(lat. Minerva) Antica divinità italica, entrata presto, probabilmente attraverso gli Etruschi, nel novero delle divinità dei Romani; in seguito fu identificata con la greca Atena. Il suo culto fu introdotto [...] 241) fu dedicato un tempio, sul Celio, a M. capta; sempre all’età repubblicana (ma in una fase più antica) risale il tempio di M. Ercole, la M. Tritonia di Lavinio. Anche la M. romana si riallaccia ai modelli greci di Atena, e come protettrice delle ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] dei Flavi, l’epoca di Traiano (98-117) trova in Tacito la grandezza della migliore letteratura romana. Nello storico è l’amara coscienza di un’età carica di problemi e, pur nella raggiunta potenza senza precedenti, già percorsa da segni di stanchezza ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] Ennio nel concepire gli Annali si sentì invaso di spirito omerico. La nascita di un'epopea romana, e in particolare l'Eneide, pose il problema, poi ripreso in età moderna, della superiorità di O. o di Virgilio, attorno al quale molto si discusse. I ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] indipendente da esemplari indoeuropei; per altri (per es., G. Pasquali) il saturnio sarebbe la sintesi romana di membri derivati per via popolare in età remota da poesia greca. Dirozzato, fu adoperato dai primi poeti arcaici, Livio Andronico e Nevio ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] certo modo, è incluso in quello. Il lettore del poema della romanità augustea non dimenticherà facilmente d'aver veduto gli eroi artefici di quella che, con le sue solenni promesse di un'età pacificatrice e redentrice, fu scambiata per un sicuro ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] parlare, per la Grecia, di indirizzi retorici (➔ atticismo).
O. romana. - Anche a Roma l’o. sorse presto nelle discussioni del più antichi, del 13° sec.). L’o. civile dell’età umanistica ebbe uno dei maggiori rappresentanti in E.S. Piccolomini ( ...
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Complesso movimento culturale europeo manifestatosi fra la seconda metà del 18° sec. e il primo trentennio del 19° sec., che, oltre a interessare tutti gli aspetti dell’arte, coinvolse il profondo rinnovamento [...] vastissima acquisizione di forme dell’antico, anche all’arte romana, della Magna Grecia, etrusca ed egizia, come dimostrò la ; a Milano fu di rilievo la figura di A. Appiani in età napoleonica. In Francia, dove il ritorno all’antico trovò nelle idee ...
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Termine usato per connotare la condizione antropologica e culturale conseguente alla crisi e all’asserito tramonto della modernità nelle società del capitalismo maturo, entrate circa dagli anni 1960 in [...] in cui J.-F. Lyotard pubblica La condition postmoderne. L’età contemporanea vi è descritta come quella in cui la modernità ha intuizioni della più vivace sperimentazione teatrale, specie romana, hanno dato vita a una stilizzata contaminazione di ...
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(lat. numen) La presenza e la volontà onnipotente della divinità, il dio stesso e qualunque essere divino.
Il termine latino numen è stato al centro di una vasta discussione, che si riferisce all’originaria [...] accadimenti incessanti e al tempo stesso momentanei. I Romani, per es., avrebbero sperimentato primitivamente Marte e un ‘volere’ o una ‘potenza’. Del resto il termine fino all’età augustea è stato usato sempre in connessione con il nome di un dio ...
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(gr. ῎Αλκηστις) Eroina della mitologia greca, figlia di Pelia e di Anassibia. Il padre decise di darla in sposa soltanto a chi fosse stato capace di aggiogare a un carro due bestie feroci. Divenuta sposa [...] strappò a Tanato e la ridonò al marito.
Il personaggio teatrale
La figura di Alcesti ha ispirato già in età greca e romana motivi iconografici (decorazione dei vasi, quali il Gruppo di Alcesti, di uno specchio etrusco, ora al Metropolitan Museum, di ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto romano. 2. Studioso, linguista o filologo...
romanico1
romànico1 agg. e s. m. [dal lat. Romanĭcus, der. di Romanus «romano1», con sign. dato in opposizione a quello di gotico] (pl. m. -ci). – Arte r. (o, come s. m., il romanico), denominazione con cui, a partire dall’Ottocento, è stata...