DIAKONIKON
G. Matthiae
Nell'edificio di culto d'etàpaleocristiana o bizantina è la sacrestia destinata a conservare gli arredi e le vesti liturgiche e nella quale avviene la vestizione degli officianti. [...] È situato a fianco dell'abside al termine della navatella destra (quindi a S nelle chiese orientate); gli fa riscontro sul lato opposto la pròthesis (v.). Il termine vale anche per il solo altare di fondo ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] Giona, appare rigettato dopo tre giorni illeso dal ventre della ‘balena’ (un grosso pesce), iconografia diffusa in etàpaleocristiana e in particolare nell’arte funeraria per il suo significato di resurrezione. Giobbe, l’uomo giusto messo alla prova ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] consolidamento e le mutazioni del culto e dei riti dall'etàpaleocristiana a oggi. In Italia i b. c. ecclesiastici, Paris 1890.
E.H. Giglioli, Materiali per lo studio dell'età della pietra, dai tempi preistorici all'epoca attuale, Città di Castello ...
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(VIII, p. 291; App. II, I, p. 477; III, I, p. 280; IV, I, p. 333)
La C., alla fine degli anni Ottanta, vede insoluti, e in alcuni casi addirittura aggravati, i suoi problemi socio-territoriali. Tra le [...] Murge di Strongoli è attestata una presenza ininterrotta sul terrazzo, dall'età del Ferro fino al 4° sec. a. C., con particolare L'episodio più significativo della cultura artistica in etàpaleocristiana resta però il codex purpureus (Rossano, Museo ...
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Arte
Tecnica decorativa con la quale, per mezzo di frammenti (ordinariamente piccoli cubi, detti tessere musive) di pietre naturali, di terracotta o di paste vitree, bianche, nere o colorate, applicati [...] grandiosi complessi di m. policromi. Dal 4° sec. ha inizio il maggiore sviluppo del musivum parietale.
Etàpaleocristiana e medievale.- In età cristiana, il m. divenne l’ornamento principale delle chiese: la tendenza dell’arte a esprimere concetti ...
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L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto.
Tecniche di lavorazione
I metalli che sono impiegati nella fabbricazione degli [...] Dalla tarda antichità al Rinascimento. -È difficile ricostruire una linea di sviluppo dell’o. nella tarda antichità e in etàpaleocristiana. Le o. note sono state rinvenute in Europa e nel Vicino Oriente; quelle di maggiore qualità provengono spesso ...
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Genericamente, persona che, parlando per ispirazione divina, predice il futuro o rivela cose ignote alla mente umana; che ha cioè il dono della profezia. Questo appartenne anche alle donne (profetesse), [...] generalmente in numero di 12, spesso affiancati alle Sibille o a creare un riscontro con gli apostoli.
Fin dall’etàpaleocristiana è frequente anche la rappresentazione di singoli p. in scene narrative, relative alle loro profezie, spesso come tipi o ...
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(VIII, p. 573; App. II, I, p. 491; III, I, p. 296; IV, I, p. 343)
La C. continua a rimanere distinta in due aree geografiche dissimili per condizioni ambientali e socio-economiche ed è caratterizzata da [...] . Anche a Capua pagana e paleocristiana (resti della basilica costantiniana, riconoscimento pp. 516-19 e 52 (1984), pp. 509-21; W. Johannowsky, Materiali di età arcaica dalla Campania, Napoli 1983; E. Lepore, in Lingua e Cultura degli Oschi, a cura ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] es. Goslar, Bamberga, Hildesheim, Utrecht).Fu questa un'ulteriore tappa di quel processo di cristianizzazione che, iniziato in etàpaleocristiana con la costruzione di cappelle sopra le porte urbiche e di martyria all'esterno - trasformando quindi il ...
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CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] interesse il culto delle reliquie, con il frequente trasporto delle stesse in chiese entro le mura cittadine, il riferimento all'etàpaleocristiana diventava quasi d'obbligo, ma quello che più conta è che il modello della Roma antica era, ancora una ...
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controabside
controàbside s. f. [comp. di contro- e abside1]. – La seconda abside, che in alcune basiliche paleocristiane e in alcune chiese monastiche di età carolingia si apre di fronte all’abside principale, all’estremità opposta della...