Costantino e Costantinopoli sotto Mehmed II
L’eredità costantiniana dopo la conquista ottomana di Costantinopoli
Anna Calia
Il 29 maggio 1453 segna la caduta di un impero e l’atto di fondazione di un [...] («legislatore»), le cui aspirazioni imperiali vanno inserite nell’ambito della competizione tra le potenze rivali della prima etàmoderna per l’impero universale. Soprattutto durante il visirato del rinnegato di origine greca Ibrahim Paşa (1523-1536 ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. La diffusione della scienza europea
Florence C. Hsia
La diffusione della scienza europea
Verso la fine del XVI sec., il pittore fiammingo Jan van der [...] passando dalle mani degli europei a quelle di altre popolazioni. La circolazione scientifica interculturale dell'inizio dell'Etàmoderna si presenta in realtà come un fenomeno estremamente complesso.
Data la pluralità e il perdurare degli interessi ...
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Architettura e iconografia costantiniana a Roma fra Rinascimento e moderno
Rolf Quednau
«Io voglio spazzar via la polvere imperiale che c’è, da Costantino, sul trono di San Pietro». Queste parole, pronunciate [...] e funzioni della memoria nelle testimonianze visive da ponte Milvio a Mussolini, in Costantino il grande tra medioevo ed etàmoderna, a cura di G. Bonamente, G. Cracco, K. Rosen, Bologna 2008, pp. 49-116; R. Quednau, Ein römischer Kabinettschrank ...
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CITTÀ-STATO
Mario Vegetti e Renato Bordone
Polis
di Mario Vegetti
La πόλιϚ antica
La tradizionale espressione 'città-Stato' appare da un lato adeguata a descrivere la πόλιϚ greca del periodo classico, [...] ', con la costituzione di un districtus da esso dipendente, ereditato e conservato dai regimi successivi fino all'etàmoderna. Si può dunque definire 'Stato' o, secondo una definizione storiografica tradizionale, 'città-Stato' questo particolare ente ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Professioni liberali e professioni tecniche
Laurence W.B. Brockliss
Professioni liberali e professioni tecniche
Nel periodo della Rivoluzione [...] erano sicuri che il miglior antidoto contro l'inganno fosse il terrore. Può anche darsi che i primi tempi dell'Etàmoderna non fossero così 'spaventosi' come molti storici hanno creduto, ma i potenti sapevano usare bene la paura come meccanismo di ...
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Le donazioni e la formazione del Patrimonium Petri
Girolamo Arnaldi
Alberto Cadili
Nella tarda antichità il Patrimonium Sancti Petri1 era formato da estesi complessi fondiari, secondo il significato [...] ’816 e le relazioni tra papato e Franchi dopo la prima metà del secolo VIII, in Costantino il Grande tra Medioevo ed Etàmoderna, a cura di G. Bonamente, G. Cracco, K. Rosen, Bologna 2008, pp. 15-50.
2 Liber Pontificalis, ed. L. Duchesne, I, Paris ...
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Genere storico
La storiografia di Eusebio di Cesarea
Emanuela Prinzivalli
L’età costantiniana fu passaggio fondamentale per la creazione e la diffusione di una storiografia prodotta dai cristiani, a [...] parte distorta della sua figura. Più o meno consapevolmente, molti moderni ancora risentono della posizione di Edward Gibbon, che assegnò a Eusebio più congeniale e diffuso fino alle soglie dell’Etàmoderna, eclissato solo per un certo periodo dal ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] , pp. 63-8.
L. Palermo, Sviluppo economico e società preindustriali. Cicli, strutture e congiunture in Europa dal medioevo alla prima etàmoderna, ivi 1997, pp. 364-65, 376, 381 e passim.
Gutenberg e Roma. Le origini della stampa nella città dei papi ...
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9 maggio 1978: lo schiaffo a Paolo VI. Storia e fallimento della mediazione vaticana per la liberazione di Aldo Moro
Miguel Gotor
Le tre cerimonie, i due corpi del re
Il modo migliore per raccontare [...] come modo di costruire l’intreccio fra liturgia e politica cfr. M.A. Visceglia, La città rituale. Roma e le sue cerimonie in etàmoderna, Roma 2002, pp. 17-51, 119-190 e ora, con sguardo comparativo, D.I. Kertzer, Riti e simboli del potere, Roma-Bari ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] occidentale non meritino di essere ricordate e ricostruite attentamente, quando si voglia comprendere come gli uomini della prima Etàmoderna abbiano pensato il mondo in cui vissero, le sue leggi e gli strumenti con i quali intendevano trasformarlo ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...