] 'assunzione che la conoscenza nasce dalla natura umana. Questo concetto risale a Platone e Kant, tuttavia ne II 'etàmoderna viene generalmente associato al linguista N. Chomsky. Egli assume una posizione molto decisa al riguardo frn dal suo primo ...
Leggi Tutto
GHERARDO (Gerardo) da Cremona
**
Nacque nel 1114, presumibilmente a Cremona. La data di nascita si ricava dal brano di una breve biografia che sarebbe stata redatta da alcuni suoi socii (colleghi e [...] del medico e filosofo arabo venne conosciuto e divenne patrimonio dei medici e degli studiosi del Medioevo e di parte dell'Etàmoderna, fino a quando Girolamo Ramusio e Andrea Alpago, tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo, non intervennero ...
Leggi Tutto
Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] ’espansione della lingua nautica italiana, Firenze, Olschki.
Vivanti, Corrado (2003), L’Italia e il suo mondo fra Medioevo e prima etàmoderna, in L’Italia fuori d’Italia 2003, pp. 57-73.
Watanabe-O’Kelly, Helen (2002), Court culture in Dresden. From ...
Leggi Tutto
Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] . Ne consegue che, mentre per l’inglese, il francese e lo spagnolo le trasformazioni fonetiche intervenute tra medioevo ed etàmoderna sono rilevantissime, per l’italiano sono invece, tutto sommato, di entità modesta; sicché il periodo decisivo per l ...
Leggi Tutto
moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...