(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] ’al-Ma‛arrī, m. 1058), la poesia araba classica si esaurisce nel più vieto tradizionalismo, sino ai tentativi di rinnovamento dell’età ;moderna.
L’epoca abbaside, dall’8° sec. al 13°, vede il pieno dispiegarsi della letteratura araba (e dell’arabo si ...
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Stato dell’Africa centrale; dal 1971 al 1997 denominato ufficialmente Zaire. Confina a N con la Repubblica Centrafricana e il Sud Sudan, a NE con l’Uganda, a E con il Ruanda, il Burundi e la Tanzania, [...] carica, ricevendo il 73% circa dei consensi.
La ricca tradizione scultorea del C. ha avuto un minore sviluppo in etàmoderna, mentre anche attraverso la tecnologia e l’educazione artistica hanno preso piede nuove forme di arte, pittorica e tessile ...
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Stato insulare dell’Oceano Indiano, situato a SE della Penisola Indiana, da cui è separato dallo Stretto di Palk. Già possedimento britannico con il nome di Ceylon, dal 1948 indipendente nell’ambito del [...] J.F. Churchill, W.A. Turnstall ecc.) hanno trasformato l’immagine consueta delle città.
In etàmoderna e contemporanea, nell’arte si evidenzia la ricerca di una moderna identità culturale (T. Ranasinghe, S. Chandrajeewa, scultori; tra i pittori, J.P ...
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(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] stesso periodo si data un gruppo di vasi argentei del tipo rhytòn, con raffigurazioni zoomorfe e antropomorfe.
Medioevo ed etàmoderna
Con l’occupazione araba, consolidata al tempo del califfo Mu‛āwiyah (660-680), l’A. maggiore divenne una provincia ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che [...] . Il contatto con il mondo islamico non produce, in Europa, alcun orientamento nuovo (interpretazione allegorica del Corano).
Etàmoderna. Soltanto nel 18° sec. un ampliato orizzonte dell’osservazione (dovuto anche ai missionari) e gli studi più ...
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Stato federale dell’Asia sud-orientale. Comprende la M. Peninsulare (o Occidentale), sulla punta meridionale della Penisola di Malacca, confinante a N con la Thailandia, e la M. Orientale, ampio lembo [...] preislamiche sono fondamentalmente costituite dalla tradizione manoscritta (dal 16° sec.), proseguita fino all’etàmoderna.
La pittura moderna in M., inizialmente influenzata dalla tradizione del paesaggio romantico inglese, risentì poi sia dell ...
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Diritto
La provincia è l’ente territoriale intermedio tra Comune e Regione. Ai sensi dell’art. 114 Cost. le Province - così come i Comuni, le Città metropolitane e le Regioni – sono “enti autonomi con [...] inizialmente, tracce notevoli della precedente autonomia locale, e quindi sensibili diversità tra luogo e luogo. Con l’etàmoderna l’ordinamento provinciale perde ogni residuo di autonomia e di diversità locale. Si instaura un uniforme regolamento ...
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Verona Comune del Veneto (198,9 km2 con 259.087 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città è situata a 59 m s.l.m., al margine settentrionale della Pianura Veneta, ai piedi dei Monti Lessini e in [...] sotto le diverse dominazioni: l’imperatore Gallieno (3° sec.), gli Scaligeri e i Veneziani, fra il Medioevo e l’etàmoderna, ridefinirono a più riprese il perimetro della città con imponenti cinte murarie; nell’Ottocento gli Austriaci costruirono un ...
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(gr. ῾Ρόδος) Isola della Grecia (1404 km2 con 117.000 ab. ca.), nel Mare Egeo, la più grande del Dodecaneso (Sporadi meridionali), con uno sviluppo costiero di 400 km circa. Posta a circa 20 km a S della [...] devastata da un terremoto nel 155 d.C., e nel 297 posta a capo da Diocleziano della provincia insularum.
Medioevo ed etàmoderna
Passata sotto l’amministrazione di Bisanzio, nel 654 R. fu occupata dagli Arabi, ma i Bizantini la ripresero ben presto ...
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(gr. βάρβαρος)
Storia
Secondo i Greci, chi parlava un linguaggio incomprensibile e perciò sgradevole, e poi, in genere, lo straniero (similmente, nell’antico indiano barbarāḥ erano «i non arii», propr. [...] del connotato culturale si nota anche in scrittori di età carolingia, come Eginardo o Paolo Diacono.
Nel Rinascimento tutto ciò che è non italiano.
Con il progredire dell’etàmoderna il termine fu usato sempre meno; i missionari parlavano di ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...