SYNDICUS
BBeatrice Pasciuta
I syndici erano i rappresentanti delle universitates, le città demaniali, da esse costituiti appositamente per rappresentarle nei giudizi sia civili che penali. La Const. [...] città ed economia urbana, in Potere, società e popolo nell'età sveva (1210-1266). Atti delle seste giornate normanno-sveve (Bari Economia, società, istituzioni a Sassari nel Medioevo e nell'Etàmoderna, a cura di A. Mattone-M. Tangheroni, Sassari ...
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assolutismo
Modello politico di regime monarchico, nel quale il sovrano esercita un potere non vincolato alle leggi positive (absolutus; legibus solutus) e libero sia rispetto a istanze rappresentative [...] di Dio in terra, a esercitare con pienezza il governo sull’insieme dei sudditi. Tuttavia, furono soprattutto i teorici dell’Etàmoderna, come J. Bodin, Giacomo I Stuart e T. Hobbes, a segnare il superamento della tradizionale concezione del potere ...
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periodizzazione
Suddivisione del tempo storico volta a delineare un susseguirsi di diverse età storiche (➔ ) e ad attribuire a ogni scansione un significato. Già le grandi religioni, cristianesimo e [...] e rapporti sociali. Attualmente il consenso tendenzialmente generale sulla denominazione delle grandi p. – Antichità, Medioevo, Etàmoderna, Età contemporanea – nasconde in realtà molte differenze, a seconda delle aree, tutte derivanti dalle diverse ...
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Tocqueville, Charles-Alexis-Henri Clerel de
Tocqueville, Charles-Alexis-Henri Clérel de
Storico e politico francese (Verneuil, Seine-et-Oise, 1805-Cannes 1859). Tra i maggiori esponenti del liberalismo [...] ; nel secondo l’attenzione è rivolta piuttosto al destino delle società occidentali. Per T. il segno distintivo dell’Etàmoderna è la marcia tendenziale e inarrestabile verso l’eguaglianza delle condizioni, ossia verso un tipo di assetto sociale ...
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nepotismo
Tendenza a favorire i propri familiari nell’assegnazione di uffici e incarichi. Il fenomeno, caratteristico del clero nell’Età medievale e moderna, conobbe particolare intensità nei secc. 15° [...] e 17°. Per quel che riguarda il n. papale se ne distinguono due tipologie. Tipico della prima Etàmoderna è il «grande n.», caratterizzato dalla prerogativa che i pontefici s’attribuirono di infeudare territori del dominio a consanguinei. Pio V nel ...
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banditismo
Attività criminosa che si è manifestata in quasi tutti i Paesi a partire dall’antichità. Oggi il bandito è chi commette gravi reati, quali assalti a mano armata o rapimenti, spesso come membro [...] da violenti contrasti tra fazioni, il bando, l’allontanamento dal territorio del Comune, divenne pratica frequente. Nell’Etàmoderna il bando ebbe la tendenza a perdere questo carattere politico e a riguardare soprattutto reati comuni. La pena del ...
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Turenna
Regione storica della Francia centrale. La regione, abitata dai galli turones, dopo la conquista romana fece parte del Lionese con capitale Caesarodunum (Tours), centro importante sulla strada [...] con la conseguente emigrazione di migliaia di artigiani, ugonotti, l’industria principale della regione, quella della seta, andò quasi distrutta, decadendo da allora la T. in una condizione di estrema povertà, dalla quale si è riavuta in etàmoderna. ...
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censo
Nella Roma antica, per census si intendeva la compilazione delle liste dei cittadini e la registrazione dei loro averi, affidate a magistrati speciali detti censori. Più tardi, e fino ai tempi [...] Sicilia per assicurare la fornitura di legname alla flotta; c. del sale, ecc.; per estens., nel Medioevo e nell’etàmoderna, fu detto c. anche la rendita dei denari prestati volontariamente al Comune, alla signoria, ecc. e lo stesso debito pubblico ...
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statuto
Nel Medioevo e nell’età rinascimentale, il complesso delle norme, delle consuetudini e dei provvedimenti che regolavano l’attività di organismi politici, come il comune, o di enti pubblici o [...] 13°) e raggiunse il culmine tra il 13° e il 14° sec., allorché furono costituite apposite commissioni di statutari. ●In Etàmoderna, lo s. è un atto legislativo emanato dal capo di uno Stato monarchico, in cui sono sanciti i principi fondamentali che ...
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nobilta di servizio
nobiltà di servizio
La n. di s., o nobiltà di toga, è creazione dell’Etàmoderna e del processo di costruzione dello Stato. In Russia come in Francia o presso i Savoia ecc. i principi [...] nobilitarono in primo luogo funzionari da poter contrapporre alla vecchia nobiltà – – che s’opponeva alla creazione di un potere centrale. In Russia la n. di s. viene a contrapporsi già con Ivan IV al ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...