ufficio
A partire dai secc. 12°-13° i poteri che facevano capo a re, principi e comuni moltiplicarono e specializzarono le funzioni esercitate nei propri territori in materia amministrativa, fiscale, [...] affidandole a persone ricompensate che le fonti chiamano ufficiali (o officiali). Negli Stati territoriali italiani della prima Etàmoderna i detentori dei vari u. furono di solito cittadini della città dominante, più raramente residenti locali ...
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vicere
viceré
Titolo attribuito a un rappresentante o a un organo di uno Stato monarchico, incaricato di esercitare il potere in nome del re in tutto un regno o in una parte di esso, nella quale il [...] sovrano non risiede. I vicereami sorsero durante l’Etàmoderna, nell’ambito delle grandi monarchie, caratterizzate o da grandi estensioni territoriali o dal possesso di domini lontani tra di loro, abitati da popoli di nazionalità e tradizioni ...
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Kshatrapa occidentali
Dinastie dell’India occidentale e centrale (Saurashtra e Malwa) fondate dagli shaka costretti dall’avanzata kushana ad abbandonare le regioni più a N. A tale periodo risale l’era [...] shaka (78 d.C.), rimasta in uso fino in Etàmoderna. Riuscirono a trovare un modus vivendi con i confinanti kushana, soprattutto per il comune interesse nel commercio della seta cinese verso il mondo romano, mentre si scontrarono più volte con i ...
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proletario
In Roma antica, i p. erano contrapposti nell’antico ordinamento ai proprietari di terra, detti adsidui (perché hanno una sedes). I p. erano tutt’uno coi capite censi, censiti per la loro persona, [...] ; i primi potevano, in caso di necessità, essere chiamati al servizio militare, i secondi ne erano esclusi. Nell’Etàmoderna, i p. sono coloro che appartengono alla categoria dei lavoratori salariati (➔ ); secondo la teoria marxiana, chi appartiene ...
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patriziato
Nella Roma antica, la chiusa élite di potere alla quale erano riservate le cariche politiche e religiose. Tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’Etàmoderna, il termine passò a indicare [...] la nobiltà cittadina che, un po’ in tutta l’Europa, ma soprattutto in Italia, Germania e Francia, governava le città, talora contrapponendosi alla nobiltà di origine signorile e feudale. Composto di giuristi, ...
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dediticio
Membro di comunità autonome che, per volontaria deditio, si erano sottomesse a Roma; in senso giuridico, i soggetti a Roma, non ridotti in schiavitù, ma neppure incorporati nella cittadinanza, [...] barbariche che, essendosi arrese, venivano definitivamente accolte sul suolo romano. Nel tardo Medioevo e nella prima Etàmoderna molte delle conquiste che portarono alla costituzione degli Stati regionali italiani furono o vennero fatte apparire ...
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venalita delle cariche
venalità delle cariche
Prassi per la quale alcune cariche e uffici amministrativi, giudiziari e militari potevano essere ceduti dal re, o a volte dal titolare, a un nuovo titolare [...] dietro pagamento di un prezzo. La v. delle c. fu generalmente diffusa nelle monarchie europee di Etàmoderna, ma ebbe particolare impulso in Francia fin dal regno di Luigi XII; essa permise la creazione di un ceto burocratico di origine non nobile, ...
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mecenatismo
Tendenza a favorire le arti e la letteratura attraverso il sostegno economico. Il m., che affiancò all’aspetto della liberalità quello, più interessato, dell’investimento di denaro nell’arte, [...] un tratto caratteristico dei principi del Rinascimento (per es. i Gonzaga e i Medici), e di numerosi papi e sovrani dell’Etàmoderna. Il termine deriva dal nome di C. Clinio Mecenate (m. 8 a.C.), amico di Ottaviano Augusto, letterato e protettore di ...
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teloneo
Nel sistema finanziario romano e poi per tutto il Medioevo e parte dell’Etàmoderna, imposta indiretta riscossa in denaro o in natura che colpiva il transito e la circolazione delle merci. Nel [...] Medioevo, in particolare in epoca carolingia, il termine designava generalmente i dazi sulle merci, come quelli di confine e quelli sull’approdo ...
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marchese
In epoca carolingia, il conte di un territorio di confine, detto . In etàmoderna, il m. (in Germania detto anche margravio, Markgraf) costituì nell’ordinamento feudale un grado intermedio, [...] con facoltà superiori a quelle dei conti, come il diritto di grazia e di immunità. Nella gerarchia araldica, il m. segue il titolo di duca ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...