Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] e si distribuiscono secondo tendenze determinate da fattori sociali (età, ceto dei parlanti, valore di prestigio o meno geminata o lunga, [jː], [ˈfijːo], tipica della pronuncia regionale romana, campana, siciliana e di altre zone;
(d) come nesso di ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] sotto alcuni punti di vista, il fiorentino colto d’età laurenziana potrebbe essere considerato una lingua cortigiana a tutti vuole che sia quella che s’usa in Roma, non mica da’ romani uomini, ma da quelli della Corte che in Roma fanno dimora» (Bembo ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] il Carafa; per la corte pontificia a ➔ Pietro Bembo), nell’età comunale e signorile i cancellieri erano in genere scelti tra i amore Mario Equicola afferma l’esistenza di una lingua «cortesiana romana, la quale de tucti boni vocabuli de Italia è ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] , che nella contigua zona lombarda si dispiega in età umanistica e prerinascimentale, a Venezia ha origine in romanesco e con i caratteri della lingua promanante dalla corte romana viene elaborata, agli inizi del Cinquecento, la cosiddetta teoria ...
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CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] , Per gli studi romanzi, Padova 1892 (qui St. rom.), e Romànica fragmenta, Torino 1932 (qui Rom. frag.): a distanza di quarant'anni un capitolo della storia dei commerci mediterranei nell'età delle crociate: la diffusione degli zendali di Andria ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] basse. Intorno al 15 a.C., con l’espansione romana e l’assoggettamento del territorio da parte delle legioni guidate che corrisponde a un uso della lingua in tutte le fasce d’età a partire dai bambini. In relazione alla proporzione di parlanti sul ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] dei mezzi di comunicazione di massa, l’innalzamento dell’età dell’obbligo scolastico e le migrazioni interne, il possesso dell (1960) e La Maria Brasca (1960); per la varietà romana va ricordato Diego Fabbri con La bugiarda (1956); per quella ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] + a fare? (ma io che lavoro a fare?), di matrice romana e meridionale (D’Achille 2001).
GRADIT = De Mauro, Tullio (dir Pisa, Goliardica.
Serianni, Luca (1989), Il primo Ottocento. Dall’età giacobina all’Unità, in Storia della lingua italiana, a cura ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] dei Vangeli (parabolare, si noti, non fu di tutta la Romània, perché lo spagnolo ha hablar da fabulare). La maggior parte (2005), Proibito capire. La Chiesa e il volgare nella prima età moderna, Bologna, il Mulino.
Giacomelli, Roberto (1993), Storia ...
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Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] 1851, quando assunse il nome di Pausula (dall’antica città romana di Pausulae ricordata nelle fonti classiche); nel 1931 il centro dal I secolo a.C., e poi sempre meglio in età imperiale e permettono di ricostruire la romanizzazione del territorio.
I ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto romano. 2. Studioso, linguista o filologo...
romanico1
romànico1 agg. e s. m. [dal lat. Romanĭcus, der. di Romanus «romano1», con sign. dato in opposizione a quello di gotico] (pl. m. -ci). – Arte r. (o, come s. m., il romanico), denominazione con cui, a partire dall’Ottocento, è stata...